La Provincia presenta il Bilancio 2010

25/11/2009
h.15.50

Una Provincia che ha saputo subire i tagli, che li sta gestendo, che sta razionalizzando e rendendo la macchina più efficiente, e che destina le risorse per la crescita e il futuro del territorio”. E’ questa l’immagine che il presidente Vincenzo Bernazzoli dà del bilancio dell’ente per il 2010 e del poliennale 2010-2012 della Provincia di Parma, con il quale saranno investiti nei prossimi tre anni 74 milioni di euro.
Della manovra, che complessivamente si aggirerà intorno ai 121 ml di euro e che sarà discussa dal Consiglio provinciale nei prossimi giorni, il presidente della Provincia di Parma insieme al vicepresidente Pier Luigi Ferrari e all’assessore al Bilancio Roberto Zannoni, ha oggi presentato le linee di fondo, a partire da un quadro di riferimento niente affatto facile.
La crisi che tocca i territori infatti richiede interventi straordinari, come quelli compiuti dall’Ente con i pacchetti anticrisi per le imprese e i lavoratori. Azioni di sostegno che la Provincia di Parma intende continuare a produrre, anche se arrivano sempre meno risorse dallo Stato e dalle entrate tributarie, causando una riduzione delle entrate correnti del 10,28%.
E’ una riduzione troppo pesante, legata ad un meccanismo rigido gestito a livello centrale. Alle Province italiane mancheranno complessivamente 620ml di euro, per questo abbiamo posto una questione al Governo: far procedere insieme la manovra di semplificazione delle autonomie locali, il ddl Calderoli, con il federalismo fiscale in modo da dare agli enti locali le risorse adeguate per svolgere il proprio compito. – ha detto Bernazzoli – Noi di fronte alla difficile congiuntura economica e a un meccanismo che consegna ulteriori difficoltà abbiamo tirato la cinghia per liberare risorse per sostenere l’economia e la tenuta della coesione sociale”.
Sono state ridotte del 45% le spese correnti non vincolate. Si è puntato all’efficienza della macchina proseguendo nella razionalizzazione. “Abbiamo una situazione d’eccellenza per quanto riguarda il personale – ha detto l’assessore Zannonirisorse umane a disposizione di un miglioramento delle prestazioni che diamo all’utenza. Siamo in grado di fornire gli stessi servizi e la stessa qualità di attenzione”.
Il grande rigore dunque, che si è tradotto in contenimento della spesa, ha permesso di mantenere alto il livello degli investimenti. I 74 ml di euro previsti nel triennio, di cui 25 milioni nel 2010, sono destinati alle priorità individuate negli anni precedenti e che sono: infrastrutture (48 milioni di euro nel triennio, di cui 16 già nel prossimo anno), scuole (10,3 milioni di euro nel triennio, più 3,8 milioni per gli asili nido) e azioni di sostegno all’economia.
Fra queste la Formazione (10,2 ml di euro) , l’agricoltura per la quale dal Piano rurale arrivano 12,5 milioni di euro per il 2010 e circa 40 milioni complessivi. In più oltre alle risorse messe a bando per commercio e turismo (2 ml di euro), ci sono gli investimenti realizzati con la Regione contenuti nel Dup, il documento unico di programmazione dell’Emilia Romagna che in 7 anni porterà su Parma e il territorio 130 ml di euro di cui 30 ml con il Piano speciale d’area sull’Efsa.
Un intreccio di tante linee di finanziamento perché, ha ricordato Bernazzoli, le azioni di un ente come la Provincia si leggono al 50% nel bilancio e l’altro 50% è frutto del ruolo di “intermediazione” che viene esercitato nei confronti dei livelli istituzionali sovra ordinati.
In più c’è il patto di stabilità, una “regola” da modificare secondo Bernazzoli che ha sottolineato lo sforzo fatto di recente dalla Regione Emilia Romagna per il 2009: la messa a disposizione di 70 ml di euro per i 15 comuni e le 3 provincie virtuose, fra cui quella di Parma a cui vanno 9 ml di euro per le imprese che hanno lavorato e che aspettano i soldi.
Come Upi – ha detto in concludendo il presidente – abbiamo proposto al governo un patto per sostenere lo sviluppo attraverso risorse rese disponibili dal governo:noi le mettiamo su progetti che siamo in grado di mettere a cantiere”.
Per il Parmense questo significherebbe, 21 ml di euro per opere infrastrutturali, 50 ml di euro per opere nell’ambito della difesa del suolo, 6 ml per interventi di edilizia scolastica.

Una macchina sempre più efficiente
In cinque anni, con il blocco del turn over, il “saldo” del personale conta una riduzione di 63 unità, stabilizzando comunque i precari e senza lasciare a casa nessuno.
Dal 2 gennaio saranno soppresse tre funzioni dirigenziali, con un’ulteriore economia – solo nel 2010 – di circa 400mila euro. La spesa complessiva per il personale si fermerà così a 20.433.000 euro, nonostante gli aumenti previsti dal contratto nazionale.
La capacità di erogare servizi viene garantita attraverso un’importante riorganizzazione interna che – tra l’altro – riduce le macro aree d’attività da sei a quattro.
Una macchina snella ed efficace, come testimoniano i risultati ottenuti dalla Provincia rispetto ai parametri stabiliti dalle leggi nazionali. Il rapporto tra dipendenti e popolazione residente è inferiore, infatti, del 25% rispetto al tetto stabilito mentre quello tra la spesa per il personale e quella corrente, che non deve superare il 50%, è fermo al 30%.

La flessione delle entrate correnti
Il Bilancio della Provincia fa i conti – come quello di tutti – con la crisi. Il perdurare della recessione per tutto l’anno in corso ha provocato una riduzione delle entrate tributarie, di quelle provenienti sia dal settore auto sia dall’addizionale dell’energia elettrica. Questo si è sommato al calo costante registrato in questi anni dei trasferimenti dal Governo.
Il risultato, sul bilancio 2010, è stata una flessione del 10,28% – pari a circa 5 milioni di euro – delle entrate correnti. A questo si aggiunge una riduzione anche delle entrate a destinazione vincolata, diminuite di circa 2,7 milioni di euro.

Gli investimenti per il futuro
Il rigore interno e il contenimento delle spese ha contribuito a liberare risorse per gli investimenti, anche in un momento difficile come questo. Il piano triennale che viene portato in Consiglio prevede, infatti, 74 milioni di euro in investimenti, di cui 25 milioni già nel 2010, grazie anche all’accensione di ulteriori mutui a carico della Provincia per 5 milioni di euro (tetto imposto tra l’altro dalla necessità di rispettare i parametri del Patto di stabilità).
Vengono confermate le priorità della Provincia. La quota maggiore andrà, infatti, per le infrastrutture: 48 milioni di euro nel triennio, di cui 16 già nel prossimo anno.
Tra le opere al via la tangenziale di Sorbolo (6.5 ml), in montagna un ulteriore tratto della Ghiare-Bertorella, a Fornovo l’intervento sul ponte sul Taro con la realizzazione della passerella (2.7 ml di euro), il nuovo ponte Recchio a Noceto (700mila) l’intervento a Salsomaggiore sul torrente Ghiara e sulla provinciale attigua ( 1.2 ml), l’intervento nell’ambito della riqualificazione della Massese a Ponte di Lugagnano ( 900 mila euro).
Sempre per quanto riguarda le infrastrutture nel 2010 saranno realizzati i secondi stralci delle tangenziali di Soragna, Busseto, la tangenziale sud di Fidenza e il tratto di Pedemontana Pilastro-Felino per complessivi 33 ml di euro.
Oltre agli investimenti per la manutenzione delle strade e la messa in sicurezza, di 10 milioni di euro, nel triennale sono inoltre compresi gli interventi sulla Bardi- Varsi (2.3 ml di euro) e la stazione di Pontetaro (3.1 ml di euro) che sarà realizzata nell’ambito del programma d’area ( 30 ml di euro) predisposto per l’insediamento dell’ Efsa promosso con la Regione,
Altra priorità confermata è la scuola, per la quale la Provincia investirà 10,3 milioni di euro nel triennio, a cui si devono aggiungere 3,8 milioni per gli asili nido. L’investimento maggiore andrà per la realizzazione del nuovo Polo agroalimentare (4,2 milioni di euro) e si continuerà a investire anche per sostenere tutti i poli decentrati, in particolare della montagna.
Già nel 2010 – con un intervento in project financing – saranno installati impianti fotovoltaici sui tetti di sei istituti scolastici, dallo Zappa al Melloni, per un importo stimato in 3 milioni di euro che produrranno un risparmio complessivo in bolletta pari a circa 100mila euro all’anno e un ricavo per il Conto energia di 4,8 milioni in vent’anni.

Il sostegno all’economia
Con le scelte di questo Bilancio la Provincia conferma un’idea di sviluppo capace di tenere insieme coesione sociale e crescita economica, montagna e pianura, perseguita in questi anni e ancor più valida oggi, come strumento per uscire dalla crisi. Per questo a fianco di questi investimenti finalizzati a far crescere tutto il territorio e dare a tutti pari opportunità, le risorse provenienti da Unione Europea, Governo centrale e Regione per il sostegno al tessuto economico e produttivo saranno utilizzate per sostenere qualità e innovazione, in tutti i settori.
Nel fare questo la Provincia potrà contare innanzitutto sulle risorse per la formazione: grazie a un accordo appena raggiunto in Regione per il 2010 saranno a disposizione della Provincia di Parma 10,2 milioni di euro. Fra le azioni quelle destinate ai giovani in obbligo formativo, ai lavoratori disoccupati, a sostegno dell’occupazione per persone disabili o svantaggiate, per l’aggiornamento delle competenze.
Per il settore agricolo dal Piano rurale arriveranno nel parmense 12,5 milioni di euro per il 2010 e circa 40 milioni complessivi per i due anni successivi. Sono risorse per la formazione, insediamenti di giovani agricoltori, l’ammodernamento delle aziende, il sistema della qualità alimentare. Vengono inoltre sostenuti i progetti di filiera ( 13 dei 70 accolti in Regione sono della provincia di Parma) nel settore lattiero caseario, delle carni e ortofrutta.
Per il sostegno alle imprese vanno ricordati i fondi destinati a questo scopo (700mila euro), insieme a quelli per commercio e turismo (2 ml di euro con i fondi Por-Fesr ) e per il sostegno all’innovazione. In questo campo vi sono iniziative d’eccellenza come il progetto del Tecnopolo (13 milioni dalla Regione) con il quale si rafforzerà la naturale propensione all’innovazione del settore.
Grazie all’intesa siglata con il Dup, il documento unico di programmazione della Regione Emilia Romagna, arriveranno nel territorio della provincia di Parma oltre 130 milioni di euro in 7 anni, a cui vanno aggiunte le risorse messe a bando per le imprese e quegli investimenti a regia regionale che non sono ancora stati ripartiti. Nel 2010 ( 24 ml di euro) partirà l’intervento per la realizzazione di 4 Apea (aree produttive ecologicamente attrezzate).

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