INTERVISTA – Botti: “A Montechiarugolo serve un cambiamento, non la solita minestra riscaldata”

Intervista a Romano Botti, candidato consigliere comunale di Montechiarugolo nella lista “Coinvolgiamo Montechiarugolo” a sostegno del candidato sindaco Vittorio Uccelli.

Perché hai deciso di candidarti consigliere comunale di Montechiarugolo?

Perché è ora di affrontare i problemi e di chiamare le cose con il vero nome. E l’unico modo di affrontare i problemi, di cui ci lamentiamo nei bar, è di metterci in gioco assumendoci le nostre responsabilità.

L’impegno civile fa la differenza sociale. C’è chi enuncia e c’è chi agisce!
Io ho deciso di agire e lo faccio contribuendo con una squadra di persone che si impegnano in prima persona, senza risparmiarsi e senza riserve, senza secondi fini e senza usare la politica per scopi di carriera (ognuno di noi la carriera ce l’ha già, definita e delineata).

Quali sono le vocazioni di Montechiarugolo?

Abbiamo scritto che sogniamo di realizzare un sistema costituito da cinque frazioni, in cui nessuna sia la periferia dell’altra, ma il suo naturale completamento. Nel mezzo una campagna di “struggente bellezza”.

Un luogo in cui crescere i nostri figli e apprendere dai nostri padri, in cui lavorare e svagarsi. In cui non ci saranno angoli bui e degradati, e dove avremo insegnato ai meno disciplinati a non abbandonare rifiuti per strada; ma dove includeremo chiunque scelga la legittimità. Un territorio in cui lo sport sarà socialità ed educazione e dove la scuola sarà un luogo senza orari. Ma anche un territorio in cui fare correre i cani e dove andare in bicicletta da un paese all’altro senza il fastidio delle zanzare. Montechiarugolo non sarà più un monumento in difficoltà, ma un luogo da usare per lavorare e dove ritrovare le nostre radici. Un luogo in cui il Municipio diverrà la Casa di tutti, dove affrontare i problemi a viso aperto ma anche dove poterci ritrovare per passare una serata fra amici.

Ecco, questa è, secondo noi, la vocazione di Montechiarugolo, per troppo tempo tenuta sopita e impigrita da un certo immobilismo.

Cosa ti ha convinto della candidatura di Uccelli?

Ho conosciuto Vittorio Uccelli negli ultimi mesi, quando, dopo un’attenta valutazione (compiuta con tutti i componenti della lista), mi ha proposto di fare parte della sua squadra.

Il modo di Uccelli mi ha colpito perché non ha mai avanzato “promesse elettorali”, non ha mai voluto essere accondiscendente, ma ha sempre proposto un modo di lavorare, un modo di porsi come uomini, al servizio della comunità e delle esigenze del territorio. Basti pensare che siamo partiti dal un “Codice etico” (che potrete trovare sulla nostra pagina fb).

Lo ha fatto selezionando persone competenti, capaci ed entusiaste di partecipare ad un progetto che vuole mettere al centro i cittadini, le loro istanze e gli amministratori come coloro che, per spirito di servizio, mettono a disposizione la loro esperienza per il bene di tutti. Vogliamo, con convinzione, abbattere quella odiosa barriera fra amministrazione e cittadini, e trasformala in un punto di contatto e di coinvolgimento.

Perché ritieni che l’Amministrazione di Montechiarugolo debba, per la prima volta nella sua storia recente, cambiare “colore”?

Ma è semplice e naturale. Il cambiamento produce l’interruzione di quei meccanismi che incancreniscono il sistema. Decenni di amministrazione monocolore hanno portato ad un impigrimento del sistema, a rapporti scontati, di favore e consunti. Decenni di mono amministrazione hanno portato ad avvilire le risorse locali al fine di alimentare sempre le stesse reti di rapporti. E questo porta all’avvilimento dell’iniziativa, all’impigrimento della ricerca del bene comune.

Il cambiamento è necessario se vogliamo che l’alternanza porti alla sollecitazione di nuove idee, al coinvolgimento di rapporti nuovi e virtuosi.
Insomma, lo sappiamo, rivolgerci sempre alla stessa “minestra riscaldata” porta all’avvilimento, al dare per scontato, al declino.

Tutto, nella storia, conferma questa idea. Ogni civiltà, lo possiamo vedere sui libri di storia, senza rinnovamento, si abbandona al declino, è appassita su se stessa! Come del resto sta capitando a Montechiarugolo.

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Nel caso fossi eletto, quale contributo pensi di poter portare?

Il mio contributo sarà, anzitutto, di serietà ed impegno.

Abbiamo una squadra di grande spessore, in cui ognuno di noi occuperà un ruolo di rilievo.

Vittorio Uccelli punta al lavoro di squadra, quindi ogni tema, ogni assessorato sarà composto, non da una persona, ma da una squadra. Quindi ognuno di noi sarà chiamato a contribuire all’interno di un workshop (gruppo di lavoro), un gruppo di confronto, in cui ognuno si confronterà con altri per un sana e proficua competizione che tenderà ad innalzare l’efficienza del nostro lavoro.

Vittorio mi ha convinto fin da subito perché è capace di costruire questo tipo di lavoro in team, dove ognuno è protagonista e responsabile della propria azione ma appartenente ad un gruppo in cui “il tutto è più della somma delle singole parti”.

Se si ragiona in questi termini – alla base della comunità, dei gruppi associativi, della famiglia ecc. – Montechiarugolo sarà più della somma di ognuno di noi! AM

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