Ztl Borgo Giacomo, Lega: “Orari insensati, penalizza esercizi e residenti”

“La nuova isola ambientale di Borgo Giacomo Tommasini penalizza i titolari di bar e ristoranti e i residenti – anche anziani – che si facevano recapitare la spesa a casa. Un nuovo tassello per la desertificazione del Centro Storico che Pizzarotti e la sua Giunta perseguono con una determinazione disarmante. Quanti negozi devono chiudere ancora, prima che la Giunta comunale si degni di ascoltare i pareri di residenti e commercianti?”, chiede Emiliano Occhi, capogruppo della Lega in Consiglio comunale e candidato alle elezioni europee, che ha depositato un’interrogazione sull’argomento”.

Il provvedimento che estende l’isola ambientale al tratto di via Nazario Sauro compreso tra borgo San Vitale e borgo Tommasini e il tratto di borgo Tommasini fino a borgo Schizzati permette l’ingresso dei mezzi commerciali per rifornire bar, ristoranti e negozi dalle 9 alle 10,30 e dalle 15 alle 16.

“Un orario che penalizza soprattutto bar e ristoranti – spiega Occhi – che in genere si approvvigionano alla mattina molto presto. Molti fornitori, per non essere multati e per il costo elevato dei permessi, hanno deciso di non rifornire più i negozi della zona. Gli esercenti sono dovuti correre ai ripari utilizzando carrelli manuali per raggiungere i fornitori fermi fuori dall’isola ambientale. A parte la scomodità, ci sono prescrizioni come quelle che riguardano la ‘catena del freddo’, che così non possono essere rispettate. Anche chi consegnava la spesa a domicilio agli anziani è in forte difficoltà e ha cancellato il servizio in centro”.

“Tutto questo – aggiunge Laura Cavandoli consigliere comunale e parlamentare parmigiana del Carroccio – penalizza i negozi di vicinato nei confronti della grande distribuzione e fa perdere loro fatturato e valore oltre a mettere in difficoltà i residenti che non possono giovare della spesa a domicilio. Se la Giunta Pizzarotti in tutti questi anni avesse ascoltato cittadini e commercianti invece che penalizzarli con le tasse al massimo e provvedimenti insensati, forse oggi il Centro Storico non sarebbe desertificato e le periferie abbandonate a se stesse”.

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