Inceneritore, “la rete del teleriscaldamento è allacciata”

27/03/2015
h.10.00

Leggiamo sulla stampa locale alcune affermazioni, attribuite al Dott. Roberto Ghiretti (clicca qui), sul teleriscaldamento cittadino, che necessitano di alcune precisazioni.
Innanzitutto la rete del teleriscaldamento è stata collegata al termovalorizzatore del Polo Ambientale integrato di Parma nel dicembre 2013. Il 5 dicembre 2013 sono entrati in esercizio i gruppi ausiliari e, successivamente, è avvenuto il primo spillamento di vapore dalla turbina. Da allora il calore prodotto dal PAI ha iniziato ad essere distribuito in città.
L’impianto, pertanto, può a buon diritto fregiarsi del titolo di termo-valorizzatore o, se si preferisce, di inceneritore con recupero di energia e di calore. Esso è collegato alla rete del teleriscaldamento di Parma ed alla rete elettrica nazionale di Terna e, in condizioni normali di funzionamento ed in assetto cogenerativo, produce circa 10 MW elettrici e dai 30 ai 40MW termici che vengono immessi nelle rispettive reti.
Nel sistema di teleriscaldamento cittadino sono poi presenti alcune centrali di emergenza (o di backup): le caldaie dell’impianto di via Lazio, nell’anno 2014, hanno funzionato per complessive 4369 ore, il 70% in meno rispetto all’ultimo anno in cui il termovalorizzatore non era collegato. Stessa situazione per le caldaie dell’impianto di strada Santa Margherita, che nell’anno 2014 hanno funzionato per complessive 222 ore, precisamente il 91% in meno rispetto all’ultimo anno in cui il termovalorizzatore non era collegato alla rete.
Le caldaie dell’impianto di strada Santa Margherita, ed anche quelle di Via Lazio, vengono accese principalmente in orario mattutino e nei mesi più freddi per sopperire ai picchi di domanda del calore. Inoltre possono venire accese quando, a causa di guasti o anomalie di funzionamento della rete, è necessario assicurare il calore a tratti di tubazioni che altrimenti ne resterebbero sprovviste.
Gli impianti di backup, dunque, non restano in funzione giorno e notte. Inoltre l’impianto di Strada Santa Margherita, peraltro preesistente agli insediamenti residenziali solo di recente autorizzati, ha sempre rispettato e rispetta ampiamente i limiti emissivi imposti dagli Enti di controllo.
Il Consigliere Ghiretti è stato probabilmente male informato anche sulla potenza termica delle centrali, che sono ben superiori ad 1 MW: la centrale di backup di Strada Santa Margherita ha una potenza di 40 MW termici, mentre quella di Via Lazio di 56 MW termici. Le emissioni vengono regolarmente comunicate agli Enti di controllo e rispettano ampiamente i limiti prestabiliti dalle autorizzazioni ambientali.
Dal termovalorizzatore del Polo ambientale integrato vengono dunque, in assetto cogenerativo, immessi con continuità nella rete dai 30 ai 40 MW termici derivanti dalla sola combustione dei rifiuti sulle due linee di incenerimento in funzione. Questa potenza termica consente di fornire calore derivato dalla combustione dei rifiuti per circa 38.000 abitanti equivalenti, e le relative fonti di generazione tradizionali sono sostituite nel riscaldamento cittadino da questa fonte di calore riciclato.
Da ultimo, il controllo sugli impianti da parte degli Enti preposti e la rigorosa osservanza, da parte di Iren, delle norme di Legge e di autorizzazione, costituiscono la migliore garanzia ed il miglior rispetto della totalità dei cittadini, e non solo di quelli di Via Saragat.

Ufficio stampa Iren

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27/03/2015
h.12.50

Costituisce per me una piacevole sorpresa il fatto che l’inceneritore di Parma risulti collegato attivamente dal 2014 alla rete di teleriscaldamento cittadina. Rimango un po’ più perplesso nel constatare che né Iren, né il Comune di Parma abbiano pensato di informare in qualche modo la cittadinanza di questa importante novità. Del resto anche sul sito di Iren Ambiente l’impianto di Ugozzolo non è nominato tra quelli che provvedono acqua calda al teleriscaldamento.
Entrando poi più nello specifico devo evidenziare che il comunicato stampa di Iren, così come le risposte fornite dal Direttore Operativo di Iren Emilia Eugenio Bertolini nel corso della commissione consiliare di qualche giorno fa, non ci spiega molti punti che rimangono oscuri:
a) Se il teleriscaldamento è partito nel 2014 perché Santa Margherita è ancora in funzione, visto che dovrebbe essere un impianto “di riserva”?
b) perché a fronte, suppongo, dell’estensione del servizio le tariffe sono ancora così alte?
c) i rifiuti da Reggio Emilia vengono ancora conferiti al Paip?
d) il boschetto mangiapolvere che doveva mitigare le emissioni dell’inceneritore è cresciuto arrivando a soddisfare le precondizioni richieste per iscritto?
e) quali zone serve il Paip con il teleriscaldamento, quante abitazioni private?
In pratica ci si limita a dare la notizia che il sito è collegato, restando oltremodo generici su tutta una serie di informazioni a questo punto necessarie per capire lo stato dell’arte della vicenda.
Per quanto riguarda invece le rimostranze dei residenti di via Saragat in merito all’attività della centrale di Santa Margherita mi pare che allo stato attuale vi sia molta distanza tra quanto dichiarato da loro e quanto risposto da Iren: i residenti sostengono che l’impianto lavora giorno e notte, l’azienda che lavora principalmente al mattino.
In ogni caso registro con soddisfazione il fatto che da quando è stato sollevato il problema mi dicono i residenti di via Saragat che l’impianto di strada Santa Margherita è rimasto spento.
A scanso di equivoci suggerisco di organizzare un incontro pubblico per valutare insieme le ragioni degli uni e degli altri e magari in quella stessa occasione si potrebbero rendere pubblici i dati sulle emissioni dell’impianto, visto che – e non ho motivi per dubitarne – Iren garantisce il rispetto delle norme di legge.
In conclusione non vorrei che questa vicenda venisse derubricata a una sterile polemica tra un consigliere comunale e Iren. Stiamo parlando di un’azienda della quale i cittadini di Parma sono azionisti; a loro devono essere fornite notizie chiare, dettagliate e incontrovertibili sulle scelte, sulle modalità di gestione, sugli impatti ambientali degli impianti presenti sul nostro territorio.

Roberto Ghiretti
Parma Unita

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