Esce in libreria “Favole in wi-fi. Esopo, oggi” di Stocchi

Christian Stocchi (nella foto a sinistra)

Le favole insegnano sempre qualcosa e riescono a essere, allo stesso tempo, piacevoli e divertenti. Lo dimostra “Favole in wi-fi. Esopo, oggi”, il nuovo libro del colornese Christian Stocchi. Si tratta di 75 narrazioni illustrate (da Aurora Cacciapuoti) per spiegare attraverso le “maschere” degli animali le insidie del mondo contemporaneo e soprattutto i rischi della Rete, dal tema della privacy a quello dell’identità virtuale, passando anche per le insidie dei social. Senza dimenticare riscritture esopiche e altri motivi narrativi legati all’attualità.

Pubblicata da Einaudi Ragazzi (12,50 euro, 160 pp.) nella collana “Storie e rime”, quest’opera riprende nello spirito Gianni Rodari, che riscrisse “La cicala e la formica” facendo comprendere come ogni epoca reclami le sue favole.

Da un lungo percorso di ricerca letteraria trae origine il libro di Stocchi, che nel 2012 aveva pubblicato il Dizionario Bur della favola antica. L’obiettivo di queste favole? Leggere lo spirito dei tempi sul piano della forma (alcune favole sono racchiuse nella brevità di un tweet), ma soprattutto dei contenuti. A partire dal grande Oceano della Rete, in cui soprattutto i più giovani, i cosiddetti nativi digitali, stanno navigando con grandi competenze tecniche ma spesso senza altrettanta consapevolezza. E rischiano davvero di incontrare belve fameliche anche nella realtà virtuale. Internet, insomma, è oggetto di attenzione per le sue enormi, positive opportunità, ma anche – e soprattutto, come è nello spirito della favola, in cerca sempre di contraddizioni – per le sue insidie.

Va sottolineato che in questo periodo si avverte una vera e propria emergenza educativa legata all’uso e all’abuso, alle opportunità e ai rischi delle nuove tecnologie: proprio a Parma è partito quest’anno un progetto di Cittadinanza digitale che coinvolge numerose scuole.

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