Canti anarchici: “La rabbia esplose”

Le altre notizie pubblicate oggi
(non più in homepage)
___
23/03/2012
h.19.00

Canzoni di Lotta, la rubrica di ParmaDaily gestita dal Direttore Andrea Marsiletti in collaborazione con alcuni compagni di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani di Parma.

Canti Anarchici: “La Rabbia Esplose a Reggio Calabria”

Reggio la rabbia esplode, la miccia brucia già, ma chi l’accesa sono gli stessi che vendon fame qua. Il capoluogo serve alla DC e ai mafiosi per ottenere ancor più potere di quello che hanno già.Il sindaco Battaglia serve da copertura dietro agli agrari, i proprietari e tutta la mafia nera. Non costa far promesse alla povera gente, che cosa importa se alla fine si fan scannar per niente? Le barricate a Sbarre, la gente spara già, spara miseria, spara la fame ma non sa contro chi. Fascisti con le bombe, mafiosi col potere, i proletari solo le braccia hanno da far valere. Fascisti quelle bombe vi scoppieranno in mano, i comunisti alla violenza hanno risposto no. Reggio la rabbia esplode, la gente adesso sa contro chi deve usare la rabbia fascismo non passerà.

Andrea Marsiletti

Altre canzoni di lotta pubblicate:
Cuba, che bella è Cuba!
Zapata non è morto (Casa del Vento)
Pagherete caro, pagherete tutto
Bella ciao, cantata dal Coro dell’Armata Rossa
La lotta dell’Ira in Irlanda
Unità di produzione (CSI)
Il sole rosso
A las barricadas
L’Oriente è rosso
Bella ciao (Modena City Ramblers)
Guardali negli occhi (CSI)
Robespierre (Offlaga Disco Pax)
Venceremos (Sergio Ortega)
Figli della stessa rabbia (Banda Bassotti)

L’inno di Lotta Continua (Pino Masi)
Chi non vuol chinar la testa
Auschwitz (Francesco Guccini)
Bella ciao (mondine)
Siamo i ribelli della montagna
Contessa
Con la guerriglia
Fischia il vento
Bandiera rossa punk (Angelic Upstars)
El pueblo unido jamas serà vencido (Quilapayun)
Volunteers (Jefferson Airplane)
L’Internazionale (coro Armata Rossa)
Rigurgito antifascista
La locomotiva
Procurade e moderare
Crisi di Valori
Spara Jurij
Per i morti di Reggio Emilia
Stato e padroni
Inno dei lavoratori
Mio caro padrone domani ti sparo
Amore mio non piangere
Se otto ore vi sembran poche

perlavalbaganza