Il Comitato “Parma in centro” si presenta

Il comitato Parma in Centro , costituito da 5 membri fondatori : Sandro Milani, Francesca Zanetti, Cristina Menozzi , Vincenzo Siennica e Giacomo Ippolito si può dire che sia nato grazie all’amministrazione comunale principalmente per 2 motivi .

Non è riuscita a dare risposte alle esigenze di cittadini che da anni lamentano carenze per quanto riguarda accessibilità ,parcheggi ,rifiuti e inquinamento acustico.

Non dare risposte o rispondere malamente non risolve il problema ,lo accantona solo momentaneamente. Il buon amministratore a volte per andare incontro alle volontà dei cittadini dovrebbe lasciare da parte le proprie convinzioni e prendere decisioni diverse dalla propria linea politica . Dare quello che ti viene richiesto e non imporre i propri progetti.

Il secondo motivo è stata la istituzione dei CCV grazie ai quali abbiamo conosciuto giovani impegnati che sono stati il tramite tra noi, residenti e persone portatrici di interesse , ed esperti che si sono prestati ad incontraci.

Hanno colto la ns richiesta di aiuto Fabrizio Pezzuto, Consigliere Comunale di minoranza per Parma Unita Centristi e Giampaolo Lavagetto, ex Assessore all’Infanzia della Giunta Ubaldi. Persone esperte che, dopo avere constatato la nostra buona fede nel manifestare un disagio comune a molti residenti e portatori di interesse del centro storico, ci hanno spiegato quale era la strada per poterci attivare sul territorio.

Abbiamo pensato quindi di fondare un comitato, di creare una pagina FB e di uscire sulla stampa per capire se le nostre esigenze erano condivise dalla maggioranza della popolazione residente e di chi lavora in centro storico.

Da quando siamo nati abbiamo preso atto che la nostra iniziativa sta riscuotendo grande interesse.

Evidentemente stiamo colmando un vuoto che si è formato fra cittadini ed amministrazione.

Il Comitato è apolitico, aconfessionale, non ha scopo di lucro e la sede è presso lo studio legale Milani in V.XXII Luglio n. 22 . Costituito da cittadini residenti e da esperti dei settore di interesse e da tutti coloro che vogliono contribuire in modo volontario a perseguire gli scopi e le finalità del comitato.

Gli obiettivi riguardano la viabilità , mobilità , ambiente , sicurezza, servizi pubblici , commercio, arredo urbano, promozione e valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico.

Lo scopo è di condividere soluzioni migliorative per una città all’altezza della sua importanza storica.

Le soluzioni proposte dovranno armonizzarsi o per lo meno non contrastare gli interessi dei residenti di aree limitrofe ,quindi il Comitato intende realizzare anche incontri di confronto con realtà simili nate nel resto della città.

La nostra è una visione di città aperta, un centro storico non ingessato e mummificato, adatto solo per passeggiate domenicali, mercatini e manifestazioni sporadiche che lo riempiono soltanto per qualche ora il sabato o la domenica.

Noi vogliamo un centro che viva grazie ai suoi abitanti e negozi, accessibile, che non sia adatto solo per prendere un caffè, a noi interessa avere uffici , negozi, servizi ; tutte cose che progressivamente sono scomparse.

Ultimamente sono state tolte anche le farmacie di turno il sabato pomeriggio e la domenica , non avendo accessibilità ,non lavoravano e quindi avranno giustamente chiesto di non farlo.

Il risultato che chi abita in centro deve continuamente recarsi in periferia per trovare quello che nel ns quartiere non si trova più. Mancano ambulatori di medici di base, i negozi del centro sono poco riforniti mentre gli omologhi dei centri commerciali hanno tutto, gli uffici di consulenti sono fuori perché hanno parcheggi e accessibilità.

Tutti motivi che hanno costretto alle famiglie giovani di spostarsi e quelli che “resistono “ ancora hanno la necessità di poter usufruire delle auto facilmente. Il centro ha quasi il 54% di famiglie monocomponenti ed ha aumentato le famiglie straniere molto di più di altri quartieri. Le famiglie con bambini lamentano che non ci sono spazi verdi per il gioco, il giardino di S. Paolo, bella area verde in pieno centro non è stata ancora sistemata.

Se il centro continuerà ad essere blindato avremo sempre più aumento di stranieri che resteranno sempre più fra di loro non integrandosi, il quartiere diventerà un ghetto e non sarà più neanche adatto per prendere un caffè Se questo è il modello che ci propone la nostra amministrazione diciamo a gran voce che non ci piace e che è un metodo retrogrado e ormai vecchio di 20 anni per gestire una situazione ormai troppo critica. Gli abitanti di Parma hanno dimostrato con i fatti che vorrebbero accedere al centro storico .A parma risultano esserci auto a metano ed ecologiche in percentuale 4 volte superiore alla media nazionale ,dai dati riportati
nel PUMS risulta anche che il parco auto è tra i più nuovi in Italia .Quindi qui non si tratta più di parlare di inquinamento provocato dalle auto anche perché ritengo che con i famosi stop alle euro 4 e domeniche ecologiche non si ottiene nessun miglioramento se non grazie ad eventi atmosferici risolutivi .

Se seriamente vogliamo parlare di inquinamento bisognerà prendere in considerazione altri fattori . Qui mi sembra che si voglia fare una guerra alle auto in generale, non solo a quelle inquinanti, dimenticando che purtroppo l’auto serve per lavoro e soprattutto per noi residenti del CS per recarci fuori centro in cerca di servizi che non abbiamo più .

L’utilizzo di mezzi pubblici comporta tempi di spostamento molto lunghi e va bene solo per qualche categoria di persone come studenti, pensionati in buono stato di salute, single senza persone a carico.

Uno studio fatto dal comune di Milano dice che il metodo meno dispendioso e più efficiente per migliorare ambiente è cambiare auto perché incentivare i mezzi di superficie oltre un certo limite non serve per i tempi di spostamento troppo lunghi. Il comune di Milano poi ha scelto di investire in una nuova linea di metro che da Linate porterà direttamente in ple S. Babila in 15 minuti. Qui invece si è investito in autobus diesel credo di grandi dimensioni come quelli della linea 5 che hanno già provocato cedimenti e lesioni a palazzi di Via Repubblica.

Riteniamo che l’isolamento del centro sia un metodo vecchio per affrontare una situazione che è nata solo per arginare l’elevato accesso di persone: via Cavour è stata pedonalizzata perché gli autobus non passavano più per la moltitudine di persone presenti, interessanti sono i filmati di tv Parma.

Riteniamo che tutte le zone del centro debbano avere finestre di accesso durante il giorno e terminare prima la sera.

Ricordiamo che le limitazioni sono in vigore anche il sabato e la domenica e questo crea problemi per la difficoltà nel potere invitare amici e parenti anche quando si hanno spazi di parcheggio privati.

In questi ultimi anni sono calati gli accessi auto sia al centro che alla città in generale .Il parcheggio nelle strutture è troppo costoso e le persone vanno più facilmente nei centri commerciali dove la sosta è gratuita .

Sarà vero che sono le persone che costruiscono la comunità e non le auto, ma neanche le multe …

Dai dati di bilancio negli ultimi 7 o 8 anni le contravvenzioni incassate sono passate da 7 a 15 milioni di euro e ci risulta che quest’anno siano previsti 17 o 18 milioni di € .

Riteniamo quindi che il grande affare in tutto ciò lo faccia prima di tutto il comune incassando soldi da multe e affitti di spazi pubblici.

Comitato Parma In Centro

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