Nuova vita per la palazzina ex Poliambulatori che si trasforma in Cittadella dell’accoglienza per cittadini e pazienti

I brutti anatroccoli a volte diventano cigni, succede all’Ospedale Maggiore di Parma dove gli spazi interni della palazzina conosciuta come Poliambulatori sono stati completamente ristrutturati, con un investimento di 600 mila euro sostenuto da Azienda Ospedaliero-Universitaria, per trasformarsi in una cittadella dell’accoglienza al servizio di cittadini e pazienti.

Nei locali rimessi a nuovo hanno infatti trovato casa funzioni sanitarie e sociali nonché sede associazioni di volontariato che già operano all’interno delle strutture ospedaliere come Giocamico, Adisco, Admo, Aido, Ail, La doppia elica, Lilt, Unione Italiana Mutilati della Voce con una presenza, prevista a breve, anche dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili.

Un luogo che rinasce per offrire accoglienza in un riuso degli spazi urbani, questo l’aspetto ribadito dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi al taglio del nastro della palazzina, affiancato dai protagonisti che la animeranno. Con alcuni nuovi arrivi.

Ad un Centro prelievi più moderno e funzionale si aggiungono il Punto unico di dimissioni e il Punto unico di Pre-ricovero, nonché il trasferimento del Servizio cartelle cliniche. Queste le funzionali sanitarie. Per quanto riguarda i servizi più legati al territorio è stato presentato, sempre questa mattina, il nuovo punto di comunità Parma.com, uno sportello gestito da volontari che costituirà un ponte verso gli altri punti di comunità già presenti (7 in città e 2 in provincia) per offrire un supporto e un orientamento alle persone o ai pazienti dimessi con momentanee difficoltà motorie o sociali, non così gravi da richiedere l’attivazione dei servizi sociali. Una scommessa sostenuta da Fondazione Cariparma e dai fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, promossa da una rete di soggetti del terzo settore con Comune di Parma, Azienda Usl, Azienda Ospedaliero-Universitaria e compagini sociali ed economiche.

Ma vediamo nel dettaglio che cosa troverà spazio nel padiglione 23.

Centro prelievi

Rimesso a nuovo negli spazi interni e negli arredi il Centro prelievi post ristrutturazione offre locali più accoglienti e funzionali per gli utenti e per il personale con una sala d’attesa da 100 posti, uno schermo a chiamata vocale per facilitare la presa in carico dell’utente, porte automatiche d’accesso e wi-fi aperto al pubblico in tutta l’area.

Punto Unico di Dimissioni (PUD)

Il Punto Unico di Dimissioni realizza il collegamento tra servizi sanitari e interventi assistenziali, con l’obiettivo di garantire alle persone fragili in dimissione la necessaria continuità delle cure dall’ospedale all’abitazione, in stretto raccordo con il Servizio Sociale Ospedaliero.

Il PUD avrà innanzitutto il compito di gestire le dimissioni ritenute difficili o protette; intercettare precocemente le criticità legate al ritorno a domicilio dei singoli pazienti e della loro rete parentale; favorire un’adeguata analisi della complessità dei problemi presentati dall’utenza, attraverso riunioni d’équipe strutturate; garantire alle persone fragili ricoverate in via di dimissione, la necessaria continuità delle cure dall’ospedale al domicilio attraverso una integrazione tra gli interventi assistenziali e un coordinamento dei diversi settori coinvolti, compreso il volontariato.

Punto Unico di Pre-ricovero (PUAP)

Si tratta di un punto unico d’accesso aziendale per la gestione dell’attività di Prericovero delle prestazioni chirurgiche programmate con particolare attenzione: all’orientamento dei cittadini all’interno del sistema sanitario; a percorsi di appropriatezza clinica ed organizzativa; al rispetto e trasparenza dei tempi di attesa e alla continuità assistenziale.

Servizio sociale ospedaliero

Il Servizio Sociale che opera all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria offre consulenza e orientamento alle persone ricoverate e ai loro familiari, per affrontare difficoltà legate allo stato di malattia, sia durante le fasi di ricovero che di dimissione, in un’ottica di cura che cerca di coinvolgere l’insieme di servizi, rivolti alla persona.

In particolare si occupa di attività di segretariato sociale e consulenza a favore dei pazienti, dei loro familiari e del personale degli altri servizi ospedalieri o territoriali e della valutazione dei bisogni sociali e assistenziali dei pazienti (bambini, adulti, anziani) per la definizione di percorsi personalizzati.

Otto sedi per otto associazioni

Spazi più ampi e dedicati per le associazioni di volontariato che già avevano sede in Ospedale a cominciare da Giocamico che ha tagliato il nastro dei nuovi locali proprio il giorno della sua Festa della Riconoscenza, un’iniziativa nata vent’anni fa per ringraziare i tanti amici, volontari e donatori, che ne sostengono le numerose attività ludico-ricreative proposte ogni giorno ai pazienti dell’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla”. Locali dedicati anche per le associazioni da anni impegnate al fianco dei pazienti del Maggiore con uno sforzo quotidiano di volontari e risorse come Adisco, Ail, Admo, Aido, La doppia elica, Lilt, Unione Mutilati della Voce alle quali si affiancherà una presenza di Anmic.

Parma.com

Un nuovo punto di comunità si aggiunge ai 9 già presenti; 7 in città e due a Sorbolo Mezzani con funzioni di ponte tra i servizi e i cittadini.

I volontari del Parma.com, così verrà chiamato il punto in Ospedale Maggiore, avranno il compito di ascoltare i bisogni delle persone che si rivolgono a loro e dare informazioni utili, orientare verso i servizi presenti sul territorio, e nel caso, attivare gli altri punti di comunità al fine di creare una rete di sostegno per chi vive un momento di fragilità.

Il Parma.com collaborerà inoltre con Assistenza Pubblica nel progetto “Non più soli” per sostenere nel rientro a casa le persone dimesse sole segnalate dal Punto Unico Dimissioni dell’ospedale. I Punti di comunità sono in grado di dare informazioni utili, supportare in alcune pratiche ( compilazione di moduli online, stilare il curriculum vitae ecc.. ) o offrire forme leggere di assistenza come l’accompagnamento a una visita, fare la spesa o la compagnia ad una persona in difficoltà. Organizzano inoltre attività di socializzazione come camminate di gruppo o laboratori creativi.

Il punto di comunità Parma.com è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 12.30 e il mercoledì anche dalle ore 14 alle 17.

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