Antenna in via Montebello, Folli: “Era l’unico sito rimasto”

In relazione all’installazione dell’antenna di telefonia mobile nella rotonda all’incrocio tra via Montebello e Via Bizzozzero, ripercorriamo quelle che sono le tappe che hanno portato alla sua definitiva collocazione a seguito dello spostamento avvenuto dopo circa 17 anni da uno stabile privato di Via Frugoni nell’ottobre 2013.
A quella data infatti, in un contesto in cui il mutato quadro normativo regionale e nazionale aveva diminuito le possibilità dei Comuni di pianificare questo tipo di installazioni, il Comune aveva comunque cercato un dialogo con gli operatori per trovare una collocazione provvisoria e nel contempo informare i cittadini delle varie opzioni in campo e del livello degli impatti ambientali coinvolgendo anche gli organi preposti (Arpa ed Asl).
Furono infatti organizzate assemblee pubbliche alla presenza di rappresentanti di Legambiente e comitati di cittadini con il supporto di tecnici Arpa ed Asl, competenti in materia per il rilascio di pareri obbligatori su aspetti ambientali e sanitari.
Nel frattempo per garantire la continuità del servizio nell’area da parte del gestore della rete Vodafone erano state individuate collocazioni provvisorie, inizialmente in una porzione del parco Bizzozzero confinante con le abitazioni di Viale Duca Alessandro e successivamente nella posizione in cui è attualmente all’interno del parcheggio adiacente a Via Bizzozzero.
Tra le varie posizioni possibili su suolo pubblico il gestore aveva proposto una collocazione sui bastioni della Cittadella (scartata anche per parere negativo della sovrintendenza), una all’interno del parco Bizzozzero più vicina all’area cani (scartata per i vincoli presenti nel lascito Bizzozzero di mantenere a verde pubblico la destinazione del parco) e sul palazzo delle Poste di via Montebello. Per quest’ultima opzione si era avviato un dialogo tra Comune, gestore e Ministero delle Poste e Telecomunicazioni che inizialmente aveva mostrato disponibilità previo verifica tecnica con test sul campo della non interferenza con i sistemi di comunicazione del Ministero. Questo percorso ha richiesto un ulteriore proroga dei termini di operatività dell’antenna provvisoria necessari per installare un’antenna di telefonia pilota e verificarne la compatibilità. Verifica che poi non è andata a buon fine con l’indisponibilità a procedere delle Poste per una collocazione definitiva in quel sito.
A quel punto, unico sito rimasto dove poter installare l’antenna e garantire il segnale nel quartiere è stato appunto quello attuale della rotonda all’incrocio tra via Montebello, via Pastrengo e via Bizzozzero dove sono state fatte verifiche di compatibilità con i sottoservizi presenti e richiesti dal gestore i necessari e vincolanti pareri di compatibilità ambientale agli organi preposti.
Come già detto della questione se ne è trattato a più riprese in incontri pubblici (ottobre 2013 ed aprile 2014) e pure in occasione di una Commissione Ambiente nel settembre 2015 dove erano presenti cittadini residenti della zona. Della tematica se ne era interessata pure la prefettura che aveva convocato le parti nel maggio 2015, sottolineando gli aspetti di utilità pubblica della rete di telefonia mobile richiamando i fatti avvenuti in occasione dell’alluvione del quartiere Montanara che aveva visto per alcuni giorni il blackout della centrale Telecom e le uniche comunicazioni possibili attraverso Vodafone e i pochi altri gestori rimasti attivi.
Si sottolinea infine che Arpa ed Asl forniscono ampie rassicurazioni circa i livelli di emissioni di tutte le antenne presenti sul nostro territorio, per un servizio di cui usufruiamo tutti e che – nel caso specifico – non potrebbe continuare ad essere erogato nel quartiere se non avessimo trovato una collocazione dopo lo sfratto dal privato.
Siamo comunque sempre attenti ai timori ed alle sollecitazioni dei cittadini e disponibili ad attivare l’intervento di Arpae per il monitoraggio puntuale di quel sito così come è avvenuto per decine di altri impianti nel passato con risultati che vengono pubblicati sistematicamente sul sito di Arpae.

Gabriele Folli

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