Con “Segnali d’Italia” a Parma. Igp Decaux valorizza il “genius loci” parmigiano

Si chiama “Segnali d’Italia” e parte da Parma il nuovo progetto di comunicazione che IGPDecaux ha realizzato in collaborazione con i fotografi della Leica Akademie e con il patrocinio del Comune di Parma. Una Campagna multi-soggetto e multiformato che si pone l’obiettivo di valorizzare le qualità e le eccellenze diffuse nel territorio, dando risalto a luoghi, persone, mestieri che meritano di essere conosciuti, rivalutati ed emulati.

“Un progetto che rappresenta per Parma una occasione importante – ha detto l’assessore alla Cultura Michele Guerra – per guardare negli occhi la propria realtà, generando in tutti la consapevolezza di quanto i “segnali” presenti nei soggetti analizzati in questo percorso siano davvero “d’Italia” e valichino quindi i confini della nostra territorialità. La partecipazione attiva alla vita culturale che auspichiamo passa anche da progetti come questo, che abbiamo sostenuto con soddisfazione”.

Claudio Bertona, Project Manager IGPDecaux, ha spiegato come e perché è nata la Campagna di IGPDecaux, il suo sviluppo e la scelta delle storie: “sono state scelte a campione per creatività e innovazione, sottoponendole poi a a una direzione artistica di grande qualità. Il risultato sono immagini che ritraggono i personaggi nel loro ambiente naturale con grande efficacia comunicativa”.

10 storie esemplificative di altrettante realtà, spesso poco conosciute, di persone, artigiani, imprese che sono riuscite a creare qualcosa di nuovo, valido, socialmente utile. Come nel caso delle associazioni di volontariato che assicurano servizi vitali come quelli delle autoambulanze o del servizio trasporto disabili o le insegnanti in ospedale che, grazie alle lezioni in stanza, assicurano ai bambini ricoverati di non perdere l’anno scolastico e tenersi al passo coi propri compagni di scuola.

Storie di donne e uomini che, puntando sulla creatività, sul talento e sull’innovazione, sono capaci di creare nuove realtà e di valorizzare il patrimonio esistente creando un indotto economico che significa sviluppo, occupazione e interazione. In altri termini, progetti e nuove realtà che costituiscono opportunità di crescita per il territorio, contribuendo alla promozione di un’immagine positiva e solidale della città.

Francesco Moneta, di The Round Table, ha introdotto i racconti di due dei protagonisti della campagna, Teresa Bacchi, che ha parlato della sua esperienza insieme alle insegnanti che fanno lezione in Ospedale e Andrea Saccon, che ha raccontato come è stato in grado di reinventarsi un mestiere attraverso le consegne in bicicletta, la sua “Sajetta”.

Infine, Matteo Montan, Amministratore Delegato Gruppo Gazzetta di Parma, è intervenuto spiegando il ruolo del Gruppo Gazzetta di Parma per questo progetto e la campagna multimediale a supporto.

Ma l’obiettivo di IGPDecaux “Segnali d’Italia” va oltre la descrizione delle storie e si allarga al coinvolgimento della popolazione locale. Una vera e propria “call to action” per chiedere agli abitanti di segnalare, a loro volta, quelle storie e quei personaggi meno noti che meritano di essere portati alla luce per la qualità, l’innovazione e l’efficacia dei loro interventi e realizzazioni.
Ogni cittadino di Parma avrà quindi l’opportunità di fotografare e raccontare sul social delle storie come quelle rappresentate sulla campagna di IGPDecaux. Basterà semplicemente pubblicare su Instagram una foto che rappresenti una storia di eccellenza della propria città, condividerla utilizzando gli hashtag #segnaliditalia e #igpdecaux.

La call to action sarà supportata a Parma dalla partecipazione delle community degli Igers locali.

IGPDecaux sceglierà le foto più belle, che verranno condivise e ripostate sul sito dedicato alla campagna istituzionale (www.segnaliditalia.it).

Il progetto parte a livello nazionale con due città: Parma per il Nord Italia e Napoli per il Sud, per allargarsi successivamente a tutto il territorio nazionale.

“IGPDecaux – afferma il suo AD Fabrizio du Chène de Vère – da sempre ha cura che le proprie soluzioni di comunicazione si integrino armoniosamente nel contesto urbano per rendere le città sempre più accoglienti, piacevoli, confortevoli e al cui centro vi sia il benessere del cittadino. La nostra radicata presenza nelle città e di conseguenza la profonda conoscenza delle stesse ci hanno portato a credere che l’Italia sia ricca di peculiarità ed eccellenze locali da scoprire e valorizzare e di cui essere orgogliosi. Siamo quindi andati a cercare storie di persone che nelle loro città fanno ogni giorno la differenza con il loro impegno umano o professionale perché volevamo raccontarle sul nostro mezzo, l’Out of Home, capace di valorizzare lo spazio urbano come luogo di comunicazione. Il nostro mezzo infatti è perfetto per parlare alla gente perchè vive tra la gente e l’accompagna ogni giorno nei suoi spostamenti nella città. Vogliamo che i cittadini di Parma e Napoli, che sono state scelte come prime protagoniste della nostra campagna “Segnali d’Italia”, riconoscano le storie dei propri concittadini e ci “segnalino” altre storie di valore per continuare con noi questa narrazione di valore”.

Realizzata con il patrocinio del Comune di Parma e la media partnership del quotidiano La Gazzetta di Parma, la campagna inizierà a partire dal 15 luglio e terminerà il 30 settembre e sarà articolata sul circuito delle fermate e delle fiancate degli autobus.

La creatività della Campagna “Segnali d’Italia” è a cura dell’agenzia Cookies & Partners, la direzione artistica di Lorenza Bravetta e ArtsFor che ha coordinato i due fotografi della Leica Akademie che hanno realizzato gli scatti d’autore, Simone Mizzotti ed Ettore Moni. Advisor di comunicazione del progetto è The Round Table.

I 7 soggetti della Campagna

Museo Ettore Guatelli, un tempio per i nostri antenati

60.000 oggetti di uso comune, raccolti nel corso di un’intera vita, costituiscono l’impegnativa eredità che un umile maestro di campagna ha lasciato alla sua comunità. L’immensa installazione accoglie oggi migliaia di visitatori che possono confrontarsi con il passato attraverso la quotidianità di una civiltà scomparsa

Sajetta, consegne veloci in tutta la città

Dopo anni di lavoro in un’azienda, Andrea ha scelto la libertà delle due ruote, importando a Parma un modello di consegne ecologico e socialmente molto apprezzato. La sua figura scattante oggi è nell’immaginario dei parmigiani. Grandi e piccoli.
Unipr Racing Team, chi fa competizione genera occupazione L’idea alla base della Formula SAE è semplice: immaginare che un gruppo di studenti sia stato ingaggiato per realizzare un prototipo di auto da corsa e portarlo in pista. A Parma la squadra dell’Università esiste da 11 anni e ha raccolto molti successi, ma soprattutto ha aiutato i neolaureati a trovare immediatamente occupazione.

Le insegnanti in corsia dell’Ospedale dei Bambini

Un team di otto maestre e professoresse garantisce il diritto allo studio a giovani e giovanissimi ricoverati che non possono andare a scuola. Ogni anno sono circa 400 gli studenti che grazie alle lezioni in stanza restano al passo con il proprio corso di studi.

Digitarlo, la bottega digitale che preserva il nostro passato

I ragazzi del laboratorio trasformano documenti analogici in file digitali di ultima generazione. Ci lavorano persone con disabilità e con svantaggio sociale. Il progetto nasce nel 2016 dall’esperienza ultratrentennale della cooperativa sociale “la bula”.

Dallara, l’azienda leader dei motori che punta su giovani e innovazione

L’ingegnere Gian Paolo ha fondato il marchio nel 1972, dopo una lunga esperienza in Maserati, Ferrari e Lamborghini. Da allora progetta e costruisce vetture da competizione e collabora con le maggiori case automobilistiche del mondo.
Assistenza Pubblica, da 116 anni impegnata nel soccorso e nella solidarietà Fondata nel 1902, l’associazione di volontariato assicura molteplici servizi tra cui quello di ambulanze che a Parma è diventato proverbiale. Nel corso della sua storia ha saputo innovare ai propri compiti, introducendo in Italia pratiche di assoluta avanguardia come l’automedica.

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