Arrestato spacciatore con 24 grammi di coca con patente falsa. Era in Italia per motivi umanitari

Nel corso delle ultime settimane era giunta una segnalazione da parte di residenti del quartiere “Oltretorrente” che riferivano degli “strani” movimenti da parte di un cittadino nigeriano che veniva visto entrare ed uscire con “anomala” frequenza da un immobile di via Musini.

Sulla scorta di questa segnalazione, dettagliata e circostanziata, personale della Squadra Mobile ha iniziato una serie di servizi di appostamento per accertare la presenza dell’uomo ed i suoi movimenti. Queste attività hanno permesso di riscontrare quanto riferito: l’uomo, infatti, veniva notato uscire dall’immobile indicato e, dopo un rapido incontro con soggetti che lo attendevano non lontano dalla stessa abitazione, vi faceva rientro.

Gli agenti della sezione antidroga hanno proceduto all’identificazione di alcuni di questi soggetti incontrati dal cittadino nigeriano, accertando che si trattava di consumatori di cocaina e “clienti” dell’uomo: clienti abituali che facevano le proprie ordinazioni contattando l’uomo sul suo numero di cellulare, per poi raggiungerlo sul posto e concludere la transazione. Nella tarda mattinata di ieri, gli uomini della sezione Antidroga, intercettato l’uomo nei pressi dell’immobile in via Musini, lo hanno fermato ed identificato in Luvin Azamegre, cittadino nigeriano classe ‘95 già noto per precedenti di polizia di spaccio di stupefacenti.

Si procedeva, dunque, a perquisizione presso il suo domicilio nell’immobile di via Musini, dove, all’interno della stanza a lui in uso, abilmente occultati dentro un ombrello, venivano rinvenuti due involucri di forma cilindrica contenenti 24 gr. ca. di cocaina.

All’interno dell’armadio, inoltre, veniva rinvenuta, occultata sotto i suoi capi d’abbigliamento, la somma contante in euro 1.590 Azamegbe veniva anche trovato in possesso di una patente di guida contraffatta in cui, accanto alle generalità di un altro ignaro cittadino nigeriano, era stata apposta la sua foto.

Portato in Questura per la redazione degli atti di rito, Luvin Azamegbe, che risultava titolare di un permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciato dalla Questura di Ravenna, veniva tratto in arresto per il possesso di sostanza stupefacente finalizzato allo spaccio e su disposizione del PM di turno dr. Andrea Bianchi, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza di Borgo della Posta in attesa del giudizio direttissimo che si celebrerà nella giornata di oggi.

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