Parma ricorda il sacerdote Peppe Diana ucciso dalla mafia

25 anni fa, il 19 marzo 1994, Don Peppe Diana veniva ucciso mentre si accingeva a celebrare la Messa presso la Parrocchia di San Nicola a Casal di Principe.

Anche quest’anno Parma, per il decimo anno consecutivo, ha celebrato l’anniversario con una fiaccola che vuole essere una risposta contro ogni forma di illegalità e malaffare. Una scia che segue l’insegnamento umano del sacerdote, una marcia che afferma la presenza delle istituzioni, del mondo della scuola, delle associazioni del volontariato, di cittadini giovani e meno giovani nel tutelare la legalità nel nostro territorio.

Organizzato da Libera Parma e Agesci con il patrocinio del Comune di Parma il corteo ha ricordato un uomo che aveva deciso di non voltarsi dall’altra parte denunciando nella sua memorabile lettera, “nel nome del mio popolo non tacerò”, i traffici illeciti per l’acquisto e lo spaccio delle sostanze stupefacenti il cui uso produce a schiere giovani emarginati, e manovalanza a disposizione delle organizzazioni criminali fornendo esempi negativi per tutta la fascia adolescenziale della popolazione, veri e propri laboratori di violenza e del crimine organizzato.

Oggi come ieri la società ha necessità di riscoprire il senso della responsabilità civile che don Diana seppe incarnare.

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