Codice rosso, Saponara e Campari: “Un provvedimento storico”

“Grazie al ministro Bongiorno ed all’impegno dei parlamentari della Lega oggi salutiamo finalmente una legge che riporta speranza nelle istituzioni a chi l’ha persa. Il codice rosso che abbiamo oggi approvato in Senato è concepito con la sensibilità di una donna a favore di altre donne, e grida a chiare lettere che la violenza, la sopraffazione, l’arbitrio e l’abuso non hanno alcun diritto di cittadinanza e mai lo potranno avere. Con il codice rosso ci poniamo a fianco, solidali, di quelle migliaia di concittadine che hanno avita stravolta l’esistenza, pagando un prezzo morale e spesso anche fisico insostenibile ed intollerabile.

Con questo provvedimento inaspriamo le pene per i reati di violenza sessuale; introduciamo i delitti di revenge porn e di sfregio del volto, punito con quattordici anni di reclusione. Con l’approvazione del codice rosso, impediamo che si celebrino matrimoni precoci e forzati, che a giovani o bimbe inconsapevoli possa essere scippato il futuro. Tanto c’è ancora da fare, nelle scuole, nelle comunità, nelle stesse nostre famiglie, ne siamo ben consci: la Lega, però, il suo contributo lo ha dato come sempre, a fianco dei cittadini e delle cittadine di questo nostro beneamato Paese”.

Così la senatrice della Lega Maria Gabriella Saponara, membro della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, a commento dell’approvazione del “codice rosso” avvenuta nel pomeriggio a Palazzo Madama.


“Da oggi le donne sono più protette da violenza domestica, revenge porn e altri reati: il Senato ha dato via libera definitivo al ‘Codice Rosso’ che crea una corsia preferenziale per le denunce, punisce severamente chi diffonde video senza consenso, aumenta le pene per stalking, botte in famiglia, reati sessuali e sfregi. E’ una svolta importante: c’è chi parla continuamente di donne, ma bisogna aspettare la Lega perché si facciano atti concreti per la loro sicurezza”, dice Maurizio Campari, senatore parmigiano del Carroccio.

“Le denunce per violenza sessuale, atti persecutori, maltrattamenti, lesioni aggravate commessi in contesti familiari o di convivenza – prosegue Campari – arriveranno velocemente sul tavolo del Pubblico Ministero che dovrà sentire la donna vittima di violenza entro tre giorni. Velocizzare le indagini in certi casi può salvare delle vite”.

“La Sinistra si è astenuta dal voto – conclude Campari – dimostrando ancora una volta che il loro interesse per l’argomento è solo strumentale. L’importante è andare contro al Governo”

SCHEDA
CODICE ROSSO E REVENGE PORN: ECCO COSA CAMBIA

🔺 DENUNCE E INDAGINI – La polizia giudiziaria dovrà comunicare al magistrato le notizie di reato di maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate avvenute in famiglia o tra conviventi. Il Pubblico Ministero dovrà sentire la vittima entro 3 giorni dall’iscrizione della notizia di reato.

🔺 VIOLENZA SESSUALE – Le pene salgono a 6-12 anni (prima erano 5 – 10 anni). La violenza diventa aggravata in caso di atti sessuali con minori di 14 anni a cui è stato promesso o dato denaro o qualsiasi altra utilità.

🔺STALKING – La reclusione sale a 1-6 anni (prima era 6 mesi-5anni).

🔺BOTTE IN FAMIGLIA – Per maltrattamenti contro familiari o conviventi, la reclusione passa a 3-7 anni (era 2-6 anni). La pena è aumentata fino alla metà se il fatto avviene in presenza o ai danni di un minore, di una donna in gravidanza, di un disabile oppure se l’aggressione è armata.

🔺SFREGI – Il codice penale si arricchisce di un articolo sui casi di aggressione a una persona, con lesioni permanenti al viso fino a deformarne l’aspetto. Il responsabile è punito con la reclusione da 8 a 14 anni. Se lo sfregio provoca la morte della vittima, scatta l’ergastolo. E per i condannati sarà più difficile ottenere benefici come il lavoro fuori dal carcere, i permessi premio e le misure alternative.

🔺STOP ALLE NOZZE FORZATE – Punisce chi induce un altro a sposarsi (anche con unione civile) usando violenza, minacce o approfittando di un’inferiorità psico-fisica o per precetti religiosi. La pena è di 1 – 5 anni e sale a 2-6 anni se coinvolge un minorenne con aggravio della metà se danneggia chi non ha compiuto 14 anni al momento del fatto.

🔺STOP AL REVENGE PORN – Chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda foto o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito di una persona senza il suo consenso, rischia 1 -6 anni di carcere e una multa da 5000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o acquisito le immagini, le invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso dell’interessato per danneggiarlo. La pena viene aumentata se l’autore della vendetta è il coniuge (anche separato o divorziato), un ex o se i fatti sono avvenuti con strumenti informatici.

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