Al via “Domenica – Live In Parma”, la seconda edizione

Al via venerdì 31 maggio la seconda edizione di Domenica – Live in Parma, la rassegna di incontri organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma in collaborazione con la Domenica de Il Sole 24 Ore, quest’anno dedicata al rapporto tra Cultura e Impresa, declinato in vari ambiti: dalla letteratura all’arte, dall’industria al design, dalla moda al cinema, dalla musica alla spiritualità fino all’economia.

Alcune firme dell’inserto domenicale de Il Sole 24 Ore incontreranno protagonisti del mondo intellettuale e imprenditoriale italiano dando vita a occasioni concrete di scambio su temi cruciali della nostra contemporaneità, dialoghi inediti all’interno dei quali si incroceranno punti di vista talvolta simili, altre volte differenti ma accomunati da una visione della cultura come forza propulsiva di uno sviluppo sostenibile e sinergico.

Ad aprire la rassegna in piazza Garibaldi, alle ore 17 di venerdì, sarà il noto giornalista e scrittore Furio Colombo che, a partire dal libro “Il tempo di Adriano Olivetti” recentemente uscito per Edizioni di Comunità, converserà con la scrittrice Maria Pace Ottieri raccontando i suoi anni da dirigente all’Olivetti di Ivrea e quelli trascorsi in viaggio nell’America degli anni Sessanta, tra le manifestazioni per i diritti civili, la musica di Bob Dylan e i discorsi di Martin Luther King e di Bob Kennedy. Il modello Olivetti e il nuovo sogno americano si intrecciano e parlano al nostro presente, proponendo un modello di cultura e impresa innovativo e mai applicato pienamente dopo l’esperienza Olivetti. A condurre l’incontro sarà il giornalista Giuseppe Lupo.

Il secondo incontro, in programma alle ore 18.30, vedrà protagoniste tre donne – la stilista Stella Jean, Claudia Segre, fondatrice di “Global Thinking Foundation” e Chiara Burberi, imprenditrice e creatrice della piattaforma “Redooc” – che, intervistate da Lucilla Incorvati, racconteranno come con il proprio lavoro, puntando alla multicultura e andando incontro alle esigenze delle nuove generazioni, stanno rivoluzionando il mondo del fare moda.

Cultura e impresa, arte e mondo del lavoro, musica e finanziamenti sono tutti soggetti tra loro connessi e nel nostro tempo rappresentano le due facce imprescindibili della stessa medaglia: questo il tema al centro dell’appuntamento di venerdì sera, ore 21, che si aprirà con l’intervista di Carla Moreni al Presidente-Sovrintendente dell’Accademia di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro. A seguire il musicista Daniele Ruggeri eseguirà tre brani per flauto solo: “Traccia” di Michele dall’Ongaro, omaggio alla figura di Edgar Varèse, Pièce di Jacques Ibert, scritto per il grande flautista Marcel Moyse, e un virtuosistico Étude Tanguistique dedicato di Astor Piazzolla.

L’edizione 2019 è realizzata con la partnership dell’Università di Parma e l’Istituto per i Valori d’Impresa e grazie al contributo di Gazzetta di Parma e Ocme.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Gli incontri in caso di maltempo si terranno all’Auditorium “Carlo Mattioli” di Palazzo del Governatore.

Di seguito il programma del 1° e 2 giugno.

Sabato 1° giugno

Ore 10.30

Impresa È Cultura

Panel coordinato da Lucilla Incorvati con

Marcello Smarelli, Direttore Artistico Fondazione Ermanno Casoli

Andrea Margaritelli, Presidente Fondazione Guglielmo Giordano

Francesca Velani, Coordinatore progetti Parma 2020 e Vicepresidente Promo PA Fondazione

L’arena post-industriale nella quale competono gli attuali sistemi economici impone una riflessione sui driver dello sviluppo. In tal senso molte economie avanzate stanno riorientando i propri sistemi socio-produttivi verso paradigmi basati sul rapporto fra cultura, creatività, innovazione quale fonte di vantaggio competitivo. In questo processo si collocano le imprese cosiddette creative driven, ossia aziende che indipendentemente dal comparto cui appartengono, vedono la cultura e la creatività come vero e proprio input del processo produttivo, elementi chiave per generare valore nei prodotti e servizi, per stimolare l’ambiente di lavoro migliorando il rapporto benessere – produttività, per costruire un’immagine positiva dell’ecosistema aziendale. Ne parleremo con i testimonial delle fondazioni di Elica e Listone Giordano, nel quadro delle attività che Parma 2020 sta dedicando al tema.

Ore 12

Impresa e cultura, cultura d’impresa

Claudio Rinaldi intervista

la Presidente dell’Unione Parmense degli Industriali Annalisa Sassi e l’imprenditore Paolo Barilla

Ore 16

Mappare il cambiamento. Raccontare Milano, il laboratorio urbano di una nazione, e le sue contraddizioni Armando Torno intervista

lo scrittore e architetto Gianni Biondillo

Ore 17.30

Pensieri su Cinema e Impresa ai tempi di Netflix

Filiberto Molossi intervista

il regista Giuseppe Piccioni

Il cinema al tempo di Netflix: grandi investimenti ma sale sempre più vuote. Quale futuro per il grande schermo? E dove sta andando il cinema italiano? Giuseppe Piccioni, il regista de “Il grande Blek” e “Fuori dal mondo” ne parla con il critico cinematografico Filiberto Molossi.

Ore 19

Con la cultura si mangia…e anche bene!

Angela Vettese intervista

il direttore creativo di Bonotto spa e Fondazione Bonotto Giovanni Bonotto

La relazione tra l’arte contemporanea e l’industria tessile di alta gamma, fiore all’occhiello del Made in Italy, viene rappresentata in modo esemplare dall’azienda Bonotto: da decenni, infatti, la produzione viene contaminata con le intuizioni degli artisti che Bonotto ha collezionato, ospitato, aiutato a diverso titolo in una relazione personale oltre che professionale. Giovanni Bonotto e Angela Vettese partiranno da questa esperienza per allargare il campo a un più vasto novero di riflessioni sui rapporti tra arte e impresa.

Ore 21.30

Bontà: lo sguardo disperato e ironico per raccontare l’editoria

Gianluigi Simonetti intervista

lo scrittore Walter Siti

In collaborazione con Einaudi Editore

Il protagonista del libro è un uomo tanto malvagio quanto infelice, se pure dotato di un carattere sensibile. Il lavoro editoriale è un tipo di impresa che predispone all’infelicità: chi prende sul serio quel lavoro, infatti, è costretto ogni giorno a far scontrare i valori assoluti con le necessità commerciali, dovendo mettere sul mercato ciò che appartiene alla parte più gelosa e segreta della propria anima.

Domenica 2 giugno

Ore 10.30

Il menù della “Domenica”

Il racconto dell’inserto culturale de Il Sole 24 Ore del 2 giugno con Marco Carminati

Ore 12

Per una imprenditorialità responsabile e aperta all’innovazione

Panel coordinato da Università di Parma e Istituto per i Valori d’Impresa www.isvi.org

Saluto introduttivo di Paolo Andrei, Magnifico Rettore Università di Parma e Professor Ordinario di Economia Aziendale

Vittorio Coda, Presidente del Comitato Scientifico dell’Istituto per i Valori d’Impresa (ISVI) e Professore Emerito Università Bocconi

Bruno Lamborghini, Economista industriale, già Dirigente e Amministratore Olivetti e Cofondatore Archivio Storico Olivetti

Iginio Liberali, Presidente LU-VE

Carlo Montalbetti, Direttore Generale COMIECO

C’è modo e modo di fare impresa e di essere imprenditori e manager.

Due sono le caratteristiche fondamentali che fanno la differenza: il senso di responsabilità nei confronti di tutti gli interlocutori e la capacità di intraprendere strade nuove, di innovare per fare crescere la produttività così da generare le risorse per lo sviluppo.

Ore 17

Restituire al territorio e valorizzare le biodiversità – Verso nuove pratiche economiche, sociali e culturali

Panel coordinato da Francesco Prisco con

Enrico Aureli, Amministratore Delegato OCME e Presidente UCIMA

Andrea Chiesi, Membro del CdA del Gruppo Chiesi e Presidente di Associazione Footprint

Anna Maria Fellegara, Preside Facoltà Economia e Giurisprudenza – Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza

Franco Mosconi, Professore Economia Industriale – Università di Parma

Il legame con il territorio come valore base da cui partire per affrontare i mercati globali. Creare una comunità attorno all’impresa significa andare oltre al semplice rapporto di lavoro azienda/dipendente e condividere con tutti i collaboratori e la rete dei fornitori i valori culturali, sociali, etici ed ambientali. Questa condivisione di un modo di essere è destinata a creare una grande squadra coesa che abbia una marcia in più per competere nelle sfide dell’innovazione e della globalizzazione.

Ore 18.30

Rischio d’impresa e “sostenibilità umana”: quale etica dello sviluppo?

Marco Carminati intervista il presidente della Commissione Cultura e Comunicazione Sociale della Conferenza Episcopale Italiana Domenico Pompili

La prospettiva che la crescita economica lasciata al libero mercato avrebbe portato al miglioramento delle condizioni sociali di tutti si è infranta con la crisi del 2008.

Il rischio di impresa diventa sviluppo e progresso quando ‘fa i conti’ con la sostenibilità umana e ambientale.

perlavalbaganza