Colorno, Allodi: “Il resoconto dei miei dieci anni sui banchi dell’opposizione”

A pochi giorni dalle elezioni vorrei anch’io lasciare un breve resoconto sulla mia attività in consiglio che mi ha visto impegnato in due mandati consecutivi sui banchi dell’opposizione.

Dieci anni di presenze praticamente ininterrotte in consiglio e commissioni, centinaia di interventi sia verbali che scritti con interrogazioni, interpellanze e mozioni, senza dimenticare le battaglie sul campo su temi aihmè ancora attualissimi per Colorno, non hanno smorzato la mia volontà ora solo civica di intervenire nel dibattito politico.

In tanti mi hanno chiesto perché non mi ricandidassi per la terza volta.

Credo che dopo tanto impegno politico a Colorno, tra l’altro suggellato anche da un mandato di due anni come consigliere provinciale, ci fosse bisogno di un momento di pausa in cui lasciare il testimone ad altri cittadini che volessero fare questa bellissima ma anche impegnativa esperienza.

ll 26 maggio di cinque anni fa a fronte del risultato delle elezioni amministrative che riconfermarono Michela Canova sindaco di Colorno, qualcuno ebbe a scrivere sul web che in consiglio avrei portato solo aria fritta. Non credo, in questi anni come consigliere, di aver mai affrontato temi importanti come la sicurezza idraulica, le emergenze architettoniche o naturalistiche o la difficile situazione sociale in cui si trova ancora Colorno, ma anche altre questioni forse meno drammatiche, con la leggerezza o superficialità di cui mi si accusava, ma anzi ho sempre agito con tanta determinazione e senza la paura di metterci la faccia.

Credo viceversa che altri abbiano voluto mettersi in mostra magari facendo finta che tutto andasse bene, senza minimamente condividere ne’ con le opposizioni ne’ soprattutto con i cittadini scelte decisive e impattanti per il paese.

Nell’ultimo consiglio comunale di questo mandato amministrativo tenutosi a fine aprile 2019, mostrai all’uditorio un paio di pagine della Gazzetta di Parma datate 1 febbraio 2015, nelle quali il redattore proponeva una inchiesta su Colorno dal titolo: “Una nobile decaduta in cerca di riscatto” e nel sottotitolo ribadiva: “I residenti chiedono un paese più pulito e ordinato ma anche la riscoperta di un senso di comunità che sembra perduto”. E tra i temi purtroppo ancora attualissimi a quasi cinque anni di distanza: sicurezza idraulica, degrado e rifiuti, parcheggi, chiusura ancora del parco nella parte romantica, pochi eventi in una anno, troppi mendicanti e troppo insistenti ecc. Cosa è cambiato dopo quasi cinque anni di mandato Canova? Nulla o quasi. Tutti temi sui quali come consigliere mi sono sempre battuto e che I nuovi amministratori dovranno riprendere in mano dalla vecchia amministrazione.

Ora la posta in palio è grande e come ex consigliere appoggerò convintamente la candidatura di Christian Stocchi a sindaco e il suo progetto politico amministrativo per Colorno dando esternamente la mia disponibilità ed esperienza maturata in questi anni perché il nostro tanto amato ma anche tanto bistrattato paese della bassa ritorni ad essere un centro di servizi e di cultura che in tanti ci invidiano.

Un ultimo appunto mia sia concesso per quanto riguarda la polemica relativa alla candidatura a sindaco dell’attuale assessore ai lavori pubblici Valerio Manfrini.

Confermo che fin dal primo consiglio di insediamento della nuova amministrazione nel 2014 contestai la nomina di Manfrini come assessore esterno ai lavori pubblici per il rischio concreto di conflitto di interessi col suo lavoro e così, con l’appoggio del gruppo civico che mi sosteneva, organizzai anche una petizione con raccolta di firme contro la sala slot machine che si stava costruendo a poche centinaia di metri da un luogo sensibile come la scuola primaria, peraltro con un progetto dello studio nel quale lo stesso assessore era ed è ancora socio.

Evidentemente se è valida la locuzione latina: “errare humanum est, perseverare autem diabolicum” a Colorno qualcuno che si accinge a ripresentarsi alle elezioni senza alcun problema o ripensamento, dovrà farsi qualche domanda sulla legittimità del proprio posto occupato o, in caso di vittoria elettorale, di quello che andrà a occupare.

Agli elettori che si esprimeranno il 26 maggio prossimo l’ardua sentenza…

Filippo Allodi
Consigliere uscente del gruppo: “Il Comune che Vorrei”

lombatti_mar24