“Scossa di terremoto a Ugozzolo”

01/04/2013
h.15.30

Una lieve scossa di terremoto è stata rilevata nelle primo ore del mattino a nord di Parma.
Il movimento tellurico, di lieve entità, ha interessato in particolare il cantiere dell’inceneritore di Parma, ormai in via di ultimazione.
La scossa è stata sentita distintamente dagli addetti alla sorveglianza del cantiere, che hanno subito allertato le forze dell’ordine.
Forse a causa della notevole massa del Paip, alcune piccole fenditure si sono create attorno ai basamenti, con fuoriuscita di materiale dalle profondità del terreno.
Le forze dell’ordine, intervenute prontamente, hanno subito richiesto l’intervento della Sovrintendenza: davanti ai loro occhi infatti una specie di magma denso e rarefatto con in rilievo sagome indistinte.
Ora gli esperti sono al lavoro e le prime indiscrezioni confermano la particolarità del ritrovamento.
A Parma è di scena il mesozoico.
Si sa da tempo che la pianura padana deve le sue particolari origini al ritiro del mare, che copriva tutto il tavoliere sino ai limiti alpini e appenninici.
Gli affioramenti del periodo permo-mesozoico provengono da una frattura della copertura vulcanica, che fa riferimento all’arco Emiliano (Mirandola).
Il deposito superficiale ha fatto emergere anche la presenza di fossili marini, già rinvenuto ad esempio nel piacentino, in Val Trebbia, un’altra testimonianza dell’origine lagunare della pianura padana, seguita al distacco tra le placche europea e africana.
Dai primi rilievi il materiale somiglia a quello ritrovato in Val Staffora (Oltrepò Pavese), con la presenza di microfossili, in particolare molluschi bivalva, ricci di mare, antenati dei pesci veri e propri.
Chissà che a fianco dell’impianto non nasca anche un’esposizione dei fossili rinvenuti.
Un polo scientifico a tutti gli effetti.
E’ comunque confermato che il sommovimento non abbia creato alcun problema di stabilità al Paip.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma

perlavalbaganza