Polesine Zibello, la comunicazione di Spigaroli esce dal clichè elettorale

E’ una comunicazione molto “intima” quella del candidato sindaco di Polesine Zibello Massimo Spigaroli sulla pagina Facebook della sua lista “Radici & Futuro“. I suoi post sono fuori dal classico clichè elettorale (e forse anche social), introspettivi, guardano con gli stessi occhi al passato e al futuro del territorio.

Scrive Spigaroli: “Spesso mi chiedo cosa succede in questo triangolo di terra, a volta sembra benedetto, altre volte un inferno. Mi sembra che tutto sia accaduto o accada qua!

Bergonzi era ancora un ragazzotto quando, tanti anni fa, il latte prodotto da mio zio Leglio e da mio padre veniva portato al caseificio degli Allegri di Vidalenzo. Ma più che altro, veniva portato a Tugnen, un casaro sapiente di altri tempi, padre del grande Carlo.

Carlo in gioventù aiutava il padre nel caseificio e cantava in continuazione con quel bel vocione già da tenore e suo padre giù a lamentarsi:” lasa lè ad cantà cat mi insurdès!” (smettila di cantare che mi rendi sordo!).

Il passaggio dal caseificio al palcoscenico, non so come sia avvenuto.

Un altro ricordo è legato ad un racconto che sentivo ogni volta che si parlava di tenore. Nel primo dopoguerra, Carlo era ancora alle prime esperienze quando l’associazione dei reduci organizzò un evento colossale, per quei tempi, per raccogliere fondi per gli invalidi di guerra.

In quella occasione il palcoscenico fu l’acqua del fiume e la platea, la riva.

All’imbrunire Bergonzi apparve, mentre intonava romanze, su di una zattera a forma di cigno trainata dal nostro vecchio rimorchiatore “La Titina” alla cui guida stava mio zio Dante e Balota. L’applauso commosso della sua gente segnò, oltre che una simbolica benedizione, anche l’inizio della sua carriera.

Quello che fino a quel momento era stato solo il figlio del casaro Tugnen, era diventato il tenore Carlo Bergonzi che ama ricordare di essere cittadino di Vidalenzo ed è riconosciuto da tutti come il più grande interprete verdiano di tutti i tempi!

Videlenzoarriviamo!”

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