Generazioni, la cooperazione è già internazionale

29/11/2013
h.19.00


“World Wide We” è il titolo emblematico che ha scelto Generazioni Legacoop Emilia-Romagna per l’Assemblea 2013. Obiettivo: Internazionalizzazione. L’evento, a cui ha partecipato da tutta la regione un centinaio di giovani cooperatori under 40, si è tenuto oggi, venerdì 29 novembre, a Parma al Cinema Edison.
Ha aperto il programma Giovanni Monti, neo-eletto presidente Legacoop Emilia-Romagna: “I giovani hanno il potere e il dovere di diventare protagonisti del cambiamento. Ci vogliono una cultura alta, una visione internazionale e il fertilizzante cooperativo”.
A seguire, Chiara Bertelli, portavoce di Generazioni, ha intervistato Alessandro Fusacchia, giovane ed espertissimo Consigliere del Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino, per cui segue la diplomazia economica e l’internazionalizzazione: “C’è bisogno di modelli positivi e di capacità narrativa. Un’occasione per dimostrare il proprio valore è l’Expo 2015, un’opportunità concreta per uscire dai confini italiani, per creare connessioni utili e durature nel tempo”.
La giornata è stata pensata anche come approfondimento e confronto. Per questo sono stati costituiti tre gruppi di lavoro su altrettanti focus declinati dal tema generale: Partnership e Reti cooperative, Internazionalizzazione intesa come export di prodotti, servizi e buone prassi, Programmazione Europea 2014-2020.
Infine, l’iniziativa è culminata in una tavola rotonda in cui i relatori hanno dialogato con il pubblico. Sul palco, Caterina Brancaleoni (Regione Emilia-Romagna), Simona Caselli (CCFS – Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo), Simone Mattioli (coop. Indaco Pesaro), Alessia Ferrucci Morendi (CNA Consorzi per l’export), Paolo Venturi (AICCON Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit).
Nel mondo, i soci cooperatori arrivano a quota un miliardo. Il messaggio dei giovani cooperatori è: sfruttiamo questo potenziale quantitativo e qualitativo per uscire dallo stallo e dare nuova vitalità alle imprese. In fondo, “Think global, act local” potrebbe essere proprio il motto della cooperazione.

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