Parma – Sassuolo 2-1. I crociati sono in zona Europa League. D’Aversa: “La squadra consapevole dei sui mezzi”

foto: parmacalcio1913.com

Parma-Sassuolo 2-1

Marcatori: 6′ pt Gervinho, 25′ pt B. Alves, 35′ pt Babacar.

PARMA CALCIO 1913: Sepe, Iacoponi, Barillà, Scozzarella (42′ st Stulac), B. Alves (cap.), Siligardi (21′ st Biabiany), Gervinho, Gagliolo, Inglese, Grassi, Bastoni (36′ st Gazzola).
A disposizione: Frattali, Bagheria, Deiola, Ceravolo, Ciciretti, Rigoni, Sprocati.
All.: D’Aversa

U.S. SASSUOLO: Consigli, Marlon, Magnanelli (15′ st Djuricic), Rogerio, Magnani, Berardi, Boateng (15′ st Sensi), Babacar, Ferrari, Duncan, Bourabia.
A disposizione: Pegolo, Lemos, Matri, Peluso, Lirola, Trotta, Di Francesco, Dell’Orco, Locatelli, Brignola
All.: De Zerbi.

Arbitro: Sig. Paolo Valeri di Roma 2. Assistenti: Sigg. Daniele Bindoni di Venezia e Giovanni Baccini di Conegliano. IV Uomo: Sig. Francesco Guccini di Albano Laziale. V.A.R: Sig. Rosario Abisso di Palermo. A.V.A.R.: Sig. Pasquale De Meo di Foggia.

Note – Calci d’angolo: 2-3. Ammoniti: Inglese, B. Alves, Bastoni, Duncan, Marlon, Ferrari, Consigli. Recupero: 3’pt, 4’st. Spettatori: 14.354 (12.959 abbonati, 1.395 paganti di cui 352 ospiti) per un incasso di 151.371,82 Euro.


E’ un grande Parma quello che batte al Tardini il Sassuolo. La vittoria che vale il sorpasso in classifica e porta il Parma temporaneamente in zona Europa League.

Parma-Sassuolo 2-1: al 33′ trattenuta in area su Babacar e per Valeri. E’ rigore. Babacar realizza.

Parma-Sassuolo 2-0: al 25′ raddoppio del Parma, rimpalli in area sul cross, Alves la butta dentro.

Parma-Sassuolo 1-0: al 6′ vantaggio dei crociati, Gervinho segna dopo la doppia respinta di Consigli.


Al termine del match vinto per 2-1 contro il Sassuolo, Mister Roberto D’Aversa ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Tardini.

Ecco le sue parole:

“Devo dire che nel primo tempo la squadra ha interpretato la gara in modo eccelso sia sotto l’aspetto del gioco sia che delle occasioni create; l’episodio ci ha fatti innervosire e abbiamo poi smesso un po’ di giocare. Nel secondo tempo con un avversario di fronte dalle qualità importanti la squadra è stata bravissima a concedere poco e nulla e cercare di chiudere la gara, penso a quella occasione nel finale con Gervinho. Se analizzo l’intera partita devo fare un plauso a questi ragazzi, hanno meritato il risultato per il gioco e le occasioni create”.

“Oggi affrontavamo una squadra che è stata costruita per affrontare un campionato diverso rispetto alla salvezza e che in classifica era davanti a noi, dunque dovevamo affrontarla in maniera umile; nella vita però bisogna essere anche ambiziosi e la classifica stessa diceva che se avessimo vinto li avremmo sorpassati, nonostante gli obiettivi siano diversi. Ora ci siamo avvicinati sempre di più al nostro obiettivo e quello che abbiamo fatto finora lo abbiamo raggiunto per come i ragazzi interpretano non solo la partita ma anche l’allenamento, in queste due settimane hanno lavorato in maniera davvero intensa e la gratificazione è per un allenatore vedere l’impegno messo nel lavoro quotidiano, che è la cosa più importante e che spesso e volentieri ti porta a fare risultati in gara”.

“A volte sono anche gli addetti ai lavori a sminuire quello che stanno facendo questi ragazzi. Ovunque vado ricevo complimenti, qui si trova il pelo nell’uovo; io penso che a questo gruppo di lavoro non si possa dire niente. Non posso immaginare che si parli del Parma come di una squadra di “catenacciari” dopo che a Torino abbiamo impostato il gioco per 40 minuti e lo stesso oggi. Ogni allenatore deve sfruttare al massimo le caratteristiche dei propri giocatori e portare a casa il risultato, a me piace allenare in campo e non fuori per rendere più bello il mio prodotto, però a volte mi dà fastidio quando non si riconosce quello che si è fatto. Un allenatore non si inventa niente e quando vince è sempre merito dei ragazzi, allenatori bravi senza giocatori non ce ne sono. La qualità di Inglese e di alcuni giocatori è fondamentale, avere tutta la rosa a disposizione significa anche poter fare allenamenti intensi durante la settimana. Non dimentichiamoci degli infortuni, quando siamo stati in difficoltà non ci siamo mai creati degli alibi, diamo merito quindi a questi ragazzi per quello che stanno facendo anche se siamo in difficoltà numerica dietro, ma Gagliolo ha fatto benissimo da centrale, sono costretto a metterlo a sinistra poiché ci mancano dei giocatori”.

“Il pressing alto? Più tempo dai al Sassuolo per fare giro palla, più occasione gli fornisci per trovare la giocata, fisicamente ti sfiancano e rischi di aprirti come avvenuto nella ripresa, contro una squadra brava tecnicamente si cerca di limitare subito l’inizio del loro gioco e i ragazzi in questo sono stati molto bravi. Ma è anche una condizione fisica migliore che ti permette di farlo per più tempo, o già dall’inizio partita; anche oggi sui cambi abbiamo dovuto ragionare sul fatto che Scozzarella non potesse arrivare alla fine, Grassi si è toccato il flessore: sono tante le situazioni che purtroppo non ti fanno fare certe scelte tattiche e anche di giocatori”.

“Scozzarella rispetto a Stulac credo che abbia una verticalizzazione più pulita e immediata, ma questo non significa che lo sloveno non abbia fatto bene finora; si tratta di giocatori con caratteristiche diverse, Stulac ti garantisce più quantità in difesa, è uno tra quelli che in campionato corre di più mediamente durante una gara, quindi in quel ruolo è importante dove abbina qualità e quantità. In questa gara invece dove si è visto che il play poteva giocare diversi palloni ho preferito Matteo. Il cambio di Bastoni? Ha avuto qualche accenno di crampo e quindi l’ho fatto uscire”.

“L’arbitro? Giusto che valuti nella stessa maniera per entrambe e squadre, mi sono innervosito solo in una circostanza, dove si stava valutando al VAR una situazione per la quale lunedì si è fatta una riunione dove si è detto che non si protesta perché tanto non cambia nulla; poi ho visto alcuni giocatori avversari davanti al video dove l’arbitro deve valutare e non ci può essere una polemica, allora mi sono innervosito; dopo la situazione l’ho chiarita sia con Magnanelli che con Boateng, viste le disposizioni che ci vengono date durante la settimana. Gli errori ci possono essere, lo dico senza polemica perché il ruolo dell’arbitro è molto difficile. I ragazzi sono stati bravi a continuare a giocare, quello che dovevamo fare era ragionare sulla partita per portare a casa il risultato”.

“La squadra sta prendendo sempre più consapevolezza dei propri mezzi: sia a livello mentale, perché il risultato che si è fatto a Torino ti regala delle certezze, ma anche a livello fisico, perchè raggiungere sempre più una condizione fisica ottimale ti permette di avere più continuità nell’arco di una partita”.

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