INTERVISTA, la scommessa di Guernelli (M5S): “Il nuovo Ponte di Colorno verrà realizzato. In caso contrario, farò come Mao e attraverserò il Po a nuoto”

Il consigliere comunale del M5S di Colorno: "Obiettivamente è in corso una luna di miele tra Stocchi e il paese... il punto è vedere se il sindaco avrà abbastanza fiato per arrivare al traguardo fra quattro anni e mezzo"

Nella foto da sinistra, on. Davide Zanichelli (M5S) e Simone Guernelli (M5S)

Dopo Mirka Grassi (LEGGI) e Alberto Padovani (LEGGI), ParmaDaily ha intervistato Simone Guernelli, consigliere comunale del M5S di Colorno che affronta a 360° le questioni del Comune.

 

Alla fine del nuovo Ponte sarà finanziata solo la progettazione… ti aspettavi qualcosa di più?

Fosse cosi obiettivamente sarei molto deluso … ma non è questa la realtà. La realizzazione del nuovo ponte di Casalmaggiore è stata inserita, dal precedente Governo, del quale come tutti sanno faceva parte la Lega, nell’aggiornamento di Contratto con Anas. Questo anche perché sarà poi ANAS a diventare proprietario di questa infrastruttura e non più la Provincia. Per questo motivo la polemica della Lega, e in particolare dell’on. Cavandoli, è stucchevole. Il decreto che stanzia 250 milioni di euro, su 5 anni, per la messa in sicurezza dei ponti sull’asse del Po, deve servire proprio a questo, avviare i lavori necessari su decine di ponti sui quali transitano ogni anno milioni di mezzi. Solo per restare nel nostro territorio uno dei principali interventi che questo decreto finanzia è quello sul ponte Verdi a Roccabianca, ora aperto con grosse limitazioni di traffico. Quando questo ponte sarà ripristinato, ci sarà un beneficio considerevole per Colorno, perché diminuirà la pressione sul ponte di Casalmaggiore, in particolare dei mezzi pesanti.

Bloccare, come dice la Cavandoli (LEGGI), questi 250 milioni per finanziare la realizzazione di due ponti (il nostro di Colorno e quello della Becca nel pavese), significherebbe mettere in ginocchio la viabilità tra le due sponde del Po, anche sul nostro territorio.

In sintesi, a poco più due due anni dalla chiusura del ponte, possiamo dire che lo abbiamo riaperto, stanziato i soldi per la progettazione di quello nuovo e avviato l’iter ed il finanziamento per la sua realizzazione. Sono pronto ad accettare una scommessa… sono talmente convinto che il nuovo ponte verrà costruito, se il Movimento continuerà a governare il nostro Paese, che in caso contrario sono disposto a fare come Mao e attraversarlo a nuoto!

A Colorno il M5S è riuscito a eleggere un consigliere comunale. In pochi altri comuni del parmense il M5S è stato in grado di presentare la sua lista. Cosa avete fatto a Colorno in più?

Ogni gruppo territoriale (parlo di gruppi che si riconoscono nel Movimento) hanno la propria storia e fanno il proprio percorso politico. Non esiste una formula che valga per tutti. Nel nostro territorio, quello della bassa est, un gruppo di cittadini, tra cui il sottoscritto, ha lavorato insieme negli ultimi sette anni, prendendo iniziative politiche, anche senza avere rappresentanti in Consiglio comunale, organizzando eventi (primo fra tutti quello a Sorbolo sulle infiltrazioni mafiose) e collaborando con altri comitati cittadini su singoli problemi.

Poi questa primavera ci siamo guardati negli occhi, ci siamo detti perché no, e da li è iniziato il percorso che ha portato a eleggere due consiglieri, uno a Colorno e uno a Sorbolo Mezzani. Diciamo che mi piace pensare che il risultato che abbiamo raggiunto a maggio venga da lontano.

Infine non posso non ricordare la figura di Gianluca Bissi, storico attivista di Colorno, uno di quelli che ci guardò negli occhi e disse: “dai su ragazzi … come ai vecchi tempi mettiamoci in gioco un’altra volta”.  Onestamente lì ho capito che forse ce l’avremmo fatta (a presentare la lista).. Era un attivista che purtroppo è venuto a mancare pochi giorni prima della presentazione della lista… Ciao Gianluca, so che si stai leggendo 😉

In questi primi mesi, qual è stato il contributo del M5S in consiglio comunale?

Beh, siamo il gruppo che ha presentato il maggior numero di atti. Nell’ordine: 2 interpellanze, 9 interrogazioni, 5 mozioni (di cui una ritirata, per essere ripresentata dopo un passaggio con l’ufficio tecnico). Senza entrare nello specifico, che richiederebbe troppo tempo, stiamo approfondendo una serie di problematiche del paese su vari aspetti, dall’ambiente, alla viabilità, alla partecipazione dei cittadini,  alla tutela dei beni culturali presenti a Colorno, senza dimenticare la situazione di alcune partecipate. E molto altro sarà approfondito nel prossimi mesi. Doveroso ricordare che alcuni di questi atti sono stati frutto di un lavoro di squadra con le altre forze di opposizione, con le quali si sono instaurate proficue forme di collaborazione. Ma abbiamo anche riscontrato una buona capacità di ascolto e di dialogo da parte della maggioranza e della giunta.

Per il momento l’atto di cui andiamo più fieri è la mozione presentata dal nostro gruppo, e votata all’unanimità da tutto il consiglio comunale, che da avvio alla pratica per richiedere, alla Presidenza delle Repubblica, il titolo di Città: è un titolo di cui riteniamo Colorno abbia diritto e la nostra speranza è che venga ottenuto durante Parma 2020.

Dopo 70 anni di centrosinistra a maggio gli elettori di Colorno hanno voltato pagina. A distanza di 5 mesi pensi che i colornesi abbiano dei rimpianti?

Rispondo con la stessa sintesi di linguaggio usata dal sindaco Stocchi in risposta all’interrogazione presentata da me e Padovani in relazione alle dichiarazioni di solidarietà espresse dal consigliere Rosa a Casapound e Forza Nuova: NO. Obiettivamente in questo momento è in corso una luna di miele tra Stocchi e il paese… il punto è vedere se il sindaco avrà abbastanza fiato per arrivare al traguardo fra quattro anni e mezzo.

Quali sono i punti di debolezza e (se ne ravvisi) di forza della nuova Amministrazione comunale guidata dal sindaco Christian Stocchi?

E’ chiaro che parliamo al momento di prime impressioni, la giunta è in carica da soli 6 mesi, poco per fare una valutazione a 360°. Quello che al momento ci pare il principale limite è la mancanza di una visone a medio lungo periodo. Non è chiaro come l’attuale amministrazione immagini Colorno fra 10 o 15 anni, nonostante ci siano molto dossier aperti: la piazza, lo sviluppo turistico del paese, la cura dei beni storici, la viabilità e si potrebbe continuare. Su ognuno di questi temi non è chiaro dove si voglia andare a parare. Sembra si vada avanti con interventi di piccolo cabotaggio.
Invece è assolutamente apprezzabile, e non scontata, la capacità di dialogo, di ascolto e di rispetto delle istituzioni che al momento questa Amministrazione ha dimostrato.

Qual è la tua opinione sull’ipotesi di alleanza strategica a tutti i livelli tra PD e M5S? A Colorno potresti essere alleato dell’ex sindaco Canova?

La stagione politica dell’ex sindaco Canova (la quale ha comunque dimostrato capacità amministrative) è terminata, e probabilmente è terminata più il 7 ottobre 2018, in occasione del referendum fallito sulla fusione con Torrile, che non il 26 maggio.
Quanto al PD è in questo momento un partner di governo a livello nazionale e questo governo, ora, ha evitato l’aumento dell’IVA. A livello strategico l’obiettivo è portare avanti una politica dei redditi a favore della famiglie più in difficoltà, bloccando al contempo l’impoverimento della classe media.
Per il M5S eventuali alleanze hanno senso solo se propedeutiche al raggiungimento di obiettivi, nazionali o locali, che si ritengono necessari e impellenti. Non ci interessano accordi per salvare la poltrona.

Andrea Marsiletti

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