La Nato nella ex Jugoslavia

28/02/2015

28 Febbraio 1994: per la prima volta forze della NATO sono impiegate in un teatro di guerra
La prima azione militare della NATO (North Atlantic Treaty Organization) avvenne dopo 45 anni dalla sua creazione, precisamente il 28 Febbraio del 1994, quando caccia statunitensi abbatterono quattro aerei militari serbi impegnati in una missione di bombardamento in Bosnia in aperta violazione della no-fly zone.
Fondata da 12 nazioni nel 1949 in chiave anti-sovietica agli albori della Guerra Fredda, al termine della contrapposizione fra i blocchi occidentale ed orientale la NATO venne mantenuta con finalità di impiego della forza militare al di fuori dei paesi membri, per il mantenimento della pace. Nel 1994 i paesi dell’Alleanza Atlantica decisero di far rispettare le risoluzioni dell’ONU tese a porre fine al sanguinoso conflitto interetnico nella ex- Jugoslavia e per due anni l’aviazione della NATO fu impiegata a tal fine colpendo ripetutamente aeroporti ed installazioni militari in Serbia e Montenegro. Nel Dicembre 1995 circa 60.000 truppe di terra della NATO furono dislocate nella ex – Jugoslavia al fine di garantire l’applicazione degli accordi di Dayton. Si dimostreranno capaci di far rispettare il cessate il fuoco e di mantenere la pace in Bosnia. Più controverso sarà invece il ruolo della NATO nei bombardamenti al seguito della guerra in Kosovo del 1998-1999, che avvenne senza il benestare dell’ONU.
L’impegno militare della NATO contro le forze serbe ed i loro alleati bosniaci nei Balcani esemplifica la filosofia degli Stati Uniti sul ruolo della forza nelle relazioni internazionali. Nel caso della ex – Jugoslavia la coercizione, la minaccia o l’uso della forza militare tesa a modificare il comportamento del governo di Belgrado e di Milošević, che con manifesta noncuranza si riteneva al di sopra delle decisioni internazionali, svolse un ruolo chiave nel garantire il raggiungimento di obiettivi politici.

Alessandro Guardamagna

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