Bonetti (Pd): “A Parma mancano bagni pubblici: “Il Comune non ha fatto nulla, anche in vista di Parma 2020”

La lettera dell’avvocato Allegri ha riportato l’attenzione su un tema che, come gruppi di minoranza (Pd, Parma Unita, Parma protagonista), abbiamo più volte sollevato, ovvero la mancanza di bagni pubblici in città. In corso di discussione di bilancio, nel mese di dicembre, ho presentato una mozione nella quale si chiedeva che a Parma venissero predisposti nuovi servizi igienici, non solo in centro storico, ma anche in aree d’interesse turistico.

La mozione è stata votata alla unanimità con espresso impegno della Giunta la quale ha affermato di essere già al lavoro sul punto. Ma al momento nulla è stato fatto.

Questo non solo in vista dell’appuntamento con Parma 2020, quando – ci auguriamo – l’afflusso di turisti in città sarà tale da implicare un adeguamento dei servizi per poter garantire una migliore accoglienza ma anche per dare ai cittadini di Parma la possibilità di vivere in uno spazio più accogliente e decoroso.

In questo senso abbiamo chiesto, sempre in sede di bilancio, anche la predisposizione di spazi idonei per il cambio e l’allattamento dei bambini ed anche in questo caso il nostro ordine del giorno è stato approvato anche dalla maggioranza.

L’attuale situazione dei servizi igienici pubblici, sia come numero, che come collocazione e orario di apertura, non può certo essere definita soddisfacente e prova ne è la situazione di degrado in cui versano alcuni borghi del centro o alcune zone dell’Oltretorrente.

Venendo poi alla proposta di recupero dello spazio ex Cobianchi, sotto piazza Garibaldi, l’idea circola in città ormai da molti anni e bene ha fatto l’avv. Allegri a rilanciarla.

La proposta di farne uno spazio d’uso pubblico, con servizi di accoglienza turistica e possibilità di piccole zone studio di “appoggio” per chi lavora fuori ufficio, troverebbe un possibile modello di riferimento nel Cobianchi milanese, riaperto dal 2003 al 2006 come punto informazioni turistiche e successivamente utilizzato per eventi in occasione di Expo.

Il Comune però non sembra interessato a questo tipo d’investimento e ha sempre parlato di semplici interventi di consolidamento e messa in sicurezza della struttura.

Forse questa potrebbe essere una buona occasione per tornare a discuterne seriamente, ripensando al Cobianchi come spazio vocato all’accoglienza.

Caterina Bonetti – Consigliere comunale PD

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