Il Centro Antiviolenza entra in Davines: la prevenzione parte anche dai luoghi di lavoro

Si è svolto il 18 febbraio scorso il primo degli incontri, previsti nel contratto integrativo aziendale vigente in Davines Spa per il triennio 2019-2021, tra lavoratori e Centro Antiviolenza di Parma.

L’incontro rientra nella volontà, espressa dal contratto, di costruire percorsi di contrasto alla violenza di genere all’interno del luogo di lavoro, attraverso momenti di confronto costruttivo e concreto con chi di questi fenomeni si occupa quotidianamente. A tale proposito l’azienda si è resa a disponibile a collaborare con le rappresentanze sindacali per fornire gli spazi, le agibilità e il supporto necessario affinché tali iniziative possano essere anche per il futuro partecipate dal maggior numero di lavoratrici e lavoratori.

“Siamo molto felici – ha dichiarato Stefania Bollati, della dirigenza Davines, in apertura di incontro – di essere pionieri, come azienda del territorio, in questa esperienza di consapevolezza e condivisione di una realtà, quella del Centro Antiviolenza, ancora troppo sconosciuta, se non per quelle persone che per le loro dolorose vicende l’hanno incontrato. L’associazione svolge un fondamentale ruolo di tutela verso le donne, e siamo orgogliosi di potere fare da amplificatori di questo messaggio anche in un’ottica di informazione e prevenzione. A tale proposito, auspichiamo di vedere ai quattro incontri programmati una massiccia presenza di uomini”.

“L’accordo con Davines rappresenta – ha spiegato Tommaso Poletti, della segreteria FILCTEM CGIL Parma – un punto di partenza molto importante, di cui si deve dare atto alla società e che auspichiamo possa avere seguito anche in altre realtà”. “Ringrazio l’azienda – ha rincarato Lisa Gattini, segretaria generale CGIL Parma – per aver voluto ospitare questo evento non usuale. Era infatti uno degli obiettivi che le organizzazioini sindacali si erano poste da tempo: portare nei luoghi di lavoro una riflessione seria e concreta per contrastare molestie e violenze, in particolare verso le donne, che sono le più colpite. Esistono infatti ancora molte resistenze e tabù a trattare questi argomenti, nonostante accordi confederali in materia che noi vorremmo fossero recepiti in tutte le aziende”. Dello stesso avviso Maritria Coi, segretaria generale della FILCTEM CGIL Emilia Romagna , che con il suo intervento all’incontro di Parma ha voluto sottolineare l’importanza di questa conquista contrattuale.

La parola è andata poi a Samuela Frigeri e Arianna Gatti del Centro Antiviolenza di Parma, che hanno catturato l’attenzione dei lavoratori Davines, suddivisi in misura pressochè paritaria tra donne e uomini, illustrando l’attività svolta dall’associazione e dalla struttura, approfondendone la storia, che affonda le sue origini nei movimenti delle donne, le metodologie di presa in carico, i dati di accesso e i relativi effetti delle violenze anche dal punto di vista socio-sanitario, sociale e lavorativo.
Grande entusiasmo per l’interesse manifestato dal pubblico e per l’opportunità di raccontare l’importante e delicata attività del Centro, che tornerà in azienda con altri incontri che verranno calendarizzati nelle prossime settimane.

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