I tre desideri

30/08/2010
h.14.30

La rubrica di ParmaDaily “C’eros una volta Lulù…”.
Il racconto erotico scritto da Sbriciolina… laureata presso l’università di Parma.

In dormiveglia adamo era stato bendato da un arabico cuscino dotato di ghirigori.
Si strofinava contro Ludovica, come aladino con la sua dorata lampada stretta in pugno, quindi esprimeva cortesemente il primo delle tre volontà: uno scambio ricambiato di baci, di quelli con gli orientali occhietti chiusi, dolci, piccoli, a stampo, baci così detti “alla jasmine”. Ordine copiosamente esaudito!
Sul tiepido tappeto persiano, blu zaffiro, da mille e una notte, Adamo era sdraiato sul dorso e le fusiformi gambe erano appoggiate alla parete fuxia su base verde acerbo, tendine d’achille magrissimo a mò di spillo, piedini scalzi, ginocchia a 90 gradi, come se fosse seduto sul suo trono. Ludovica era reclinata a cavalcioni sull’addome del pascià e come un budino ondulava sul suo bronzeo vassoio.
Al di sopra, vicino alla plafoniera, le stelle adesive fosforescenti a mò di costellazione dell’orsa minore. Le tintinnava con cupidigia quel capezzolino dalla consistenza di un acino d’uva, le solleticava l’interno coscia con un leggero gioco di dita, come se scrivesse perpetuamente l’emotivo alfabeto… So much was happening in those moments. Dopo tanti accarezzamenti, finalmente il sorriso di Ludovica luccicava!
Infine si lasciavano andare tra le braccia di Morfeo.
Gli ultimi due desideri consistevano nel dover difendere la propria autostima (self protective display) e il voler evitare di ferire la sensibilità altrui (pro social display).
A quando la realizzazione? Fin quando uno c’era, poteva recuperare qualsiasi rapporto, ma ormai era troppo tardi! Quindi Aladin pur sapendo che non avrebbe mai potuto sposare Jasmine non essendo principe, espresse il secondo e terzo desiderio in un “Genio, da questo momento sei libero”!

                                                                                                    Sbriciolina

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