Confartigianato ha chiuso le celebrazioni del 70° anniversario parlando di “piccole imprese e fisco”

Piccole imprese e fisco, meno tasse e più semplificazione sono stati i temi affrontato durante la tavola rotonda con la quale, lo scorso 18 marzo, Confartigianato Imprese Parma ha chiuso le celebrazioni per il proprio 70° compleanno.

Sulle recenti novità fiscali introdotte con la legge di bilancio 2019 hanno dibattuto Massimo Garavaglia, sottosegretario all’Economia e Finanze, Paola De Micheli, deputata (gruppo PD) e Andrea Mandelli, deputato (Gruppo FI) entrambi esponenti della V Commissione (bilancio, tesoro e programmazione), messi a confronto da Giuseppe De Filippi vicedirettore TG5.

Presente all’incontro anche Marco Granelli, vice presidente nazionale che ha posto l’accento sul ruolo dell’associazione: “Fisco, burocrazia e credito impattano sulla quotidianità delle imprese però non dobbiamo dimenticare, soprattutto in questa occasione in cui stiamo festeggiando il 70° compleanno, che siamo anche attori sociali. Cioè dobbiamo pensare alle persone, alle imprese e ai tanti artigiani che dopo anni di crisi fanno fatica a sbarcare il lunario. Non dimentichiamoci, come dice il presidente Mattarella, che la solidarietà è l’impalcatura della convivenza”.
L’obiettivo dell’incontro era di valutare se la manovra va nella direzione della semplificazione: una delle principali richieste portate avanti dalla confederazione da diversi anni.

Nella relazione introduttiva Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Parma ha toccato tutti i temi cari a Confartigianato, esprimendo soddisfazione per alcuni provvedimenti presi dal Governo nell’ultimo anno, ma ribadendo la necessità di un’urgente sburocratizzazione: “Abbiamo fatto alcuni conti: in un anno ci sono 22 adempimenti fiscali e 70 scadenze: una ogni 5 giorni se consideriamo l’anno in 365 giorni, se ci limitiamo ai giorni lavorativi, il numero aumenta a 1 ogni 3. Siamo convinti che ci lamenteremmo meno della pressione fiscale se venisse data una sforbiciata al numero di adempimenti e di scadenze”.
Si è partiti affrontando il tema del codice degli appalti che secondo Confartigianato penalizza ancora le piccole imprese, argomento sul quale tutti i relatori si sono trovati d’accordo nel dire che una revisione è necessaria.

“Dall’Europa arrivano provvedimenti che non funzionano che noi italiani riusciamo persino a peggiorarli. Il codice degli appalti è una boiata” ha dichiarato senza mezzi termini Garavaglia e Mandelli gli ha fatto eco dicendo che “bisogna avere il coraggio di spazzare via la burocrazia”, mentre De Micheli ha sottolineato: “Sì a una revisione ma attenzione a concorrenza sleale, sicurezza nei cantieri e lavoro nero”.
Sulla fatturazione elettronica il sottosegretario ha spiegato che pur non essendo questo Governo artefice del provvedimento, sono stati riscontrati aspetti positivi nel far emergere incongruenze e accoglierà la richiesta di Confartigianato di non sanzionare eventuali errori formali per il primo anno di operatività. “Chiuderemo un occhio in questa fase d’avvio perché l’obbiettivo è farlo funzionare”. E De Micheli ha accolto positivamente:

“Sappiamo che l’introduzione della fattura elettronica è stata particolarmente pesante per molte imprese, ma diventerà presto un’abitudine e una parte del sommerso, di quel mondo tra il grigio e il nero emergerà”. Mandelli ha posto l’accento sul fatto che lo Stato chiede molto ma non sempre dà in cambio, è il caso della digitalizzazione: “In molte parti d’Italia le reti non supportano le imprese e i cittadini”.

Il dibattito si è acceso sulla questione della pressione fiscale, molto divergenti le posizioni di Lega e Pd. Garavaglia ha sottolineato come si stia facendo ordine, partendo dai più piccoli, dando respiro alle piccole imprese e alle partite Iva, con le riduzioni dei premi Inail, la riduzione dell’Imu sui capannoni e con la flat tax, ma: “il progetto del Governo è di allargare questo ultimo provvedimento anche alle imprese più strutturate e poi ai dipendenti. Stiamo lavorando a una reale semplificazione”. Se per Mandelli la flat tax è un’opportunità da non perdere e la riduzione del premio Inail una delle cose più positive fatte per le imprese, per De Micheli è fonte di grande preoccupazione: “Ricordo che nell’ultimo anno le tasse non sono diminuite ma aumentate dello 0,3% e l’anno prossimo quanto pagheremo il reddito di cittadinanza e quota 100? Quali saranno le conseguenze di questi provvedimenti fiscali”?

Un aspetto preoccupante, secondo Garavaglia, è invece il dato demografico: l’Italia è un paese che invecchia, dove non si fanno figli e i ragazzi più capaci emigrano, problema che secondo De Micheli si risolve con il lavoro per le donne e con i servizi per l’infanzia, con le pari opportunità. A chiudere l’incontro è stato Cesare Fumagalli, segretario generale di Confartigianato Imprese che nel suo intervento ha sottolineato ancora una volta come sia difficile essere ottimisti sul tema della semplificazione: “Sono 20 anni che ogni Governo lo promette, senza primo metter mano a una vera riduzione della pressione fiscale. Per noi le due cose non possono essere disgiunte e soprattutto le norme devono essere semplici, è sempre più urgente un riordino e un Testo Unico anche in materia fiscale, per il contribuente oggi è impossibile orientarsi. Bisogna ripensare il sistema fiscale e bisogna farlo sulla misura reale delle imprese”.

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