A Diari di Bordo si riascoltano le emozioni e la voce di Antonio Veneziani

Sabato 18 maggio presso la libreria Diari di Bordo si è tenuta la presentazione della famosissima opera di Antonio Veneziani ” Brown Sugar” che fu presentata per la prima volta nel 1978.

Lo scrittore, poeta e traduttore di origini piacentine, ma da tutti considerato uno degli autori più importanti della cosiddetta “scuola romana” ha pubblicato la terza edizione di una bella raccolta di poesie che con il passare del tempo e’ cresciuta fino ad arrivare ai giorni nostri.

Così, in un’atmosfera intima e famigliare, come solo Antonello ed Alice sanno creare nella loro graziosa libreria si è svolto uno degli eventi patrocinati dal Comune ed organizzati da Agedo e da Ottavo Colore, previsti nella serie di iniziative organizzate per celebrare la giornata per le vittime dell’omofobia.

Tante le persone accorse per riascoltare le urla di malinconia e di speranza espresse da Veneziani nelle sue liriche. Antonello lo ha presentato ed introdotto leggendo anche le prefazioni e le postfazioni di altri autori. Veneziani ritiene che questa ultima edizione e’ molto diversa da quelle precedenti avendo ben 23 poesie inedite. Dalla prima edizione, quella con la prefazione di Dario Bellezza, l’autore e’ maturato e le sue liriche esprimono con maggiore intensità la sua profondità e il suo mondo interiore. Veneziani ha raccontato che nello sfogliare le pagine di questa sua ultima opera ci si imbatte prima nelle poesie più recenti per poi giungere a quelle scritte quando aveva appena 25 anni.

Tutte le sue poesie sono percorse da un filo conduttore che è quello della profonda insicurezza e della ricerca di qualcosa che ci faccia sperare e ci offra certezze. Nelle sue poesie c’è gioia, dolore, sconforto, attesa, rabbia e rassegnazione. Anche l’autore ha voluto precisare che, anche se i suoi versi contengono una veemenza talvolta sovrumana nel complesso la sua poesia e’ delicata ed offre al lettore un senso di serenità che sovrasta i momenti di tristezza. Ci si augura che la sua opera resti eternamente nella memoria di chi lo segue da sempre e che oltre a deliziare lo spirito desti gli animi dal torpore e dal l’indifferenza a cui la realtà ci sta abituando.

Raffaele Crispo

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