Camst arriva in Danimarca: acquisiti Cheval Blanc e Tingstrøm

Il gruppo Camst punta alla ristorazione danese attraverso l’acquisizione di due aziende di riferimento sul mercato: la Claus Tingstrøm e la Cheval Blanc, specializzate nella ristorazione aziendale di qualità. In un totale le due società hanno un fatturato (dati 2016) di circa 37 milioni di euro e possono contare su 350 dipendenti, tra cuochi, addetti mense e impiegati.

Il mercato della ristorazione collettiva danese vale 775 milioni di euro, con una produzione di 600 mila pasti al giorno. E’ caratterizzato da una bassa terziarizzazione del servizio di ristorazione, solo il 25% delle mense, per un totale di circa 3 mila, è gestito da società di ristorazione collettiva.

<< In linea con la nostra strategia di internazionalizzazione – dichiara il direttore generale di Camst Antonio Giovanetti – stiamo espandendo la nostra quota di mercato in alcuni paesi europei. La Danimarca è uno di questi, insieme alla Spagna e alla Germania, in cui siamo presenti per ora con altre due aziende. L’obiettivo è di creare un network di imprese che condividono gli stessi valori aziendali, mettendo in circolo in maniera virtuosa competenze e buone pratiche>>. Di entrambe le società, il gruppo – di cui Camst è capofila – detiene la maggioranza (80%), mentre la restante quota societaria è in capo alla Claus Tingstrøm con sede a Copenaghen. Cheval Blanc infatti ha ceduto le proprie quote societarie fondendosi nel gruppo Camst per esigenze legate al proprio ricambio generazionale.

Il responsabile del processo di internazionalizzazione di Camst, Roberto Limentani, commenta le recenti operazioni sul mercato danese. << Dopo il nostro investimento in Claus Tingstrøm, eravamo desiderosi di investire anche in Cheval Blanc. Si tratta di aziende solide e con personale altamente qualificato, sono certo che potenzieremo la crescita locale di queste aziende grazie alla nostre competenze, alla nostra lunga esperienza nel settore e alle nostre risorse, contribuendo allo stesso tempo a valorizzare la cultura alimentare italiana all’estero>>.

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