Bando asili, “tre domande alla Paci”

SMA MODENA

02/03/2015
h.15.00

Lo scorso 17 febbraio in diretta TV la Vicesindaco Nicoletta Paci ha comunicato i dati relativi alle domande d’iscrizione al servizio di asilo del Comune di Parma per l’anno 2015-16: 1218 richieste pervenute per il nido e 1722 per la materna.
Dati provvisori, che non comprendono ancora le richieste inviate a mezzo posta tradizionale, ma che sanciscono per ora una diminuzione delle domande rispetto all’anno attualmente in corso rispettivamente del 19% e del 12%. Non si conoscono ancora nemmeno i dati relativi alle domande di conferma o trasferimento per i bambini già inseriti, tema di non poco conto nella definizione dei posti effettivamente disponibili, dal momento che i trasferimenti hanno la priorità sui nuovi ingressi: quest’anno infatti, sorprendentemente e senza che l’Amministrazione abbia mai fornito motivazioni convincenti, queste informazioni verranno raccolte a marzo, dopo la scadenza del bando, invece che a dicembre.
Guardando i dati degli unici asili di cui è trapelato qualcosa c’è ben poco da stare allegri: -66% di posti nido al “Primavera” (chiusura di due sezioni) e -50% complessivo di posti agli asili “Margherita” e “Palloncino Blu” (trasformazione nel modello 0-6 “alla parmigiana”, che è tutta altra cosa rispetto all’omonimo disegno di legge attualmente in discussione in Parlamento, va ribadito). Su tutto il resto, permane il silenzio.
Adesso, stando alle regole imposte quest’anno dall’Amministrazione, per i genitori ci sarebbe solo da starsene buoni ad aspettare. Ad aprile verrà comunicato il punteggio, e contestualmente il Comune ufficializzerà i termini della preannunciata riorganizzazione del sistema asili; a maggio si conoscerà la posizione in graduatoria e la struttura a cui il bambino eventualmente sarà ammesso. Se tocca un asilo diverso da quello indicato come prima scelta, si può entrare in lista d’attesa per quest’ultimo; se non si libera un posto entro il 15 luglio, si rimane nell’asilo assegnato. Nessuna possibilità di revisione, se non documentando errori materiali di compilazione o variazioni della condizione familiare tali da determinare una modifica del punteggio.
A maggio, in sostanza, il Comune ci dirà: genitori, mangiate questa minestra, o fuori dalla finestra. La tanto invocata flessibilità nell’erogazione del servizio è palesemente unilaterale, tutta sbilanciata a danno delle famiglie. A dirla tutta, più che un invito alla flessibilità pare quasi un incoraggiamento a rinunciare al servizio.
A fronte di questo, nel suddetto dibattito televisivo, i genitori presenti hanno rivolto tre richieste all’assessore Paci, tre gesti orientati a ripristinare un clima di trasparenza e di dialogo.
La prima, divulgare il dettaglio delle richieste per plesso: quale maniera migliore di applicare il concetto di mobilità sostenibile e di garantire il radicamento dei cittadini sul territorio se non attivando i servizi nei quartieri dove è maggiore la richiesta di accesso?
In secondo luogo, accelerare la raccolta delle domande di trasferimento. Il modulo, come già detto, normalmente veniva inviato nel mese di dicembre e forniva la possibilità di avere un chiaro quadro delle necessità dei posti presso i vari plessi scolastici, come mai quest’anno non sono ancora stati distribuiti?
Infine, anticipare le eventuali variazioni nella modalità di gestione degli asili. Una richiesta banale ma fondamentale, che i genitori sappiano il prima possibile se l’asilo presso il quale hanno iscritto i propri figli a settembre sarà in grado di accoglierli, in modo da potersi eventualmente riorganizzare per tempo.
Sono passate ormai due settimane, e ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta, né un impegno a soddisfare le richieste da parte dell’assessorato ai servizi educativi.
L’unica cosa certa è che tra i cittadini, a dieci giorni dalla chiusura del bando, la preoccupazione continua a salire: sale tra i genitori, sopraffatti dalle incertezze riguardo il destino dei propri figli e della propria vita famigliare, e sale tra gli insegnanti, il cui posto di lavoro è sempre più messo a repentaglio.
L’incontro in programma martedi 3 marzo alle ore 18 in viale Mentana 31, presso il circolo Ex Dipendenti Comunali sarà il primo momento ufficiale, autoconvocato e senza bandiere, in cui genitori e insegnanti si confronteranno per capire quali azioni congiunte intraprendere per arginare il degrado dei servizi per l’infanzia del Comune di Parma.

Per fare un bambino ci vuole un asilo