INTERVISTA – Marocchi, candidato sindaco di Colorno: “Netta discontinuità con l’Amministrazione Canova nelle persone e nel metodo”

Pietro Marocchi

Intervista a Pietro Marocchi, candidato sindaco della lista civica “Tu sei Colorno”.

Puoi presentarti ai lettori che non ti conoscessero. Qual è la tua storia politica?

Sono nato a Parma il 3 gennaio del 1951, sposato con Deanna Pasini. Nel 1979 mi trasferisco a Colorno e dopo mi iscrivo alla sezione locale del PCI e ne divento segretario. Quando decido di terminare questa esperienza politica entro nella Pubblica Assistenza e, assieme ad altri volontari, partecipo a interventi di Protezione Civile.

Nel 2001 entro a far parte del Gruppo Comunale di Protezione Civile e ne divento coordinatore. Nel 2018, dopo essermi autosospeso in occasione del referendum per la fusione tra i Comuni di Colorno e Torrile in quanto presidente del Comitato del NO, mi dimetto dal Gruppo per iniziare a interessarmi di nuovo di politica e mi candido sindaco per la lista “ Tu sei Colorno”.

Come sta andando la tua candidatura a sindaco di Colorno? Che riscontri hai avuto in paese?

Da quando ho presentato la mia candidatura, sui social e durante un incontro pubblico e specialmente nel contatto con la gente ho ricevuto apprezzamenti anche da persone che non avrei mai pensato. Quello che più mi colpisce è che non devo presentarmi come candidato sindaco ma sono le persone che mi chiedono “ Ma lei è Marocchi, quello che vuole fare il Sindaco? Bravo!”

In estrema sintesi: quali sono i capisaldi del programma della tua candidatura. A quale Colorno miri?

Questa lista nasce dal desiderio, anzi dalla volontà, di vedere i Colornesi protagonisti attivi di ogni scelta politica. Per crescere hanno bisogno di ascolto, e nessuna Amministrazione può permettersi di chiudere le porte ai cittadini, una volta conclusa la campagna elettorale.

Il Sindaco deve stare in mezzo alla gente, gratificato dagli elogi, ma soprattutto attento alle critiche, che possono diventare un incentivo a migliorarsi. Un Sindaco, per quanto capace, se rimane chiuso nel suo ufficio non avrà mai una visione concreta del paese.

“Tu sei Colorno” è esattamente questo: partecipazione. Una comunità che decide per il bene comune. Dovrebbe essere normale, soprattutto per un paese come il nostro, di dimensioni medie, ma per le nostre esperienze passate… sarà una rivoluzione.

Vogliamo mantenere il Corpo della Polizia Municipale in Unione valutando la possibilità di aumentare la presenza degli agenti sul territorio e istituire i volontari della sicurezza.

Vogliamo supportare il commercio con calendari di eventi da definire insieme ai commercianti e alle loro associazioni di categoria.

Pensiamo che la Pro Loco debba avere un ruolo centrale nella promozione del territorio. Vogliamo sviluppare un turismo Culturale-Enogastronomico, evitando il più possibile un turismo mordi e fuggi, valorizzare il MUPAC e le aziende agricole e produttori di prodotti tipici e il “Grande Fiume “sostenendo il progetto “riserva biosfera MAB Unesco”.

Per quanto riguarda le politiche giovanili, riconosciamo il valore delle associazioni sportive che, non solo fanno divertire, ma hanno un alto valore educativo. Con esse vogliamo creare nuove sinergie fra loro e l’Amministrazione comunale. Così come vorremmo prendere in considerazione una collaborazione con il centro giovani della parrocchia.

Valutiamo la la possibilità, insieme al personale scolastico, di istituire il “Consiglio Comunale dei Ragazzi” composto dai rappresentanti delle ultime due classi delle elementari e delle medie.

Quali credi siano stati i principali errori dell’Amministrazione comunale a guida Michela Canova? Viceversa, cosa salvi?

Credo che l’errore principale sia stato non ascoltare, non condividere, non informare e personalizzazione della figura del Sindaco. Per salvare qualcosa si dovrebbe sapere che cosa ha fatto.

Il centrosinistra appare diviso in tre: tu e Alberto Padovani vi siete già candidati, l’Amministrazione uscente sta valutando chi schierare. Come si è potuto arrivare a tanta frammentazione?

Premetto che la mia lista “Tu sei Colorno” comprende persone di diverso pensiero politico e per questo non si può definirla di centrosinistra. La mia candidatura, e penso anche quella di Padovani (leggi intervista), è nata da un silenzio assordante da parte delle componenti del Consiglio Comunale. Stiamo dialogando con tutti ponendo come elemento fondamentale la condivisione del programma elettorale.

Credi sia possibile ricomporre la frammentazione? Come?

Nel ribadire che “ Tu sei Colorno” non ha nessuna etichetta politica e che sono e siamo disponibili a confrontarci con i partiti che vengono identificati come centrosinistra e con Padovani, l’impegno di tutti deve essere una discontinuità rispetto all’attuale Amministrazione sia nelle persone che nel metodo. Chi condivide questo impegno sarà il benvenuto.

Andrea Marsiletti

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