Montagna, il taglio dell’Irap è legge: dimezzata per imprese, commercianti e artigiani. Rainieri (Lega): “Andava azzerata”

In Emilia-Romagna il taglio dell’Irap è legge.

Il provvedimento voluto dalla Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha infatti avuto il via libera dell’Assemblea legislativa all’unanimità. Un beneficio per le aziende dei 97 Comuni classificati come totalmente montani, cui si aggiungono quelli di Ponte dell’Olio e Vernasca, nel piacentino, e di Valsamoggia, nel bolognese, limitatamente alla frazione Savigno.

Arriva dunque un aiuto concreto alle aziende, agli esercenti e ai titolari di attività di lavoro autonomo che operano in Appennino, per sostenerle e renderle più competitive in territori dove è più difficile fare impresa. E lo fa attraverso un contributo commisurato all’ammontare dell’imposta Irap inserita nell’ultima dichiarazione 2018 per l’anno di competenza 2017.

La legge che lo consente, firmata dalla Giunta regionale, è stata approvata oggi dall’Aula e prevede il raccordo fra la Regione e l’Agenzia delle Entrate per la sua concreta applicazione. La norma sarà operativa attraverso un bando per il quale la Regione mette a disposizione 36 milioni di euro nel triennio 2019-21, 12 milioni per annualità, fondi già stanziati e inseriti a bilancio.

Il contributo, che sarà concesso in proporzione all’importo 2017, si configura come credito d’imposta, da utilizzarsi per il pagamento delle imposte negli anni 2020-2021-2022.

Sarà concesso in proporzione all’importo Irap dichiarato, per un importo fino a 5mila euro l’anno con un beneficio che potrà arrivare fino ad un massimo di 3mila euro l’anno. Ogni impresa vedrà infatti coperto il 100% dell’imposta Irap 2017 fino a 1.000 euro, a cui si aggiungerà il 50% dell’imposta Irap 2017 per lo scaglione da 1.000 a 5.000 euro.

Un’attenzione particolare viene poi riservata alle nuove aziende, cioè ai soggetti economici nati dopo il 1^ gennaio 20218: potranno ottenere un contributo secco di 1000 euro all’anno, che sarà moltiplicato per 3 annualità e concesso con unico atto, ovvero 3 mila euro in un’unica soluzione a coprire il triennio, periodo in cui l’imposta può risultare così azzerata.

Contributo raddoppiato per start-up innovative e imprese ‘slot free E-R’
Ad essere interessate dalla misura regionale sono circa 12mila imprese.
Il bando si rivolgerà alle imprese che abbiano dichiarato un’imposta Irap 2017 minore o uguale a 5mila euro, oppure che siano state costituite dopo 1^ gennaio 2018. Il contributo sarà raddoppiato in caso di esercizi polifunzionali, start-up innovative o imprese in possesso del marchio “slot free E-R”.
I soggetti beneficiari dovranno continuare a svolgere l’attività nei territori montani regionali per tutto il periodo dell’agevolazione.
Il bando sarà pronto a settembre, quando saranno comunicati i termini per la presentazione delle domande.


LEGGE REGIONALE SOSTEGNO ALLA MONTAGNA. RAINIERI (LEGA): “L’IRAP ANDAVA AZZERATA, TROPPO POCO DIMEZZARLA”

“Certamente un segnale per la montagna ma si poteva fare di più con l’Irap azzerata fino a 5000 euro e non solo dimezzata quando è più alta di 1000 euro”. Questo il commento del Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri, ad esito della votazione nella quale l’aula assembleare regionale ha approvato la legge regionale “Sostegno alle imprese localizzate nelle aree montane”.

“Una delle parti più importanti di questa legge è il contributo per l’Irap che la Regione corrisponderà interamente per tre anni quando tale tassa era stata calcolata al lordo fino a 1000 euro ed invece corrisponderà al 50 % quando tale tassa ammontava a più di 1000 euro fino ad un massimo di 5000 – ha quindi proseguito il Consigliere regionale leghista – Io avevo chiesto con un emendamento un contributo pari al totale ammontare della tassa anche quando era stata calcolata da 1000 a 5000 euro, ma non è stato approvato”.

“Un peccato ulteriore da parte della Giunta regionale guidata da Bonaccini e dalla maggioranza prevalentemente PD che lo sostiene – ha concluso Rainieri – Infatti, si potevano sicuramente investire maggiori risorse, sia considerando il ritardo con cui questa legge di sostegno alle aree montane è arrivata alla fine della legislatura regionale, sia perchè in questi ultimi cinque anni tra privazioni di servizi come, ma non solamente, i punti nascita e ritardi negli interventi di difesa e riparazione del territorio, la montagna ha sofferto tantissimo”.

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