
Sala stracolma di cittadini anche ieri per l’ assemblea pubblica indetta dal comitato Golese SiCura, con un intervento a sorpresa del Prefetto contestato dai cittadini.
“Il Prefetto, accompagnato dai rappresentati delle associazioni che vorrebbero gestire il centro e da qualche esponente della Chiesa, ha voluto parlare all’assemblea ed è stato duramente contestato dalla cittadinanza che da mesi si batte per fare in modo che questo centro non apra” è quanto afferma Davide Portaro, presidente del comitato Golese SiCura, che aggiunge: “Si è dovuto scontrare con la realtà di chi vive quotidianamente il quartiere e che trova assurdo che non ci siano soldi per la messa in sicurezza del quartiere, per rifare le strade, per l’illuminazione pubblica, per contrastare i furti in casa o per il mantenimento del verde pubblico, quando invece sono stati trovati per mettere a norma una struttura purché accogliesse dei clandestini nonostante la stessa fosse già stata negata a diverse associazioni che ne avevano fatto richiesta e che ne avrebbero fatto un polo d’aggregazione del quartiere.”
“L’ appello che i cittadini hanno fatto al Prefetto ieri – conclude Manuel dall’Aglio, altro portavoce del comitato – è quello che il il centro d’accoglienza non apra, un appello contornato dalle oltre mille firme che gli sono state consegnate. Noi dal canto nostro promettiamo che andremo avanti a manifestare finché non avremo la garanzia che questa struttura non aprirà, quella struttura era e deve tornare ai cittadini di Baganzola.”
Comitato Golese SiCura