Moschea, botta e risposta tra Lega e Comune

29/01/2010
h.17.10

In merito al comunicato stampa della Lega Nord relativo al Centro culturale islamico, Francesco Manfredi, assessore comunale alle Politiche Urbanistiche ed Edilizie, afferma quanto segue: “Invito il Consigliere Corradi, che ha un ruolo importante nelle istituzioni oltre ad avere la responsabilità della Lega su tutto il territorio provinciale, a valutare con serenità il dovere delle amministrazioni locali di identificare nuovi percorsi ed azioni per l’integrazione nella nostra comunità dei nuovi cittadini.
Un processo, complesso e delicato, volto a facilitare l’accesso ai diritti in un quadro definito di doveri e responsabilità: l’unica strada che si può percorrere per garantire coesione e sicurezza a tutta la comunità cittadina.
In questo, si inserisce il nuovo rapporto con l’Associazione culturale islamica di Parma e provincia ed il conseguente Patto di cittadinanza che, come si è letto più volte sui giornali, sta producendo i primi risultati. A proposito delle caratteristiche e del posizionamento della sede dell’associazione, desidero poi ricordare che il Comune di Parma ha semplicemente confermato la situazione in essere dal 1993 (anno in cui il titolo edilizio fu rilasciato per un centro culturale con autorizzazione edilizia n.33/93), comportandosi come la gran parte dei comuni italiani.
In attesa del primo responso del Consiglio di Stato, che abbiamo sollecitato, si è informata l’Associazione culturale islamica di Parma e provincia della possibilità di dover chiedere un nuovo titolo questa volta come sede di organizzazione religiosa, un atto dovuto in seguito alla sentenza del Tar”.

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29/01/2010
h.13.20

Con grande soddisfazione di tutti, soprattutto dei leghisti parmigiani, un paio d’anni fa venne annunciato l’allontanamento della moschea dall’Oltretorrente (quartiere storico di Parma), dove aveva causato enormi disagi ai residenti. La soddisfazione iniziale si trasformò presto in delusione, quando si apprese che il Comune, guidato dal Sindaco Vignali, aveva deciso di spostare la moschea in una zona artigianale, violando le norme urbanistiche e causando gravi disagi a imprenditori e residenti. Era il novembre 2007 quando il Segretario cittadino della Lega Nord, Andrea Zorandi, dichiarava che quelli tra Comune e Comunità Islamica erano accordi fasulli, e che si stava commettendo un abuso edilizio; ricevendo sprezzanti critiche ed accuse di xenofobia da Vignali e del suo Assessore Manfredi. Questi ultimi, pur di far fumo e nascondere la verità si inventarono l’ennesima “carta” denominata “Patto di cittadinanza”, destinata al pari di altre “Carte” sbandierate ai quattro venti, a restare chiusa in un cassetto, forse in attesa di un futuro utilizzo a fini igienici. Nel frattempo la Comunità islamica acquistava un capannone e lo ristrutturava a moschea, ottenendo dalla compiacente Amministrazione di Parma ogni sorta di permesso ed autorizzazione. Per anni la Lega Nord ha affermato che l’Amministrazione di Parma stava sbagliando tutto, e per anni l’Amministrazione di Parma ha dipinto i leghisti come ignoranti. Il 26 novembre 2009 è arriva la sentenza del TAR, che ha finalmente separato la verità dalle menzogne, dichiarando illegittima la collocazione della moschea, ed annullando le autorizzazioni rilasciate dal Comune. (evidentemente gli ignoranti non erano i leghisti). Manfredi-paschà si affrettò a dichiarare che la sentenza del TAR non cambiava nulla, e che gli islamici potevano tranquillamente utilizzare la moschea (forse qualcuno dovrebbe spiegargli che quando non c’è licenza edilizia -o questa viene annullata-, l’opera è abusiva).
Nel frattempo in Comune qualcuno iniziava a porsi una domanda: chi pagherà per quanto accertato dal Tribunale ? ….vuoi vedere che lasciano con il cerino in mano il funzionario di turno.
Ed ecco il sogno leghista, che come tutti i sogni potrebbe svanire…… o forse no.
“C’era una volta, magari l’11 gennaio 2010, un dirigente di un Comune giallo-blù, che non volendo pagare di persona gli errori commessi da politicanti da strapazzo, decise di scrivere una bella “Ingiunzione per la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi”, intimando al legale rappresentante di una Comunità Islamica ed al suo progettista e direttore lavori, di demolire entro 60 giorni tutto quello che avevano realizzato, visto che la moschea era abusiva. C’era una volta un messo comunale, che notificò tale ingiunzione, magari il 15 gennaio 2010”..
E se il sogno leghista fosse vero ? Cosa avremmo al risveglio: un Sindaco “rosso” di vergogna ? un Assessore con le valige in mano ?, la Comunità islamica che trasforma la moschea in una torneria ?. Per quanto possa essere lunga la notte, arriva sempre l’alba, ed è in quel momento che si vede se i sogni di legalità sono una realtà.

Roberto Corradi
Consigliere Regionale della Lega Nord

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