Canto a Camilo Cienfuegos

25/06/2015

Canzoni di Lotta, la rubrica di ParmaDaily gestita dal Direttore Andrea Marsiletti in collaborazione con alcuni compagni di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani di Parma.

Carlos Puebla è un cantautore cubano. Iniziò scrivendo canzoni d’amore. Dall’inizio degli anni cinquanta, Puebla cantava le difficili condizioni di vita del suo popolo e sfidava la dittatura di Batista.
La Rivoluzione gli ispirò nuove canzoni, come Y en eso llegó Fidel, La Reforma Agraria, Duro con él, Ya ganamos la pelea e Son de la alfabetización.
La sua canzone più famosa, “Hasta Siempre” dedicata a Che Guevara, è stata reinterpretata e tradotta da dozzine di artisti in tutto il mondo.
Ma ha cantato le gesta anche di un altro eroe della Rivoluzione Cubana, Camilo Cienfuegos, con il brano “Canto a Camilo”.
Cienfuegos nacque a L’Avana il 6 febbraio del 1932. Nel 1956, dopo un soggiorno clandestino negli Stati Uniti dove si era recato in cerca di lavoro, giunse in Messico per unirsi a Fidel Castro e ai “rebeldes”. Nel novembre dello stesso anno in compagnia degli altri 81 “barbudos” salpò alla volta di Cuba a bordo del battello Granma. Diventò in breve uno dei massimi comandanti militari della rivoluzione cubana e fu l’artefice, insieme a Ernesto Guevara, della strategia che portò le colonne castriste a entrare a L’Avana, il primo gennaio 1959, dopo la fuga del corrotto dittatore Fulgencio Batista.
Dopo l’instaurazione del governo castrista Cienfuegos assume il comando di tutte le forze armate cubane meritandosi l’appellativo di “signore dell’avanguardia”, coniato dall’amico Guevara; in breve tempo ricevette vari incarichi politici e divenne uno dei personaggi più popolari di Cuba, arrivando ad essere comparato quasi col leader della rivoluzione Fidel Castro, per via della sua semplicità, della sua umiltà e del suo sorriso.
Pochi mesi dopo il trionfo della rivoluzione cubana, Camilo Cienfuegos fu inviato da Fidel Castro a Camagüey per arrestare il rivoluzionario Huber Matos, che si opponeva alla svolta marxista di Fidel. Cienfuegos non fece però mai ritorno dalla missione. A causa di un improvviso uragano il suo piccolo aereo, un Cessna scomparve nell’Oceano Atlantico durante il ritorno a L’Avana da Camagüey. La versione ufficiale indica che morì il 28 ottobre del 1959.
Camilo Cienfuegos, a causa della sua prematura scomparsa, è da sempre uno dei leader della rivoluzione maggiormente ricordato e profondamente amato dalla popolazione cubana. Il 28 ottobre di ogni anno i cubani gettano in mare un fiore alla sua memoria. In tutti i 170 municipi cubani vi sono caserme, scuole e musei che lo ricordano. La sua vicenda storica e le sue azioni rivoluzionarie a fianco del popolo di Cuba vengono insegnate in tutti gli istituti scolastici dell’Isola caraibica.

Andrea Marsiletti

Canto a Camilo
Autore: C. Puebla.
Anno 1960

Ti canto perché non è vero che tu sei morto, Camilo;/ ti canto perché sei vivo e perchè sei morto; perché sei vivo nell’anima del popolo che tu amavi,/ nel sorriso dei bambini e nel verde delle palme.
Ti canto perché sei vivo, Camilo,/ e non perché sei morto.
Perché sei vivo, giustiziere, nel ferro duro e astuto/ del machete contadino e del fucile dell’operaio,/ perché la tua presenza vive nel popolo che ti ascolta,/ perché sei vivo nella lotta, vivo nell’indipendenza.
Ti canto perché sei vivo, Camilo,/ e non perché sei morto.
Perché sei vivo, soldato per la patria sempre all’erta,/ perché sei vivo nella scuola, nella terra e nell’aratro,/ vivo è il tuo viso dolce nella stella solitaria,/ vivo nella riforma agraria e nel sogno di Fidel.

Altre canzoni di lotta pubblicate:
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Inno della Corea del Nord
L’inno della parata militare Urss
Inno della Repubblica socialista di Jugoslavia
Inno di liberazione vietnamita
Ringraziamento al compagno Stalin
Rosso a levante e ponente
Nella terra dei padroni
Stalingrado
Noi vogliam Dio in camicia rossa
Mano alla bomba
La Zamba del Che
Non è finita a Piazza Loreto (Fabio Amodei)
Ole ole olé, con De Gasperi non se magna
Canti anarchici: “La rabbia esplose”
Cuba, che bella è Cuba!
Zapata non è morto (Casa del Vento)
Pagherete caro, pagherete tutto
Bella ciao, cantata dal Coro dell’Armata Rossa
La lotta dell’Ira in Irlanda
Unità di produzione (CSI)
Il sole rosso
A las barricadas
L’Oriente è rosso
Bella ciao (Modena City Ramblers)
Guardali negli occhi (CSI)
Robespierre (Offlaga Disco Pax)
Venceremos (Sergio Ortega)
Figli della stessa rabbia (Banda Bassotti)

L’inno di Lotta Continua (Pino Masi)
Chi non vuol chinar la testa
Auschwitz (Francesco Guccini)
Bella ciao (mondine)
Siamo i ribelli della montagna
Contessa
Con la guerriglia
Fischia il vento
Bandiera rossa punk (Angelic Upstars)
El pueblo unido jamas serà vencido (Quilapayun)
Volunteers (Jefferson Airplane)
L’Internazionale (coro Armata Rossa)
Rigurgito antifascista
La locomotiva
Procurade e moderare
Crisi di Valori
Spara Jurij
Per i morti di Reggio Emilia
Stato e padroni
Inno dei lavoratori
Mio caro padrone domani ti sparo
Amore mio non piangere
Se otto ore vi sembran poche

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