Aung San Suu Kyi in città: “Grazie Parma”

SMA MODENA

31/10/2013

E’ giunta ieri nella nostra città Aung San Suu Kyi.
E’ stata accolta dal sindaco Federico Pizzarotti, dal Prefetto Luigi Viana, dalla senatrice Albertina Soliani, dal presidente dell’Associazione “Amici della Birmania” Giuseppe Malpeli e dall’ex Consigliere Comunale Marco Ablondi che propose la cittadinanza onoraria.
La città di Parma ha idealmente abbracciato la sua “concittadina” Aung San Suu Kyi, la leader politica birmana Premio Nobel per la Pace, cittadina onoraria di Parma dal 2007.
Il primo appuntamento pubblico è stato alle ore 9,30 in Municipio, dove la ”Signora” (così viene chiamata) ha incontrato i consiglieri comunali e i membri della Giunta Municipale di oggi, insieme a quelli dell’anno 2007, che le conferirono il riconoscimento.
Nella sala consiliare, Aung San Suu Kyi ha firmato il libro d’onore e ricevuto come dono simbolico il Sigillo di Parma dalle mani del sindaco Federico Pizzarotti e il certificato di nascita originale di Giuseppe Verdi (Aung è una grande appassionata di opere verdiane), che le è stato consegnato dal sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza.

I saluti delle autorità
“E’ una bellissima giornata per Parma – ha affermato il sindaco Federico Pizzarotti nel suo breve indirizzo di saluto – per il fatto di averla qui, e perché tutti noi potremo oggi prendere ispirazione dalle sue parole. Sarà un piacere farle vivere stasera l’emozione dell’ultima rappresentazione del Festival Verdi. E l’incontro con i nostri ragazzi è il modo migliore per farle sentire l’affetto e il calore della città. Le vicende di questa signora gentile e determinata che ha resistito ad ogni forma di oppressione – ha detto ancora Pizzarotti – ci ricordano che la democrazia è un bene da preservare e che l’impegno civile quotidiano di ciascuno di noi è quello che può far cambiare in meglio il Paese”.
Il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli ha ricordato il valore delle battaglie condotte da Aung San Suu Kyi per i diritti umani nel suo paese ma anche per la libertà di tutti i popoli: “La sua battaglia per la libertà, la giustizia e la solidarietà – ha affermato Bernazzoli – è anche la nostra battaglia, e il suo impegno dà speranza ai giovani per un futuro migliore”.
E’ poi stata chiamata sul palco la senatrice Albertina Soliani, che abbracciando la sua “vecchia amica” ha affermato: “Questo giorno rimarrà nella storia di Parma. Qui sei a casa, sei come in famiglia, e la tua vita dà coraggio ala nostra vita. La Soliani ha quindi ringraziato calorosamente Giuseppe Malpeli, presidente dell’associazione Amici della Birmania: “Senza di te oggi non saremmo qui – è grazie a tutto quello che hai fatto in Birmania se oggi la “Signora” è con noi”. E rivolgendosi all’ospite ha concluso: “Ti accompagni la marcia trionfale dell’Aida con la quale ti abbiamo accolto stamattina, nel cammino verso il 2015 quando tu e il tuo partito raccoglierete la grande sfida del cambiamento per la Birmania”.

Alle ore 10,30 l’appuntamento pubblico è stato in gran parte riservato agli studenti, come espressamente voluto dalla stessa paladina dei diritti umani e della libertà dei popoli, che incontrerà 600 ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori di Parma all’Auditorium Paganini, alla presenza delle autorità, della stampa e dell’Associazione Amici della Birmania.
Sul palco del Paganini sono saliti, insieme ad Aung San Suu Kyi, il Sindaco Federico Pizzarotti e il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli.

L’intervento di Aung San Suu Kyi
Dopo la lettura di un suo breve testo sulla democrazia ad opera di due studenti (“Libertà è il diritto del contadino di seminare ciò che vuole, libertà è diritto dello studente di sedersi al bar del campus e parlare di ciò che gli pare, senza doversi chiedersi se i servizi segreti sono in ascolto”), Aung San Suu Kyi ha preso la parola per rispondere alle domande di altri due studenti sulla situazione e sulle prospettive del suo Paese.
“Sono andata a Oxford a 19 anni – ha detto rispondendo alle domande dei ragazzi – e lì ho scoperto cos’era la libertà. In Birmania ho vinto due volte le elezioni a distanza di vent’anni, ma non ho mai potuto governare, la prima volta perché è arrivato il regime militare, la seconda perché abbiamo conquistato 44 seggi su 45, ma erano solo elezioni suppletive. Ora guardiamo al 2015. Se vinceremo manterremo la parola data e non deluderemo le aspettative, e soprattutto ripristineremo la democrazia assente in Birmania da cinquant’anni. Il potere – ha aggiunto – deve essere condiviso, altrimenti può diventare pericoloso”.
Quindi ha parlato ai presenti, ma si è rivolta soprattutto ai giovani: “Sono commossa per la musica che mi ha accolto e che mi ricorderà sempre Parma e sono commossa dalla vostra accoglienza. Prima di voi ho conosciuto Albertina (Soliani) e Giuseppe (Malpeli), veri amici che mi hanno accompagnato nei momenti difficili, e grazie a loro scopro questa bella città.. I giovani e la musica, che è un valore universale, un’emozione che ci unisce, sono due potenti leve per un futuro migliore”. E poi ha parlato della voglia di vendetta che non deve mai prevalere, dei desideri di pace e libertà che accomunano i giovani italiani a quelli birmani, ha ricordato che “l’importante è avere un tetto sulla testa e la speranza nel futuro” e che il benessere materiale non deve prevalere sui sentimenti di giustizia e solidarietà. “Il fatto di esercitare dei diritti – ha affermato – comporta anche responsabilità: ognuno di noi può fare qualcosa per cambiare, per rendere la società migliore, e voi giovani avete davanti tanto tempo per farlo. Non guardate troppo avanti, pensate a ciò che potete fare nel presente per rendere il mondo migliore, e non lasciate cadere nessuna opportunità. Ogni generazione – ha concluso Aung San Suu Kyi – lascia il posto a quella successiva e le dà forza: facciamo in modo che la prossima sia migliore di questa”.
L’incontro al Paganini si è concluso con un finale ancora più avvolgente saluto in musica all’Orchidea d’acciaio” cittadina di Parma.

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LA LETTERA DI BENVENUTO DI PIZZAROTTI: “La visita di Aung San Suu Kyi è un dono prezioso”
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30/10/2013
h.17.50

Il gruppo consiliare del Partito Democratico dà il benvenuto ad Aung San Suu Kyi, cittadina onoraria di Parma, premio Nobel per la Pace, leader del cambiamento democratico della Birmania. “Usate la vostra libertà per promuovere la nostra”, aveva detto in suo discorso.
E’ qui il senso di un legame che ora si rafforza grazie a questa storica visita. La sua cittadinanza onoraria diventa l’impegno per noi ad utilizzare nel migliore dei modi quelle conquiste democratiche che costarono a tanti italiani sacrifici analoghi a quelli vissuti da Aung San Suu Kyi per il suo popolo.
Diventa il richiamo, mai inutile, al senso e alla dignità del ruolo del Consiglio comunale che ha l’onore di accogliere la leader birmana nella sua sala.
Insieme a tutta la città ci sentiamo vincolati dall’impegno e dalla speranza, perché la Birmania possa completare la sua svolta di democrazia e libertà.

Gruppo consiliare PD