E’ scatenato l’ex capogruppo del Pd Nicola Dall’Olio, che non si tira mai indietro quando c’è da fare polemiche interne pubbliche, con effetti sempre rovinosi per la sua parte. (leggi anche: Oggi è troppo facile pugnalare Scarpa. Morire non è un crimine – di Andrea Marsiletti)
Ieri, dopo aver sferrato un attacco durissimo a Paolo Scarpa (leggi), se la prende anche con Giorgio Pagliari.
Scrive su Facebook: “Caro Giorgio, che tristezza e che ristrettezza di vedute. A differenza di quanto fai tu da 20 anni con grandi risultati, seminare divisioni, il fine della mia scelta non era contro qualcuno ma per unire e allargare ad un’area civica che ha comunque raccolto il 13% dei voti e portato al ballottaggio con un’incollatura di distacco quando c’era chi sosteneva che ne saremmo rimasti fuori.
Purtroppo questa scelta non è andata poi a buon fine e me ne rammarico come d’altronde non è andata a buon fine la tua candidatura in un collegio blindato. Quindi le ragioni sono forse altre e vanno al di là di queste misere diatribe. Tra l’altro ai tempi delle primarie tra il capogruppo in consiglio comunale del tuo partito e uno che non aveva mai fatto nulla per il PD hai scelto il secondo.
Persona di grande affidabilità che:
1) non ha riconosciuto il risultato delle primarie;
2) non ha voluto candidarsi in consiglio nonostante ripetutamente gli sia stato chiesto di fare il capolista;
3) alcuni mesi fa ha lasciato il PD e si è dimesso dall’assemblea nazionale.
Diciamo che a fare errori di valutazione siamo stati in due… come tu ben sai, non ci si improvvisa in politica. Stai sereno.”