28/09/2013
h.15.00
Siamo infine arrivati alla tanto celebrata Giornata della Democrazia. Molte cose si sono dette e scritte sulla particolare concezione democratica del Movimento 5 stelle e sul senso complessivo di questa giornata, ma io vorrei puntare il dito su un particolare a mio avviso non di secondo piano.
Il protagonista indiscusso di questa giornata sarà Paolo Michelotto, chiamato a titolo gratuito dall’amministrazione comunale come “referente organizzativo” della giornata.
Di lui sappiamo poco, ma quel poco basta a farsi un’idea generale: fa parte dell’Associazione PartecipAzione Cittadini Rovereto ed è promotore di un’iniziativa per abolire i quorum dai referendum comunali. Tra le sue attività spicca la partecipazione nel 2009 come relatore a “un’interessante” iniziativa su “Scie chimiche – Massoneria – Democrazia diretta”. Credo che definirlo molto vicino al Movimento 5 stelle non sia una sterile forzatura polemica.
Ebbene, a lui sarà affidata la gestione della giornata in veste di moderatore e facilitatore, motivo per cui quello che avverrà domenica dietro l’altisonante titolo Giornata della Democrazia, è che 500 cittadini (circa lo 0,3 per cento della popolazione di Parma) discuteranno per 8 ore – coordinati dai 5 stelle – su una serie di temi – proposti dai 5 stelle – per mettere a punto la proposta dei 5 stelle sul nuovo regolamento dei quartieri da presentare in consiglio comunale. Insomma assisteremo a quella che un tempo si sarebbe tranquillamente definita un’iniziativa di partito e che oggi viene venduta come uno sforzo consistente per dar voce ai cittadini.
E non ci sarebbe nulla di male in tutto questo, se non fosse che si è scelto di coinvolgere in tutto questo il Comune di Parma, che, ca va sans dire, ha pagato e pagherà per l’organizzazione di tutta la giornata.
Quanto? Non ci è dato saperlo, ma tra le sicure voci di spesa ci sono volantini, manifesti, sito web dedicato e il catering offerto per gli oltre 500 partecipanti. Senza dimenticare l’impiego degli uffici, dell’ufficio stampa comunale per la comunicazione e la presenza – di cui davvero non si capisce il fine ultimo – del segretario generale del Comune, Silvia Asteria.
Insomma l’impressione è che questa Giornata della democrazia nasca da pasticcio senza fine in cui chi ci amministra dimostra ancora una volta di avere a dir poco le idee alquanto confuse sui confini tra il proprio movimento e l’utilizzo della macchina amministrativa e delle sue risorse. Decisamente un brutto biglietto da visita per questo nuovo che avanza vestito con la toga del Savonarola ma alquanto disinvolto nell’uso dei fondi pubblici.
Roberto Ghiretti
Parma Unita