Presentato il volume “Gli organismi religiosi nella trasformazione urbana”

Lo scorso 6 novembre, nella Sala dei Vescovi del Palazzo Vescovile di Parma, alla presenza delle autorità civili e religiose della città, si è svolta la presentazione del volume Gli organismi religiosi nella trasformazione urbana. Analisi e rilievo nella città di Parma.

La presentazione, moderata da don Alfredo Bianchi, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Parma, è stata introdotta dal Vescovo di Parma mons. Enrico Solmi e dal Rettore dell’Ateneo prof. Paolo Andrei ed è stata illustrata dal responsabile scientifico della ricerca, prof. Paolo Giandebiaggi, alla presenza di tutti i coautori.

Il volume, curato da Paolo Giandebiaggi, Chiara Vernizzi, Maria Melley e Donatella Bontempi, tutti docenti o ricercatori del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma, raccoglie, sotto forma di saggi, disegni e analisi storico-iconografiche, gli esiti di uno studio condotto sulla città di Parma attraverso letture interdisciplinari volte a comprendere l’impatto degli organismi conventuali e monastici sulla strutturazione e la trasformazione del tessuto urbano del centro storico della città.

In particolare, il ricorso alla metodologia del rilievo architettonico e urbano degli organismi religiosi si caratterizza per essere strumento e, nel contempo, fine delle diverse tipologie di lettura e analisi svolte, individuando un metodo di studio complementare e integrato all’analisi storica e storico-iconografica, che elegge la conoscenza degli organismi religiosi complessi a strumento fondamentale di comprensione delle trasformazioni avvenute nella città.

Al termine della presentazione sono stati donati alla Diocesi di Parma i rilievi architettonici condotti sui principali organismi religiosi della città, quale esito del lavoro svolto dagli studenti dei corsi di Rilievo dell’Architettura degli anni accademici 2002-03 e seguenti, nell’ambito del corso di laurea in Scienze dell’Architettura dell’Università di Parma.

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