Diaz (M5S): “L’impianto a biomasse più grande d’Italia a Parma. Pizzarotti applichi il principio di precauzione”

Vi ricordate la foto?

Beh, in ogni caso vi rinfresco la memoria:quella foto fu scattata il 24 maggio, in Piazza Garibaldi a Parma.

Un venerdì mattina, uno di quei venerdì in cui i giovani e tutti coloro che tengono all’ambiente si incontrano per protestare contro i decisori politici che ancora oggi fanno finta di niente quando si parla di cambiamenti climatici, biodiversità compromessa, morti premature per inquinamento, ecc…

Quel giorno, ultimo giorno di campagna elettorale, insieme a Patrizio Bimbi Consigliere 5 Stelle abbiamo deciso di far emergere una situazione che faceva molta fatica ad avere la giusta attenzione da parte dei media locali (Parmadaily escluso, testata che ringrazio), e che era rimasta “sommersa” a tutti i Cittadini. Si trattava di far parlare dell’impianto di biomasse più grande d’Italia, il quale rischia di sorgere a pochi metri dal ben più tristemente conosciuto inceneritore di Parma. Comunicato stampa inviato ai media locali il giorno 21 maggio, con preghiera di diffusione il 22 maggio, Giornata Mondiale della Biodiversità e, come anticipato, soltanto il Parmadaily ha riservato lo spazio adeguato (leggi).

Quel giorno (il 24 maggio), abbiamo distribuito 300 copie cartacee del comunicato stampa che faticava ad emergere, mi sono confrontato personalmente con dei referenti di Fridays For Future, ai quali ho spiegato il senso della mia mossa, e ai quali ho fatto notare che pretendevo una ferma presa di posizione da parte di Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma, noto frequentatore dei palchi del movimento apartitico di Fridays For Future, e con i quali si è aperto un bel dialogo, sincero e senza peli sulla lingua (riguardante anche il Governo e le scelte su ambiente e immigrazione).

Sono tornato a casa felice, perché sicuro di aver smosso un po’ di coscienze, essendomi sostituito alla stampa, e dialogando con i giovani e con i meno giovani, i quali si sono detti molto preoccupati per questa cosa, rimasta “silente” dal 15 marzo (erano passati ben 70 giorni dall’avvio della procedura di VIA in Regione!!!).

Successivamente sono arrivati i più svariati attacchi personali, politici, addirittura sono stato accostato alla mafia, e sollecitato più volte da parte di sedicenti scienziati (progettisti o presunti tali) e dai politicanti locali, di smetterla di dire cazzate, di studiare prima di parlare, di ragionare… Non sono mancate le lamentele fuori provincia, da parte di chi in realtà, avrebbe dovuto proteggere la mia posizione in quanto candidato ufficiale del M5S alle europee.

Io mi sono divertito, perché nonostante tutto, sapevo di aver fatto il mio dovere da cittadino. Inoltre, mi sentivo pieno, perché invece di andare a cercare il voto facile tra gli attivisti del M5S, mi sono andato a sporcare le mani, cercando di far capire cosa significa essere un cittadino informato, un cittadino cosciente, un cittadino che si mette a disposizione per cambiare le cose.

Le urne hanno sancito una amara realtà, quella in cui ho capito che avrei dovuto cercare i voti, anziché continuare a fare Attivismo durante la campagna elettorale… Ma poco importa.

Oggi, a distanza (la giusta distanza) di 18 giorni dal 22 maggio, Giornata Mondiale della Biodiversità, vediamo le testate giornalistiche parlare di questo impianto, addirittura attribuendo la preoccupazione all’amministrazione comunale, anziché ai cittadini!!!!

Poco importa, intanto il primo obiettivo è stato raggiunto, cioè, ora la cosa, e dopo ben 86 giorni è diventata di dominio pubblico, ora siamo tutti stati messi al corrente, nessuno escluso.

Ora mi attendo:

  • Posizione ufficiale da parte del Sindaco Federico Pizzarotti, con un piccolo suggerimento: dal momento in cui la sua amministrazione si dice preoccupata, deve assolutamente applicare il principio di precauzione;
  • Posizione ufficiale da parte delle associazioni ambientaliste locali e nazionali che si trovano sul nostro territorio, con particolare riferimento a quelle che si sono spese tanto per la sacrosanta battaglia contro la pista ciclabile nel greto della Parma (Legambiente in primis);
  • Posizione ufficiale da parte del M5S locale, regionale e nazionale;
  • Posizione ufficiale da parte delle altre forze politiche presenti sul territorio, a partire dai Verdi (che ho visto più volte sui palchi di Fridays For Future – Parma ), della Lega e delle altre forze di minoranza e di maggioranza.

La mia personale posizione è che ogni percorso deve essere valutato da parte di tutte le parti interessate, attraverso un processo di condivisione e partecipazione, con l’unico obiettivo di tutelare la salute e la biodiversità prima di ogni decisione.

Questa è la volta buona per l’amministrazione comunale di Parma per coinvolgerci tutti, nel pieno rispetto della cittadinanza, in piena trasparenza.

In fede,

Matías Díaz

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