“Scuola, sanità e acqua sono di tutti. Non svendiamoli”

29/11/2012
h.17.50

Il grande merito di Pierluigi Bersani, in queste primarie, è quello di aver marcato un confine chiaro: i beni comuni e i servizi pubblici non sono alla mercé dei mercati e non possono più reggere tagli. Perché? Perché da essi dipende non solo la qualità della vita ma, in molti casi, anche la vita stessa di milioni di cittadini.
Le dichiarazioni tecniche di Monti sulla sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale hanno messo bene in evidenza che l’Italia ha bisogno di un governo politico che chiuda la stagione dei tagli orizzontali e delle mannaie ingiustificate, specie per i territori e le realtà che hanno tenuto un comportamento virtuoso.
Il governo che Pierluigi Bersani ha garantito agli italiani parla di Sanità con accesso universale, di Università pubblica lontana anni luce dall’idea che famiglie e studenti debbano indebitarsi per finanziare gli studi e le rette.
Soprattutto in materia di servizi pubblici, abbiamo vissuto un periodo in cui le privatizzazioni sembravano la soluzione, arrivando poi a scoprire che troppo spesso il bene pubblico è stato svenduto e i servizi a favore del cittadino non sono cambiati se non nell’esborso economico per accedervi.
Noi Sindaci abbiamo imparato a nostre spese che un messaggio di questo tipo rischia di arrivare in pochi anni a garantire la qualità e l’erogazione di alcuni servizi solo a chi se li potrà permettere.
Crediamo – e daremo battaglia per questo, insieme a Bersani – che si debba garantire parità di accesso ai servizi e la fruizione dei beni comuni. Parliamo di servizi fondamentali come l’istruzione e soprattutto la salute. Privatizzare il sistema sanitario rischia di tradursi in una ricetta americana che il presidente Obama per primo, con la sua riforma sanitaria, ha cominciato a modificare.
Lo scorso anno, poi, tanti cittadini e amministratori si sono impegnati per conseguire la splendida vittoria referendaria per affermare che l’acqua è il bene comune più prezioso. Dobbiamo, insieme, meritare questo risultato e riaffermarlo ogni giorno: gestire il patrimonio pubblico – a cominciare dalle reti idriche – richiede rigore e serietà.

Massimiliano Grassi – sindaco di Fontevivo (nella foto)
Diego Rossi – sindaco di Borgo Val di Taro
Michela Canova – sindaco di Colorno
Giovanna Gambazza – sindaco di Busseto
Domenico Altieri – sindaco di Fontanellato
Cristina Merusi – sindaco di Sala Baganza
Stefano Bovis – sindaco di Langhirano

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