“La presa in giro della buona amministrazione”

29/03/2014
h.16.00

Compito di un’amministrazione comunale è trovare soluzioni, non additare problemi o crearne di nuovi.
A leggere il comunicato di Bosi sull’Auser, l’amministrazione grillina sembra addirittura vantarsi di creare problemi senza mai sapere individuare soluzioni. Per una vicenda di rendicontazione di scontrini del tutto risolvibile (si sta parlando di pensionati che faticano ad arrivare alla fine del mese e che percepivano rimborsi spese di alcuni, diconsi, alcuni euro) si è rinunciato ai servizi che Auser garantiva per le biblioteche e per la vigilanza davanti alle scuole. Risultato: le biblioteche sono abbandonate a sé stesse, come dichiarato dalla stessa Ferraris, e davanti alle scuole ci deve andare, quando può, la polizia municipale sottraendo personale ad altri servizi.
La vicenda dell’Auser è solo uno degli esempi del modo di procedere di un’amministrazione settaria incapace di dare risposte ai problemi dei cittadini, priva di idee e proposte, ma fortemente impegnata a colpire e disarticolare, con bandi insensati e fatti male, la rete di associazioni che operano da sempre a servizio della città, in nome del nulla, dell’improvvisazione, o peggio delle associazioni amiche, come nel caso della rimarchevole iniziativa della moneta SCEC costata 10.000 euro di soldi veri.
Un’amministrazione che voleva il coinvolgimento volontario dei cittadini, ma che fa di tutto per screditare e penalizzare chi quel coinvolgimento lo assicura e lo organizza. Che inscena incontri di partecipazione nei quartieri, con psicologo pagato al seguito, e poi non ascolta, non risponde alle sollecitazioni di cittadini e associazioni, mettendosi in moto solo quando i problemi, dal degrado crescente ai rifiuti per strada, finiscono sul giornale.
Un’amministrazione che tratta i disabili come dei pacchi da spostare in nome dell’efficienza e del risparmio e non si preoccupa di intervenire sulle barriere architettoniche che rendono la città inospitale e impraticabile. Che davanti alla conclamata emergenza degli sfratti non trova i soldi per fornire garanzie sugli affitti, quando perfino un ente moribondo come la Provincia è riuscito a trovarli tagliando le indennità degli assessori. Che incrementa i costi dei servizi scolastici e allo stesso tempo non è in grado di spendere quei pochi soldi messi a disposizione delle famiglie, dopo avere tolto il quoziente Parma senza prevederne un sostituto.
Questi sono i risultati, questa è la buona amministrazione di cui parla Bosi, quella che il sindaco sbandiera in giro per l’Italia. Pizzarotti può forse ancora abbindolare i media nazionali e chi non lo conosce. Ma i cittadini di Parma non si meritano di subire, oltre ai danni di un’amministrazione incapace e immobile, la beffa di essere presi in giro.

Nicola Dall’Olio
Capogruppo PD Consiglio comunale

___
30/03/2014

Immobilismo della Giunta: in tre mesi prodotti solo tre Consigli comunali e una decina di delibere

78 delibere di giunta dall’inizio dell’anno, di cui 47 relative a incarichi all’avvocatura per cause e ricorsi vari. Delle restanti 31 meno di una decina si possono definire delibere relative a progettualità per la città, il resto sono concessioni di patrocini, ratifiche di accordi e prese d’atto varie. A marzo le delibere sono state ben 14 e fra queste l’unica di una qualche rilevanza è stata la revisione del Piano Sosta. I numeri dell’immobilismo grillino sono impietosi e spiegano da soli per quale motivo dall’inizio dell’anno i consigli comunali siano stati solo tre: di fatto non ci sono provvedimenti da discutere, non ci sono azioni, tutto è fermo in maniera desolante.
Ad accumularsi solo le interpellanze e le interrogazioni dell’opposizione che, se va avanti così, potranno essere discusse chissà quando.
Sui pochi progetti messi in campo i ritardi sono ormai una consuetudine, dalla Racagni che verrà consegnata nel 2015, all’ormai celebre fontana del Bizzozzero che doveva tornare a erogare acqua a gennaio di quest’anno. Ma l’elenco lunghissimo dei pasticci comprende la Scuola per l’Europa, il bando per l’affidamento dei teatri, il Palazzo del Governatore, gli Scec, la Giornata della democrazia (a proposito, le proposte formulate nell’occasione quando verranno portate in consiglio? Sono passati sei mesi…), la convenzione con l’Auser e via discorrendo. Tutti progetti in ritardo, fermi o di cui non si sa più nulla, svaniti nell’oblio.
Nelle mani di questa amministrazione qualunque progetto diventa lento, farraginoso e privo di riferimenti temporali certi. So già che il paravento del Sindaco in questi mesi è l’impossibilità di chiudere il Bilancio a causa dell’incertezza sui trasferimenti dallo Stato. Si tratta sicuramente di un’oggettiva difficoltà, ma non basta a giustificare qualunque problema, qualunque ritardo. Amministrare significa prima di tutto trovare soluzioni, non limitarsi a prendere atto dell’esistenza dei problemi.
Non è possibile che in una città praticamente immobile l’unica iniziativa che si mette in campo è il Festival dei maghi e degli illusionisti; al di là dell’evidente ironia della cosa, occorre prendere atto che c’è bisogno di ben altre progettualità da mettere in campo per ridare slancio alla vita sociale, culturale ed economica di Parma.

Roberto Ghiretti
Parma Unita

perlavalbaganza