28/04/2015
“In vista della manifestazione nazionale del 5 maggio del comparto scuola, abbiamo ritenuto utile, come già in passato, confrontarci con i sindacati di categoria per approfondire la piattaforma della mobilitazione e raccogliere le sollecitazioni che vengono dal territorio”.
Questo l’obiettivo dei parlamentari democratici che ieri hanno incontrato i rappresentanti di Cisl, Uil e Gilda mentre con i rappresentanti della Cgil, non intervenuti a causa di un concomitante riunione interna, verrà recuperato l’incontro nei prossimi giorni.
“La riforma della scuola è centrale – dicono Maestri, Romanini e Pagliari – Per questa ragione abbiamo chiesto di incontrare le organizzazioni sindacali e avere un primo approfondimento sulle questioni poste dalle lavoratrici e dai lavoratori del mondo della scuola da sottoporre ai colleghi della Commissione Cultura e Istruzione della Camera dove è in corso l’esame del provvedimento proposto dal governo dopo la consultazione pubblica dei mesi scorsi”.
“Per la prima volta, dopo molti anni, il governo ha deciso di invertire la tendenza dei tagli e di tornare ad investe sulla scuola risorse finanziarie molto significative, si torna ad assumere e si pone fine alle graduatorie, si valorizza il merito e la formazione degli insegnanti.
Abbiamo anche condiviso alcune preoccupazioni come quella sul possibile rischio che la spiccata autonomia possa generare eccessive diseguaglianze nell’offerta formativa tra una scuola e l’altra. In Commissione Cultura sono già stati presentati anche dal gruppo PD alcuni emendamenti che vanno anche nella direzione proposta dai sindacati, a partire dalla ridefinizione delle funzioni assegnate al dirigente scolastico, senza per questo rinunciare ad un rafforzamento dell’autonomia scolastica che rimane il cuore della riforma proposta”.
Su l’evoluzione del decreto legge de “La buona scuola” ci siamo impegnati a convocare un altro incontro pubblico, dopo quelli avuti a novembre sia a Parma che a Fidenza, che vogliamo sia il più aperto possibile al confronto con tutte le istanze del mondo della scuola. Lo faremo dopo la metà di maggio con un collega rappresentante della Commissione parlamentare, che sta direttamente lavorando alla costruzione del provvedimento.