Commento alla XXIX giornata di serie A (di Gianni Bandiera)

La giornata numero Ventinove del campionato di serie A va agli archivi lasciando dietro di sé informazioni importanti sul finale di stagione.

In ordine sparso:

  • L’Inter perde il posticipo contro la Lazio in goal a metà del primo tempo con il redivivo Milinkovic Savic che, se avesse più continuità, sarebbe uno dei centrocampisti più importanti nello scenario europeo. La lezione? Non puoi giocare senza una punta. Manca il malato immaginario-ormai guarito-in lotta contro tutti (scegliete voi la definizione che più vi aggrada) Icardi. Manca anche chi lo ha sostituito più che degnamente Lautaro Martinez e così il peso dell’attacco cade sulle spalle di chi punta centrale non è: Keita. La stucchevole telenovela sembra – e mai come ora il condizionale è d’obbligo – dovrebbe finire mercoledì nella trasferta di Genova, sponda rossoblù, quando il redivivo Maurito dovrebbe comparire in campo. In che stato di forma? In che condizione mentale? La prova di forza ha sortito al momento solo l’effetto di spaccare lo spogliatoio, si vocifera una guerra intestina degli slavi vs i sud americani, e aver perso l’abbrivio che stava lanciando l’Inter verso l’unico obiettivo rimasto in essere: la conquista di un posto in Champions.
  • La Juve sembra aver mollato mentalmente. Hai voglia a dire che bisogna giocare ogni partita alla morte (Allegri Dixit), che lo scudetto è ancora da conquistare (sempre Allegri), quando il vantaggio ti permette di dormire sonni tranquilli. Il dilemma in casa bianconera è se nel finale di stagione le partite che contano si possano giocare usando il campionato, morto e stra-morto, come allenamento. Alcuni sostengono di no: bisogna vivere ogni secondo in trincea per poter avere la squadra pronta anche in Champions. Altri sostengono che è meglio concentrare ogni sforzo sulla Champions e risparmiare le energie residue sul trofeo continentale, vero obiettivo in casa bianconera. Chi vivrà vedrà, immaginando un gran turn-over già domani nell’anticipo del turno infrasettimanale di Cagliari.
  • Il Napoli straccia la Roma con un roboante 1-4 in casa giallorossa. La Roma ormai è una squadra che ha superato abbondantemente la soglia di una crisi di nervi. La dirigenza ha azzerato l’organigramma ricevendo solo delusioni. Noi non avremo esonerato Di Francesco e non perché Ranieri non sia tecnico di razza, ma perché quando molti giocatori danno molto meno di quello che si presumeva – Schick , Under, El Shaarawy, Kroldrup, Marcano e tanti altri – l’allenatore diventa un cofattore. Ora la conquista della Champions diventa sempre più ardua.
  • L’Atalanta capovolge il risultato di Parma, sotto di un goal rimonta allo scadere dimostrando di volere lottare per il sogno Champions. Al momento il borsino dei due posti residui, Juve e Napoli sono ormai fuori concorso, vede in calo le quotazioni dell’Inter, al netto dei punti di vantaggio. Dietro scalpitano la stessa Atalanta e la Lazio che deve recuperare il match con l’Udinese. Una bella ammucchiata che vede anche il Milan, sconfitto in casa dei doriani, in piena bagarre. Questa intensa settimana, segnaliamo sabato un bel Milan Juve, dovrebbe dipanare la matassa.
  • In coda resta solo un posto, dando per formalmente spacciati il Chievo e il Frosinone che perde un match casalingo di vitale importanza contro la Spal.

Fra una settimana ne dovremo sapere di più. Forse.

Alla prossima,

Gianni Bandiera

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