Sala Baganza: si chiude in bagno per proteggersi dall’ex violento. Arrestato

Era la sera del 28 ottobre quando A.M., un uomo di origine marocchina cl’ 87, si presenta sotto casa della ex moglie pretendendo di farvi accesso nonostante il rifiuto categorico della donna.

L’uomo non si dà per vinto, scavalca la recinzione e riesce ad entrare in casa da una finestra.

La donna, spaventata ed in compagnia del suo nipotino, trova rifugio in bagno mentre l’uomo, accecato dalla rabbia, comincia ad inveire contro di lei gridandole di aprire la porta.

La vittima, in contatto telefonico con il “112”, fa ascoltare all’uomo di essere in linea con i Carabinieri. A questo punto il A.M. si allontana dall’abitazione facendo perdere le sue tracce. All’arrivo dei militari la donna, ancora terrorizzata e sotto shock, riesce a ritrovare le energie per denunciare il tutto.

L’uomo infatti verrà incriminato per minaccia aggravata ed atti persecutori.

Ma non è tutto. Il A.M., infatti, era già coinvolto in un procedimento penale e condannato in primo grado, ed in appello, per i reati di tentato omicidio e atti persecutori in danno di un’altra donna, cl’ 76, residente a Felino con la quale, nel frattempo e dopo la separazione con la moglie, aveva cominciato una relazione sentimentale.

Per quel procedimento penale il A.M., nel 2014, era stato condannato ad anni 9 di reclusione, in parte scontati in carcere, e successivamente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e dell’obbligo di dimora in località lontana dal comune di Felino (luogo di dimora della sua “ex compagna”).

A seguito di questo ulteriore episodio di violenza, compiuto nei confronti della ex moglie e segnalato tempestivamente all’autorità giudiziaria dai Carabinieri di Sala Baganza, la Corte d’Appello del Tribunale di Bologna, ha evidenziato, in capo all’uomo, un serio e concreto pericolo di condotte recidive specifiche tali da rendere necessaria l’adozione della misura cautelare carceraria sostituendola a quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Ricevuto il provvedimento, i Carabinieri di Sala Baganza, hanno rintracciato l’uomo in Parma e, dopo aver espletato le formalità di rito, lo hanno condotto alla cassa circondariale di via Burla a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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