Se otto ore vi sembran poche…

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26/04/2010
h.16.00

In vista della festa dei lavoratori del 1 maggio ParmaDaily pubblica una serie di canti di lotta.
“Otto ore” era originariamente un canto delle mondine, divenne in seguito un canto comunista.
Una mondina, o mondariso (dal verbo “mondare”, pulire) era una lavoratrice stagionale delle risaie.
Il lavoro si svolgeva durante il periodo di allagamento dei campi, effettuato dalla fine di aprile agli inizi di giugno per proteggere le delicate piantine del riso dallo sbalzo termico tra il giorno e la notte, durante le prime fasi del loro sviluppo. Il lavoro consisteva nel trapianto in risaia delle piantine (trapiantè, in piemontese) e nella monda (mundè).
Le condizioni di lavoro erano pessime: l’orario era pesante e la retribuzione delle donne era molto inferiore a quella degli uomini. Questo fece crescere il malcontento che, nei primi del ‘900 sfociò in agitazioni e in tumulti. La principale rivendicazione, ben riassunta dalla canzone Se otto ore son troppo poche, mirava a limitare ad otto ore la giornata lavorativa e riuscì ad ottenere alcuni risultati tra il 1906 e il 1909, quando interi comuni del vercellese approvarono regolamenti che accoglievano questa rivendicazione.

                                                                                        Andrea Marsiletti

OTTO ORE
Anonimo

Se otto ore vi sembran poche,
provate voi a lavorare
e troverete la differenza
di lavorar e di comandar.

E noi faremo come la Russia
noi squilleremo il campanel,
falce e martel,
e squilleremo il campanello
falce e martello trionferà.

E noi faremo come la Russia
chi non lavora non mangerà;
e quei vigliacchi di quei signori
andranno loro a lavorar.

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