“Ciao Lallo!” Fabrizio Pallini ricorda Umberto Cocconcelli

Umberto Cocconcelli con Pietro Adrasto Ferraguti

Ci ha lasciato improvvisamente ed inaspettatamente Umberto Cocconcelli per tutti il “ Lallo “.

Fino a pochi giorni fa dialogava e ricordava con noi su facebook di un passato straordinario legato al mondo delle radio locali.

Ora il Lallo ritroverà l’amico e socio Marcello Pallini , scomparso prematuramente nell’ormai lontano 1978, col quale il 24 dicembre del 1975 inaugurò l’emittente radiofonica locale Radio Emilia 1.

Nasce tutto in una calda serata estiva del 1974 all’Hash club di viale Mentana a Parma, sotto l’occhio vigile e attento di Oddone Cocconcelli “l’avvocato “.

E’ li che inizia la straordinaria avventura radiofonica dell’emittente di via Zarotto 90, che porterà decine e decine di giovani a vivere un ‘ esperienza affascinante, unica e innovativa nelle stesso tempo.

Fondano la società Comunicazioni Parmensi che annovera al suo interno anche Sante Poli, Remo Belletti,Giuliano Turrini e Arnaldo Manfredi.

Il loro sogno si realizzerà in pochi mesi.

Uniscono le proprie competenze specifiche: tecniche per Marcello e artistiche per Lallo, creando qualcosa di unico ed irripetibile. Aprono la strada maestra per il mondo dell’etere radiotelevisivo privato italiano.
ll Lallo e Marcello pensano alla grande. Se è vero che a fregiarsi del titolo di prima radio italiana è radio Parma e altresì vero che radio Emilia è la prima a superare l’ambito cittadino grazie alla novità di un ponte radio. Questa innovazione tecnica permette al segnale dell’emittente, di coprire buona parte dell’Italia del Nord e del centro .

Dalla selezione dei primi speakers : Cleto Rossini, Giovanna Torelli, Susanna Corradi ,Doriella Camorali ,Simona Casazza,Gastone Costa, Stefano Frigeri, Ribi Farina,Claudio Coloretti ,Antonella Dolci ,Claudio Piola e tanti, tanti altri, ad un palinsesto strutturato alla perfezione dal Prof. Aldo Maglietti.

Sono centinaia e centinaia le telefonate che giornalmente arrivano negli studi dell’emittente parmigiana. In un mondo dove ancora non sono comparse le televisioni private, è un successo strepitoso per l’epoca . Programmi di dediche , quiz , informazione locale e sport . Tanta la musica con i disc jockey dell’epoca tra cui spicca Robi Bonardi con Ivano Carlini, Romano Masola e Francesco Trezza e più avanti Ennio Tricomi e Pino Caltabiano.

Ma la grande intuizione è proprio quella di comprendere che la radio locale non è solo musica , ma anche varietà ,informazione e sport in particolare.

Le grandi idee : la prima radiocronaca in diretta del Parma Calcio Arezzo-Parma con Giancarlo Ceci ( senza dimenticare Pino Colombi ); i primi servizi scandalistici di Pessina e Martello sotto la direzione di Fabrizio Rizzi; i notiziari locali con Roberto Ghirardi, poi personalizzati grazie a Carlo Drapchind ,sottratto a Radio Parma insieme all’ora giovanissimo e già promettente Gabriele Maio; i primi notturni che superano la mezzanotte e che continuano fino al mattino ; i quiz a premi ; trasmissioni innovative come quelle della redazione sportiva capitanata prima da Giancarlo Ceci e poi da Ugo Ferri , con già uno straordinario patrimonio umano come : Guido Schittone, Arturo DallaTana,Giampaolo Anghinetti, Lino Pasqualis,Vittorio Campanini, Paolo Paglia, Beppe Negri , Sandro Rizzi, Roberto Lurisi, Mauro Barigazzi, Alberto Barigazzi e tantissimi altri. Un formula magica che il Lallo e Marcello inventano segnando un solco indelebile, non solo nella storia della radiofonia privata locale , ma anche in quella nazionale. Si unisce poi al gruppo ,per dare un accento di spensierata follia, l’amico e imprevedibile Dado Simonazzi.

Nasce così una nuova palestra informativa. Tanti giovani si susseguono ai microfoni dell’emittente di via Zarotto facendosi valere a livello giornalistico , sia in ambito locale che nazionale.

Radio Emilia diventa anche serbatoio futuro per la Gazzetta di Parma con i vari Paolo Emilio Pacciani,Paolo Grossi ,Gianluca Zurlini,Claudio Rinaldi e per la TV Pietro Adrasto Ferraguti ultimo direttore della radio e mentore degli ultimi anni, per il Lallo Cocconcelli;

Ma anche molti professionisti ,ormai affermati, devono senz’altro qualcosa a quella indimenticabile e straordinaria opportunità che il Lallo e Marcello diedero loro.

Purtroppo le troppe “Gauloises”, tanto amate da Umberto, devono aver scavato nel tempo in profondità .La ferale notizia ci ha lasciato improvvisamente attoniti e orfani di quei messaggi e ricordi periodici che arrivavano da quel suo nuovo mondo che aveva tanto ricercato.
Il Lallo va a ritrovare l’amico Marcello ,dunque, insieme a tanti altri compagni di viaggio come Victor Poletti, Marco Berni, Nick Tagliola coi quale potrà commentare dall’alto il miracolo che due giovani promettenti ragazzi seppero offrire ad una intera comunità, insieme ad un pizzico di spregiudicatezza e di sana follia.

Caro Lallo, mio amico e nemico amatissimo, è un breve ricordo per tutti che mi sento di dedicarti di cuore.

Fabrizio Pallini

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