Cisl: “Il Comune di Parma fa il Robin Hood al contrario con i lavoratori”. Cgil, Uil e Rsu incassano pre-intesa

Si è tenuto l’incontro per valutare l’ accordo in merito al contratto integrativo relativo al premio di produttività dei dipendenti dell’Amministrazione Comunale di Parma

CISL FP e CSA, sono sempre stati fedeli alla parola data e all’idea avuta, oggi come ieri, ed è per questo che abbiamo deciso di non firmare l’ipotesi di questo accordo.

Non entriamo qui nel merito all’esito della votazione svolta durante l’assemblea unitaria che si è tenuta lo scorso 5 novembre, né vogliamo commentare la tarantella dei numeri dei consensi sbandierati nella nota( visto che non esiste nessun verbale di votazione ) ma vogliamo sottolineare che anche in quella sede la nostra posizione è stata chiarissima, ossia mettere in discussione l’impianto ed i principi della proposta dell’Amministrazione.

Qui invece vogliamo entrare nel merito delle ragioni che hanno sostenuto da sempre la nostra posizione, ragioni che abbiamo sempre rivendicato all’Amministrazione.

Dal Fondo di proprietà di tutti i lavoratori sono stati strappati 85000 Euro per poter pagare la retribuzione di 6 nuovi titolari di Posizioni Organizzative (che si aggiungono alle altre 60) che l’Amministrazione ha deciso d’imperio di attivare, senza azionare nemmeno un percorso di condivisione preventiva con la RSU e le Organizzazioni Sindacali sull’autentica necessità funzionale di queste neonate posizioni di vertice.

Il risultato di questa manovra è: meno risorse per tutti e molte più risorse per pochissimi.

L’architettura di valore dell’ accordo proposto alle Organizzazioni Sindacali e alla RSU è sempre uguale : si continua a costruire profonde diseguaglianze tra i dipendenti che tutti insieme compongono l’intera famiglia professionale dell’ Amministrazione .
Molti settori che compongono il sistema organizzativo restano esclusi da sufficienti percorsi di valorizzazione reale del loro impegno professionale ( a titolo di esempio citiamo; il personale Amministrativo, il personale del Settore Sociale, gli Operatori di Sportello)e viene resa più acuta la frattura tra chi percepisce somme di salario di produttiva’ davvero ai minimi termini e chi invece potrà continuare ad avere somme che sono elevate a valori di molto maggiori rispetto a tutto il resto del personale.

Anche l’ ipotesi di attribuzione delle indennità (le “indennità per condizioni di lavoro”) non fa che aumentare le differenze lasciando alla disponibilità totale dei singoli Dirigenti il compito non solo di decidere quali attività siano da considerare rischiose e/o disagiate e quali lavoratori le svolgano, ma anche quanto riconoscere in termini economici per ognuno di loro.
Sempre per illuminare una verità matematica: un’assistente sociale può ambire a ricevere un’indennità per condizioni di lavoro fino ad un massimo di 2 €. a fronte di una professionalità che espone, giorno dopo, questo team di lavoratori a enormi rischi individuali e a un disagio ormai non più tollerabili.

In coerenza con la propria modalità di conduzione del proprio ruolo di Presidente della Delegazione Trattante dell’Amministrazione, il Direttore Generale Marco Giorgi, ha sempre risposto alle richieste di modifica ,alcune delle quali a costo zero, come la richiesta rendere trasparente, ai dipendenti, chi fa che cosa e quanto percepisce all’interno del Comune a titolo di indennità, progressioni economiche, etc. con un autoritarismo borbonico che non ha mai lasciato spazio ad una autentica possibilità di condivisione alternativa alla proposta dell’Amministrazione. E di certo la trasparenza non è un costo economico !

Non è mai stato Nostro interesse, coltivare polemiche senza sostanza ma la nostra azione è sempre stata dettata dall’impegno a dare risposte e soluzioni al sacrosanto bisogno di valorizzazione di Tutti la collettività professionale del Comune di Parma.

Facendo anche scelte differenti ma non creando vere e proprie diseguaglianze.
Abbiamo chiesto sempre anche di rendere davvero partecipato e trasparente a favore a tutti i dipendenti il percorso di generazione dell’accordo.

Di fronte a tutti i No ricevuti in risposta dall’Amministrazione ci siamo sentiti in dovere di respingere l’accordo.
Il tempo per costruire un alternativa positiva che riduce le distorsioni prima dell’accordo definitivo e’ ancora attivo.
Se l’Amministrazione non cambierà la propria volontà , CISL FP e CSA continueranno a provare a spegnere questo comportamento che opprime tanti e riconosce pochi.

Cisl Parma


Contratto decentrato Comune di Parma, firmata l’ipotesi di pre-intesa

FP CGIL, UIL FPL e Rsu incassano il mandato dei lavoratori dopo una lunga e delicata trattativa

Lo scorso 6 novembre si è svolta l’assemblea unitaria dei lavoratori del Comune di Parma indetta dalle Organizzazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e CSA presso il Circolo dei dipendenti comunali in Viale Mentana: all’ordine del giorno la consultazione con i lavoratori in merito all’ipotesi di contratto collettivo decentrato integrativo emersa nelle lunghe trattative con l’Amministrazione Comunale.

Un segno importante di partecipazione e di interesse è stata l’alta affluenza con la sala gremita che ha faticato a contenere gli oltre 200 partecipanti. Lo scopo dell’assemblea era illustrare gli esiti della delicata fase della contrattazione integrativa svolta dalla RSU con la delegazione di parte pubblica, per assorbire sollecitazioni e riflessioni dei lavoratori utili per la migliore organizzazione del confronto negoziale, alla luce anche della corretta ed effettiva portata del nuovo contratto collettivo nazionale. Occhi puntati sul fondo per le risorse decentrate, indennità per le particolari condizioni di lavoro, progressioni economiche orizzontali, specifiche responsabilità, performance e produttività.

Visto che le disposizioni contenute nel nuovo Contratto nazionale rendono i vecchi modelli non utilizzabili, date le nuove e rinnovate modalità di definizione delle indennità previste dal CCNL e demandate al livello decentrato, la FP CGIL, ad agosto, aveva richiesto una soluzione che prevedesse di stipulare rapidamente entro settembre un contratto integrativo solo economico per il 2018 e avviare un confronto sereno e costruttivo per chiudere il contratto triennale economico-giuridico per gli anni 2019-20-21 entro la fine dell’anno. Questa proposta è stata rigettata dall’Amministrazione Comunale motivata dall’urgenza di definire la microstruttura dell’Ente, con i relativi spazi economici, sostenendo la sottoscrizione del contratto triennale. È così che è emersa nel tavolo di trattativa una ipotesi di triennale decentrato su cui lavorare, che ha aperto due scenari a fronte di questa esigenza della parte pubblica sulla microstruttura: la possibilità di rivendicare un cambio di passo, provando a ridistribuire subito risorse e diritti, o insistere con la “soluzione ponte” per il 2018 a fronte di una sempre più stringente compressione delle tempistiche.

Sullo sfondo l’incognita di non sottoscrivere alcun contratto decentrato entro il 2018, con il risultato di fare tabula rasa per il 2019 di tutte le indennità specifiche e gli istituti contrattuali già previsti, bloccando di fatto l’istituto delle progressioni economiche. Con senso di responsabilità, condiviso dalla UIL FPL, la FP CGIL ha sostenuto la prima ipotesi, incrementando le risorse dell’accordo pluriennale sulle progressioni economiche orizzontali (Peo), che rappresenta l’unica opportunità concreta per stabilizzare una quota di salario accessorio per tutti i dipendenti, cercando di dare una prima risposta a tutti gli altri istituti, soprattutto alle indennità di servizio esterno e alle indennità di disagio.

Il risultato della votazione finale dell’assemblea in merito a quale strategia adottare in contrattazione ha visto soli 7 voti contrari con grande determinazione della pressoché totalità dei lavoratori presenti a confermare la sostenibilità delle iniziative sindacali avanzate, dando mandato a sottoscrivere l’ipotesi di accordo.

Nel rispetto del mandato dei lavoratori FP CGIL, UIL FPL e la maggioranza delle Rsu, nella trattativa dell’8 novembre, hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo, mentre CISL FP e CSA non hanno sottoscritto la pre-intesa.

La Funzione Pubblica CGIL e la UIL FPL insieme alle Rsu che hanno sottoscritto l’accordo, esprimono soddisfazione per il voto dei lavoratori, che hanno colto il valore di dotare i dipendenti di uno strumento che dia loro reali possibilità di crescita, sia economica sia professionale. Nella pre-intesa sono state recepite le richieste emerse nel corso dell’assemblea e non appena sarà possibile verrà portato in assemblea il nuovo contratto triennale economico-giuridico per gli anni 2018-19-20.

Nella consapevolezza che il percorso è solo all’inizio, i sindacati di categoria di CGIL e UIL provinciali ritengono che, con la firma della pre-intesa, sarà finalmente possibile iniziare a parlare di organizzazione dei servizi e piano dei fabbisogni, con l’auspicio che si dia corso nel più breve tempo possibile all’applicazione dell’istituto delle progressioni economiche per cominciare ad offrire una prima risposta ai lavoratori del Comune di Parma.

Rosalba calandra Checco, segretario generale FP CGIL Parma, e Ambra Biagio, segretario UIL FP, sottolineano come la mancata sottoscrizione della pre-intesa da parte di CISL FP e CSA, dopo un mandato dell’assemblea a firmare, si confermi una scelta certamente non premiante per il sindacato soprattutto per il percorso che unitariamente da luglio con incontri quasi settimanali è stato condotto con la delegazione trattate del Comune di Parma.

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