Zanichelli (M5S): “Malesseri nella popolazione di Borgotaro”

I recenti sviluppi della “vicenda Laminam”, che vede da due anni un’intera comunità di una vasta area della montagna parmense afflitta da problemi sanitari, lasciano perlomeno attoniti: i cittadini, soprattutto bambini ed anziani, supportati anche dai certificati emessi dai medici, continuano a stare male; le preoccupazioni per la salute aumentano, i disagi gravi permangono, così come i fastidi olfattivi; a fronte di questo disagio, ampio e diffuso, a questo stato di ansia generale, le istituzioni locali sembrano non essere in grado di dare rassicurazioni, soprattutto di dare risposte sulle cause. Non sanno come intervenire in concreto per riportare la situazione alla normalità, per porre rimedio. Si ha l’impressione che si stia aspettando che la situazione si risolva da sola o che intervenga nei cittadini uno stato di rassegnazione.

Comune e Regione, tramite conferenze stampa e comunicati, si sono limitati a dire che l’aria di Borgotaro è salubre e si sono impegnati a sostenere, senza mai prendere in considerazioni interpretazioni alternative, che la fabbrica Laminam, insediatasi per strana coincidenza proprio due anni fa, non c’entra nulla con la situazione di emergenza. Affermazioni perentorie e forse poco caute, almeno a livello comunicativo: ho infatti appreso dalla stampa locale, che sono state smentite da alcune fonti autorevoli, primi fra tutti, come prevedibile, dai comitati di cittadini in protesta, ma anche, e questo appare ancor più preoccupante, proprio da alcune personalità scientifiche coinvolte nelle fasi di ricerca ufficiale, confluite nei mesi scorsi in un CTS (Comitato Tecnico Scientifico), finanziato con risorse pubbliche per oltre mezzo milione di euro. Si legge che, irritati dai toni trionfalistici del primo cittadino Diego Rossi, dell’assessore regionale Paola Gazzolo e della dirigente regionale Paola Angelini, ci sono state le prese di posizione forti e contrarie di Legambiente, di Daniele Uboldi (Ispra – Produttori tipici della Valtaro), di Mauro Bernardi (medico “sentinella”). Tutti hanno chiesto maggiore rigore nella lettura dei pochi dati fin qui raccolti, con anche rettifiche e precisazioni di sostanza. Questo è accaduto e continua ad accadere in un contesto sociale particolarmente inacidito ed esasperato, cosa che io stesso ho potuto più volte constatare, dopo due anni di vibranti proteste da parte della popolazione, decine di manifestazioni, l’interesse dei media locali e nazionali (con ben due puntate della trasmissione “Le Iene”!), ma soprattutto dopo migliaia di segnalazioni per disagi e malesseri agli organi competenti (AUSL e ARPAE in primis), dopo centinaia di referti medici depositati.

Tra le tante strane coincidenze, come quella temporale dell’insediamento della fabbrica Laminam e dell’insorgere dei malesseri e dei disagi odorigeni, c’è anche la notizia, proprio di queste ore concitate, in cui le istituzioni locali hanno tanta fretta di affermare una tranquillità che sembra tale solo per pochi, della messa in vendita della Laminam stessa: Alpha Group, un fondo di investimento internazionale, assistito tra le varie banche anche da BPER, sembra essere prossimo all’acquisto, spuntandola su concorrenti indiani e italiani; l’epilogo finanziario, a questo punto molto accelerato, dopo anche la cessione della maggioranza di System, capogruppo della galassia gestita dal Franco Stefani, di quella che invece veniva dipinta, fino a pochi mesi fa, come una solida e avviata azienda squisitamente emiliano-romagnola a conduzione strettamente familiare. Gli interlocutori, di questa vicenda, sempre più complessa, potrebbero quindi non più essere gli stessi, soprattutto avere intenzioni differenti, legate a tempi di rientro degli investimenti: anche per questo motivo, anche per la tutela stessa dei lavoratori, viste le ingenti risorse pubbliche impiegate per il rilancio del polo ceramico di Borgotaro (ad esempio nella formazione professionale del personale), occorre fare massima chiarezza, dare principalmente risposte certe alla popolazione che soffre, con il ristabilimento, senza nessuna possibile ombra o dubbio, del ruolo di garanzia e controllo delle Istituzioni locali, che sembrano essere completamente disinteressate a quanto stia accadendo.

“Personalmente- aggiunge e conclude Zanichelli- mi sono impegnato molto sulla vicenda e ho provveduto, a seguito delle plurime segnalazioni dei cittadini, a inviare al Ministero dell’Ambiente una nota tecnica su quanto sta accadendo a Borgotaro, il quale a sua volta, ha subito chiesto alla Regione Emilia-Romagna maggiori chiarimenti e dettagli sulla qualità dell’aria. Dal canto suo la Regione sembra estranea ai fatti e non procede con accurati e doverosi accertamenti per il bene degli abitanti della zona. Questo non va bene. Il mio impegno sulla vicenda prosegue perché i cittadini non possono essere abbandonati e necessitano doverosamente di una qualità di aria migliore”.

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