Scuola per l’Europa, la controreplica dell’opposizione

24/11/2009
12.30

La replica è infondata e speciosa.
La commissione è stata costituita in difformità di almeno due prescrizioni di legge: 1) chi presiede è stato scelto fra i politici amministratori della STU Authority e non come dice la legge tra i dirigenti; 2)la STU (società appaltante) ha chiesto al Comune la designazione di due tecnici come componenti.
Il Comune ha indicato il Direttore Generale e un tecnico che si occupa delle infrastrutture e delle STU. I due soggetti hanno il titolo di ingegnere ma non hanno esperienza in tema di progettazione e realizzazione di edifici scolastici e del loro inserimento paesaggistico (che è l’oggetto dell’appalto), pertanto non possono essere qualificati come “esperti nello specifico settore cui si riferisce l’oggetto del contratto” come prescrive l’art. 84 del D.lgs n. 163/2006.
La ripetuta violazione di legge è indicativa. Rivela una pervicace antipatia per gli organi terzi, imparziali e indipendenti. La legge invece qualifica le commissioni di gara quali compagini da ispirare alla terzietà e alla competenza.
Se vengono abbandonati questi principi legislativi si rischia di finire in un istituto aberrante: la commissione piena di generici, e perciò docile e sprovveduta. C’è da augurarsi che il caso eviti un finale così sciagurato.

Marco Ablondi
Giorgio Pagliari
Maria Teresa Guarnieri
Gabriella Biacchi

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