Presentazione del libro “CasaPound Italia. Fascisti del terzo millennio”


Un gruppo di bravi ragazzi, che si distingue per “l’impegno a tutela delle fasce deboli”. Erano questi i tratti che emergevano dall’informativa della direzione centrale della Polizia di prevenzione, firmata dal prefetto Mario Papa nel 2015. È veramente così che stanno le cose?

Nel solo periodo compreso tra il 2011 ed il 2016 gli arrestati appartenenti o simpatizzanti di Casapound sono stati 20, i denunciati 359. Protagonisti di azioni violente, alcuni responsabili di efferati omicidi. Non è un caso che si siano autodefiniti “fascisti del terzo millennio”.

La stessa sede romana, un intero stabile nel cuore della capitale, è occupato da anni abusivamente da Iannone, e abitato da amici e parenti dei militanti. E’ costato alle tasche degli italiani svariati milioni di euro.

Quando la Guardia di Finanza ha ricevuto l’ordine di ripristinare la legalità (sempre quella di cui si fanno detentori e promotori i neofascisti), era ottobre scorso, la risposta di militanti sarebbe stata “qui finisce in un bagno di sangue”. Casapound ha successivamente smentito la circostanza, guardandosi comunque bene dal restituire l’edificio al legittimo proprietario (lo Stato) e dal rifondere quanto illegittimamente consumato negli anni.

E quindi nasce la domanda: come è riuscito il partito di Iannone e Di Stefano a farsi percepire come alfiere della lotta alle violazioni della legge e delle angherie subite dal cittadino?

Sarà Elia Rosati ad aiutarci a capirne di più, e lo farà in un incontro pubblico organizzato da Officina Popolare e Anpi presso la sede dell’organizzazione partigiana.

In piazzale Barbieri 1, venerdì 18 alle 19, l’ autore di “CasaPound Italia. Fascisti del terzo millennio” analizzerà la genesi del movimento e la sua diffusione, agevolata da un uso spregiudicato e tattico della comunicazione.

Uno scenario che, del resto, è stato perfettamente mutuato anche qui a Parma, e ne parleremo diffusamente in seno all’incontro.

Segnaliamo che, in appendice al volume, è possibile leggere un saggio di Valerio Renzi sulle relazioni di CasaPound con la criminalità organizzata e sulla vicenda del “lupo solitario” Gianluca Casseri, il simpatizzante che nel 2011 uccise in pieno giorno a Firenze i senegalesi Samb Modou e Diop Mor.

Nel saggio vi è anche un’intervista all’analista web Giovanni Baldini coordinatore della ricerca dell’ANPI “la galassia nera” su come CasaPound sta utilizzando i social network.

ANPI Parma
Officina Popolare

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