Apre al parco Bizzozero il primo “giardino condiviso”

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29/09/2010
h.18.30

Un giardino a misura di quartiere. Uno spazio verde messo a disposizione dall’Amministrazione comunale e gestito direttamente dai cittadini che avranno l’opportunità – soprattutto coloro che non possiedono un’area verde privata – di praticare giardinaggio, piantare fiori e coltivare ortaggi o più semplicemente sperimentare un nuovo modo di stare a contatto con la natura in città.
Aprono i battenti nella nostra città i “giardini condivisi”. Nel mondo sono una realtà affermata già da decenni, in Italia stanno prendendo piede in questi anni. Parma è una delle prime città italiane a sperimentare il “community garden”, vale a dire gli spazi verdi gestiti dai cittadini.
A ospitare per primo questa formula innovativa di “socializzazione” del verde è il quartiere Cittadella, dove all’interno del parco Bizzozero prende vita, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, il primo “giardino condiviso” della città.
Con una superficie di circa 2.500 metri quadrati, il primo community garden si chiamerà “Il Giardino dell’agronomo” – così come la neonata associazione di cittadini che lo gestirà – in omaggio al noto agronomo Antonio Bizzozero.
Il primo “giardino condiviso” di Parma è stato inaugurato oggi grazie alla collaborazione di Bnl-Gruppo Bnp Paribas. L’iniziativa s’inserisce nel progetto “Metti in conto un nuovo albero” – portato avanti dalla banca su tutto il territorio nazionale – che prevede la donazione di un albero per ogni conto corrente aperto nei primi mesi d’attività delle nuove agenzie.
“Il Giardino dell’agronomo” è destinato a diventare un vero e proprio parco collettivo, con piccoli fazzoletti di terra assegnati ai residenti del quartiere. Uno spazio dove gli studenti delle scuole del quartiere potranno seguire lezioni di educazione ambientale sul campo. Almeno due volte a settimana il giardino ospiterà poi iniziative aperte a tutti.
Si tratta di un progetto pilota – ideato dalla responsabile del Verde pubblico Angela Zaffignani – per valutare l’apprezzamento dell’esperienza sul territorio al fine di estenderla in altre zone della città.
Soddisfazione per l’apertura del primo “giardino condiviso” è stata espressa dall’Assessore all’Ambiente Cristina Sassi: “Si tratta di un’iniziativa che nasce da numerose richieste raccolte in questi anni e dalla volontà del Comune di Parma di porsi in Italia all’avanguardia anche nella cura e nella gestione innovativa del verde pubblico.
L’obiettivo è coinvolgere sempre più cittadini. Di dare loro l’opportunità di curare un angolo di verde, sperimentare la pratica del giardinaggio, liberando la propria creatività o più semplicemente di dedicarsi una sana attività hobbistica insieme ai vicini di casa. Un ringraziamento va a Bnl-Gruppo Bnp Paribas che ci ha donato le prime piante di questo giardino. Il nostro auspicio è quello di trovare altri partner disposti ad affiancarci nel diffondere questa nuova e collettiva gestione del verde”.
“L’iniziativa del Comune di Parma – dichiarano Fernando Morelli, direttore territoriale Retail Bnl Nord Est e Angelo Tel, direttore area Emilia Ovest Bnl – ben si coniuga con l’impegno della banca nella responsabilità sociale, nel consolidare e diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile. Proprio a questo proposito, a Parma, come nel resto d’Italia, Bnl sta realizzando il progetto ‘Metti in conto un nuovo albero’ per creare aree verdi, arricchire o riqualificare quelle già esistenti e concorrere con i comuni ad abbattere le emissioni di gas a effetto serra”.
Come funziona un giardino condiviso. E’ un giardino contestualizzato nel quartiere, realizzato in uno spazio predisposto e reso disponibile dall’assessorato Ambiente e Verde Pubblico del Comune di Parma. Il giardino condiviso propone attività collettive di giardinaggio e orticoltura-frutticoltura, al fine di promuovere l’educazione e la formazione di adulti e bambini, il rispetto per l’ambiente, la creazione e il consolidamento di legami sociali.
Il giardino è dato in gestione, tramite una convenzione, a un’associazione per la durata di un anno, rinnovabile fino a sei anni. La partecipazione degli abitanti della zona alla vita del giardino (lavori di impianto e di cura, feste, pranzi di quartiere, esposizioni…) è parte integrante del progetto.
L’associazione titolare della gestione è tenuta, tra l’altro, a mantenere il giardino in buono stato, a togliere i detriti e i rifiuti, a tenere puliti e in buono stato di manutenzione i viottoli e i fossetti di scolo.
E’ obbligatorio privilegiare una gestione ecologica del sito (sviluppare la raccolta differenziata e il recupero dell’acqua piovana, piantare essenze adatte al suolo e al clima). Il giardino condiviso dovrà essere coltivato biologicamente ed è vietato l’uso di concimi chimici e prodotti inquinanti che possono arrecare danno all’ambiente.

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